Dicesi antinomia la coesistenza di due leggi fra di loro contraddittorie e riferentisi ad un unico oggetto. Basandosi sul principio di contraddizione, l'esistenza dell'antinomia prova o che l'oggetto delle [...] 'altra via d'uscita per mettere la ragione d'accordo con sé medesima.
Un'ultima antinomia s'incontra nel giudizioteleologico.
La soluzione delle antinomie da punti di vista differenti da quello critico ha formato oggetto particolare di studio delle ...
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KANT, Immanuel
Pantaleo Carabellese
Filosofo tedesco, nato in Königsberg (Prussia orientale) il 22 aprile 1724, quarto tra i nove nati in un ventennio dal matrimonio del sellaio Giovanni Giorgio di [...] estetico, sol perché puramente tale, non manca affatto di quella finalità che invece lo costituisce, e così dall'altra il giudizioteleologico non per questo non è estetico, essendo invece sempre sentimentale la sua natura. Così K. ha agio di dare ...
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teleologia Concezione secondo la quale gli eventi, anche quelli non legati all’azione volontaria e consapevole degli uomini, avvengono in funzione di un fine o scopo.
Sebbene il termine sia piuttosto recente [...] e meccanicismo è la soluzione offerta da I. Kant, soprattutto nella Kritik der Urteilskraft, introducendo il giudizioteleologico, ovvero il giudizio secondo il quale l’ordine naturale è pensato in accordo con le esigenze della vita morale, e cioè ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] , nata come conclusiva ricognizione del conoscere, venne in tal modo a costituirsi quell’Appendice sulla Metodologia del giudizioteleologico, che è il più elevato momento di consapevolezza raggiunto dalla filosofia e dalla scienza sui rapporti tra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Kant si pone come cerniera tra due secoli, non solo nel senso che cerca [...] dare regola determinata (§45-46).
La seconda parte della terza Critica non si occupa del bello e dei giudizi estetici ma del giudizioteleologico, in base al quale noi interpretiamo la natura come se essa tendesse a un fine e perseguisse uno scopo ...
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SCHELLING, Friedrich Wilhelm Joseph
Guido Calogero
Pensatore tedesco, nato a Leonberg (Württemberg) il 21 gennaio 1775, morto a Ragaz (Svizzera) il 20 agosto 1854. Dopo avere studiato nello "Stift", [...] 'ideale e di coglierne l'unità: concezione che non è del resto se non l'adattamento di quella kantiana del giudizioteleologico ed estetico quale mediazione suprema fra i due regni della causalità naturale e della libertà spirituale (e in fondo tutto ...
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PERFEZIONE
Guido Calogero
. Il concetto filosofico della perfectio corrisponde a quello greco della τελειότης, ma il pensiero classico non dà a questo termine l'importanza tecnica che più tardi assume [...] perfezione "qualitativa" o "formale", data dalla rispondenza di una cosa al suo scopo, dal punto di vista del giudizioteleologico. La teologia antica, che vede l'assolutezza della natura divina piuttosto nella sua immunità dal bisogno e dall'azione ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] l'origine e lo scopo del mondo, o circa il significato dell'esistenza umana: non siamo autorizzati a formulare alcun "giudizioteleologico assoluto", cioè a concludere che tutto ciò che esiste sia stato creato al fine di operare ciò che di fatto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “estetica” nasce nel 1735 con il filosofo Alexander Gottlieb Baumgarten, seguace [...] il problema del sentimento. È infatti un orizzonte che si presenta sia nel giudizioteleologico, quando è sentimento della finalità della natura, sia nel giudizio estetico, in cui si presenta come sentimento di piacere e dispiacere nei confronti ...
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sentimento
Rappresentazione cosciente di eventi emotivamente significativi, e quindi percezione, esperienza soggettiva delle emozioni. Nel pensiero antico il s. non viene riconosciuto come sfera autonoma [...] riflettente riguarda pertanto il campo estetico, relativo al bello e al sublime, e il giudizioteleologico, che considera i fenomeni naturali dal punto di vita della loro finalità interna.
La concezione romantica e l’interpretazione fenomenologica ...
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teleologico
teleològico agg. [der. di teleologia] (pl. m. -ci). – Della teleologia, attinente alla teleologia, riferito soprattutto a teorie che considerino il mondo organizzato secondo fini determinati o che ritengano di riscontrare finalità...