Successore (Didymòthicon 1193 - Ninfeo 1254) di Teodoro I Lascaris (1222), di cui sposò la figlia e assunse il nome di Lascaris che poi trasmise al figlio Teodoro II, ne continuò la politica rivolta a [...] in Teodoro Angelo Comneno, despota dell'Epiro, che intendeva salire sul trono di Tessalonica. Quando (1230) questi fu sconfitto da Giovanni II Asen, zar di Bulgaria, G. ritentò l'impresa contro Costantinopoli, ma non vi riuscì per l'intervento di ...
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Successo nel 1067 al padre Costantino X, rimase sotto la reggenza della madre Eudossia Macrembolitissa e del suo secondo marito, Romano IV Diogene, fino al 1071, quando quest'ultimo fu sconfitto dal sultano [...] e alle controversie religiose, gli affari di stato vennero per lo più affidati ai suoi ministri e soprattutto allo zio GiovanniDucas. Il suo regno, durato sino al 1078, fu segnato da una serie di disastri: insurrezione dei Bulgari e incursioni dei ...
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Grande famiglia feudale bizantina, il cui primo esponente di rilievo, Teodoro, dopo la IV crociata fondò l'impero di Nicea (1204). Morendo (1222) lasciò il trono al genero GiovanniDucas Vatatze (1222-1254) [...] che prese il nome di L., trasmettendolo al figlio Teodoro II (1254-1258), cui successe Giovanni IV (1258-1261); con questo, ucciso da Michele VIII Paleologo, si estinse la discendenza imperiale dei Lascaris. Il loro nome fu portato anche da numerosi ...
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ROMANO IV Diogene, imperatore d'Oriente
Angelo Pernice
Figlio di Costantino Diogene, nel 1067, alla morte di Costantino X, si trovò implicato in una congiura militare contro il governo che era tenuto, [...] la libertà; ma intanto, alla notizia della sconfitta di Manzikert, in Costantinopoli era avvenuto un rivolgimento: a istigazione di GiovanniDucas e dei suoi figli, di Psello e di altri nemici di R., Michele VII aveva allontanata la madre Eudocia ...
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(turco Manisa o Manissa) Città della Turchia asiatica, nella regione del Mar Egeo, posta ai piedi del monte Manisa Daǧ, l’antico Sipilo; capoluogo (281.890 ab. nel 2007) della provincia omonima.
Fondata [...] sec. quando, alla costituzione dell’Impero latino di Costantinopoli dopo la quarta crociata, vi si trasferì l’imperatore bizantino GiovanniDucas (1204-54). Nel 14° sec. fu occupata dagli Ottomani, i cui principi ne fecero la residenza preferita; fu ...
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Figlia (sec. 13º) di Bonifacio Lancia d'Agliano, divenne l'amante dell'imperatore Federico II, cui diede un figlio, Manfredi, e una figlia, Costanza, che sposò Giovanni III Ducas Vatatze, imperatore d'Oriente. [...] Federico, rimasto vedovo di Isabella d'Inghilterra, la sposò (1246), e ne legittimò i figli ...
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Marito (m. 1222) di Anna, figlia di Alessio III Angelo, alla caduta di Costantinopoli in potere dei Latini (1204), si rifugiò in Asia Minore, a Nicea, che divenne il centro della riscossa bizantina. Nonostante [...] sia alla minaccia latina sia alla minaccia selgiuchide; fu sconfitto e fatto prigioniero dal sultano selgiuchide Kaikā'ūs I (1215), ma, grazie all'abilità diplomatica, riuscì sempre a risollevarsi. Gli succedette il genero Giovanni III Ducas Vatatze. ...
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MAGNESIA al Sipilo (Μαγνησία ἡ πρὸς Σιπύλῳ; A. T., 90)
Biagio PACE
Ettore ROSSI
Gaetano DE SANCTIS
È l'odierna Manisi, città dell'Anatolia occidentale, 33 km. a NE. di Smirne, vicino al corso del [...] vescovato; ma la pagina più illustre della sua vita ha inizio con l'impero latino di Costantinopoli, quando (1204) GiovanniDucas vi si trasferisce, restandovi fino al 1255. Conquistata verso il 1313 dal capo turcomanno Sarukhān, che si era formato ...
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MICHELE VII imperatore d'Oriente
Angelo Pernice
Era figlio di Costantino X Ducas e di Eudocia Macrembolitissa. Il padre lo aveva fatto incoronare imperatore insieme coi suoi due fratelli, disponendo [...] somma di denaro, assicurava l'integrità dei confini dell'impero, riaveva la libertà e ritornava in patria. Per consiglio dello zio GiovanniDucas, M. mise il patrigno al bando dell'impero, gli mandò contro un esercito, lo ebbe nelle mani e lo fece ...
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SESTO (Σηστός, Sestus)
Pietro Romanelli
Città del Chersoneso tracico posta di fronte ad Abido, con la quale è collegata dalla leggenda di Ero e Leandro, nel punto dove più agevole era il passaggio dell'Ellesponto.
Si [...] il diritto di battere moneta. Giustiniano innalzò una fortezza sulla rupe attigua; ma la città era, dice Procopio, ormai deserta. Presa dai Latini in occasione della quarta crociata, fu ripresa poco dopo da GiovanniDucas, imperatore di Nicea. ...
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