Filologo italiano (Roma 1885 - Belluno 1952). Accademico d'Italia, P. è considerato uno dei più insigni rappresentanti della filologia classica nella prima metà del secolo. Studiò, tra l'altro, testi neoplatonici, la vita costantiniana di Eusebio, Pausania, Callimaco, la lirica di Orazio e i rapporti di essa con i suoi modelli greci. P. si è occupato, inoltre, con particolare interesse e acume storico ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] una storia bizantina dal 1341 al 1462 (ed. Bonn 1834); Giorgio Frantze, la cui narrazione va dal 1258 al 1476 (ed. anche romano.
Per la traduzione del Sintipa, v. da ultimo G. Pasquali, Domenico Comparetti e la filologia del sec. XIX, Rieti 1929, p ...
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Poesia narrativa. C'è un'epopea che riprende e riduce a organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione, e ce n'è un'altra nella quale tanto l'elaborazione fantastica del racconto storico quanto [...] sec. XVII, con l'arcadico Puer Iesus (1690) di Tommaso Ceva.
La Poetica di Aristotele, tradotta nel 1498 in latino da Giorgio Valla, a cominciare dal Trissino (1529), divenne la gran fonte a cui ricorsero i teorici della poesia. Nel 1547 usciva alla ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] della santità di un servus Dei, è detto canonizzazione: di "misura fissa", per cui si parla di canone pasquale (ciclo degli anni per la determinazione della ricorrenza della Pasqua); di testi, specialmente liturgici, letti regolarmente (canone della ...
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Significato e storia del termine. - Con questo nome coniato da J. G. Droysen (v.) si suole designare quel periodo della storia della nazione e della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro il Grande [...] in primo luogo gl'influssi dell'ellenismo sul giudaismo e sul cristianesimo, ma con grandissima larghezza di spirito. G. Pasquali, Orazio lirico, Firenze 1920, tratta invece dell'ellenismo con speciale riguardo alle relazioni con l'età augustea: sul ...
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. Locuzione bibliografica che equivale a libro pubblicato in più esemplari mediante la stampa e posto in commercio, o comunque diffuso, da organismi librarî (v. editore).
Le varie caratteristiche delle [...] contenente i Prolegomena, dovrebbe essee nelle mani di ogni studioso); Gregorii Nysseni epistulae, a cura di G. Pasquali, Berlino 1925.
Il Petrarca e il Boccaccio sono specialmente importanti per la molteplicità delle redazioni originali. Gli scritti ...
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PLAUTO (Plautus)
GiorgioPasquali
Il maggiore dei commediografi latini. Della vita di P., se non teniamo conto, com'è doveroso, di vicende evidentemente leggendarie, sappiamo ben poco. Tutte le notizie [...] suppl. XXVI, ii (1934), p. 41 segg. Sulla mescolanza di concezioni religiose greche e romane in P., particolarmente nella Mostellaria, G. Pasquali, in Studi it. di fil. class., n. s., VII (1929), p. 314 segg.; L. Banti, ibid., VIII (1930), p. 67 segg ...
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Tragico ateniese, figlio di Euforione, del demo di Eleusi. Della vita sua, come di quella di ogni altra personalità letteraria del sec. V a. C., sappiamo ben poco di sicuro. L'epigramma funebre, composto [...] Danaidi nelle "Supplici" di Eschilo, in Studi it. d. fil. class., n. s., VI (1928) p. 197. Per la conoscenza dell'Egitto, G. Pasquali, in Riv. it. d. fil. class., 1924, p. 246 segg. Su alcune scene dell'Agamennone, importanti per l'arte e il pensiero ...
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Figlio di Peleo e della nereide Tetide, re dei Tessali Mirmidoni, l'eroe principale dell'Iliade, costringe nell'assemblea degli Achei, accampati intorno a Troia, il capo supremo dell'impresa, Agamennone, a rendere al sacerdote di Apollo, Crise, la figliola Criseide, che gli era toccata quale parte privilegiata del bottino, facendo così cessare una peste che il dio aveva suscitato nel campo dei Greci ...
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PROSODIA
GiorgioPasquali
Il termine greco del quale questo è trascrizione (προσῳδία) si riferisce originariamente all'accento; anzi il latino accentus (da ad e cantus) non è se non una riproduzione [...] di esso compiuta con materiale linguistico italico, un calco. La versione italiana migliore, chi consideri la natura prevalentemente musicale dell'accento antico, sarebbe "intonazione". Ma ora (e quest'uso ...
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vacanza
s. f. [dal lat. vacantia, neutro pl. sostantivato di vacans -antis, part. pres. di vacare (v. vacare), attrav. il fr. vacance]. – 1. Il fatto, la condizione di essere o di rimanere vacante; lo stato di una carica, di un ufficio civile...