Pittore (Napoli 1806 - ivi 1876). Allievo del padre, Gaetano, fu dapprima disegnatore cartografico. In seguito fu vicino ad A. Pitloo e si ispirò a W. Turner; più volte a Napoli fra il 1819 e il 1828, fece parte della scuola di Posillipo. Nel 1826 soggiornò a Roma dove dipinse piccole vedute a olio. Successivamente, con l'uso dell'acquerello, rese più luminosa l'atmosfera dei suoi paesaggi: Tramonto ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] prima affermazione nello studio naturalistico del paesaggio, dovuto a una scuola, detta di Posillipo, resa illustre da GiacintoGigante (1805-76). Ma il maggiore innovatore fu Domenico Morelli (1826-1901). Ribelle a ogni pedanteria accademica, spostò ...
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Nome, estensione e vicende. - Le origini del nome Campania si confondono probabilmente con quelle del nome della città di Capua, e vanno ricercate nella conformazione piana (campo) della massima parte [...] che, per reazione all'accademia, le antiche sue forze rinverdirono ed ebbero vigoria rinnovellata per gl'impulsi di GiacintoGigante, di Filippo Palizzi, di Domenico Morelli e, più tardi, di Gioacchino Toma. Dal Seicento all'Ottocento, la scultura ...
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PAESAGGIO
Rosanna TOZZI
Arduino COLASANTI
Rosanna TOZZI
Luigi PARPAGLIOLO
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. Si chiama paesaggio in arte un dipinto che ha per oggetto gli aspetti campestri, la natura. Come tale si può dire che [...] aveva avuto una precoce anticipazione naturalistica nel verismo della scuola di Posillipo, animato dì esaltazioni liriche in GiacintoGigante, più stretto alla terra nei suoi seguaci, incoraggiata dai primi trionfi della fotografia, di nuovo amò la ...
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Tecnica. - È un metodo di pittura che adopera pigmenti colorati temperati con gomma, e, come l'affresco, richiede grande prontezza e sicurezza di esecuzione; ed è tanto più pregevole, quanto più sono intatte [...] , e quasi contemporaneamente, a Napoli ed a Milano; più tardi a Roma.
A Napoli può considerarsi iniziatore GiacintoGigante, il maggiore nella celebre "Scuola di Posillipo", che trattò l'acquerello con fattura energica e franca, preferendogli però ...
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Pittore, nato a Napoli il 7 luglio 1823, ivi morto il 13 agosto 1901. Fece i suoi studî nell'Accademia napoletana di belle arti, alla scuola del Guerra e del Mancinelli; e nell'Accademia stessa, dopo il [...] domarli con la nativa vigoria del suo linguaggio. Mentre egli studiava in Accademia, alcuni pittori di maggiore età (GiacintoGigante, Filippo e Giuseppe Palizzi) praticavano in piena libertà tipi di pittura antiaccademici; e la mostra napoletana del ...
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Pittore, nato a Napoli nel dicembre del 1841, vi morì il 23 agosto 1915. Fu assistito nella sua prima educazione artistica da suo padre Carlo Tito. A Roma studiò col Marchetti e col Consoni; a Napoli fu [...] soprattutto nei paesaggi di Gabriele Smargiassi, di Teodoro Duclère, di Vincenzo Franceschini, di Nicola Palizzi e specialmente di GiacintoGigante. Ma il D. volse in special modo la sua mente al golfo di Napoli, di cui nessun pittore napoletano ...
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Pittore, nato a Venezia il 13 settembre 1842, morto ivi il 6 ottobre 1917. Compiuti regolarmente gli studî classici, nel '60 fu iscritto all'Accademia di belle arti di Venezia. Il Grappa d'inverno (Galleria [...] . Da Firenze passò a Roma, poi a Napoli, dove più che a D. Morelli si avvicinò al Palizzi e all'arte di GiacintoGigante, e lasciò il segno di tali predilezioni in alcune opere d'allora: Capri (Galleria nazionale di Roma), Bagni di Tiberio a Capri ...
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MANCINI, Antonio
Matteo Lafranconi
Nacque il 14 nov. 1852 a Roma da Paolo, sarto nativo di Narni, e da Domenica Cinti, ternana (riferimento imprescindibile, la dettagliata biografia a cura di E. di [...] Giovanni e Angelo) a Napoli.
Subito impiegato come doratore presso una bottega al vicolo Paradiso, "vicino alla casa di GiacintoGigante" (dagli Appunti autobiografici dettati da A. M. al nipote Alfredo negli anni 1925-1930, trascritti in Santoro, p ...
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CORENZIO, Belisario
Francesco Abbate
Greco di origine - era infatti nato in Acaia nel 1558 -, giunto a Napoli nel 1570 c. (cfr. Ambrasi, 1962, p. 387), il C. godette presso i contemporanei e gli antichi [...] Vitztbum-A.M. Petrioli, Cento disegni napol. dei secc. XVI-XVII (catal.), Firenze 1967, pp. 7 s., 14-17; S. Ortolani, GiacintoGigante e la pittura di paesaggioa Napoli e in Italia dal 1600 all'800, Napoli 1970, ad Indicem; W. Vitzthum, Disegni napol ...
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