Traduttore medievale di opere scientifiche dall'arabo in latino (Cremona 1114 - ivi 1187). Recatosi dall'Italia a Toledo per studiare l'Almagesto di Tolomeo, ne portò a termine la traduzione del testo [...] dall'arabo in latino (1175). Dall'arabo tradusse molte opere di astronomia, astrologia, aritmetica, algebra, geometria, geomanzia, filosofia e medicina, alcune delle quali erano scritti arabi originali, ...
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GHERARDO (Gerardo) daCremona
Franco Lucio Schiavetto
Non abbiamo notizie sulla sua famiglia e ci sono ignote sia la data di nascita sia quella di morte. Era originario quasi sicuramente di Piadena, [...] invece a indicare al suo posto l'omonimo contemporaneo Gerardoda Amandola.
Il primo documento conosciuto che lo riguarda medicina, et arti liberali, Bologna 1623, p. 27; F. Arisi, Cremona literata, I, Parma 1702, p. 116; G. Tiraboschi, Storia della ...
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Illustre filosofo e medico musulmano, cultore anche di scienze matematiche, fisiche e naturali e poeta di qualche merito, che scrisse per lo più in arabo, talora in persiano; nacque nel Ṣafar 370 èg. (agosto-settembre [...] "Il canone di medicina", per varî secoli studiato anche nelle università europee nella versione latina di GerardodaCremona (morto nel 1187), poi molto migliorata da Andrea Alpago, medico nato nella provincia di Belluno, che in trent'anni di vita in ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] Gundisalvi, arcidiacono di Segovia, il quale tradusse pure la Metafisica di Avicenna e altri scritti dello stesso. A sua volta, GerardodaCremona voltò in latino il De causis, e un anonimo, forse un po' prima del 1200, la Theologia Aristotelis. Fu ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] Fra i due manufatti ci sono circa cento anni di distanza. La yakshi da Bharuth, databile al 2° sec. a.C., afferra con la mano intitolandolo, forse basandosi su una precedente versione di GerardodaCremona, Cantica de medicina.
La Cina
Dal Neolitico ...
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PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] sono più strettamente pertinenti ai testi cui fanno riferimento: aspectus è impiegato dal traduttore latino (forse il famoso GerardodaCremona; 1114-1187) del Kitāb al-manāẓir di Ibn al-Haytham (De aspectibus) e rinvia alla particolare teoria dell ...
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Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] dal greco del libro IV dei Meteorologica, dovuta ad Enrico Aristippo (i libri I-III furono invece tradotti dall'arabo daGerardodaCremona), e poi Michele Scoto con la traduzione dall'arabo (prima del suo incontro con l'imperatore) di tre delle ...
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Medicina
EEdoardo D'Angelo
Nell'Alto Medioevo occidentale la medicina resta, in generale, al di fuori del campo delle 'scienze' vere e proprie (arti del Quadrivio). Solo assai raramente la figura del [...] (il 'filosofo della medicina': il suo Canone viene tradotto in latino, a Toledo, nella seconda metà del sec. XII, daGerardodaCremona). Si può parlare di una vera e propria irruzione in Occidente tra sec. XII e XIII dell'aristotelismo, frutto in ...
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GEOMETRIA e ARITMETICA
P. Morpurgo
Branche della matematica che nel Medioevo costituiscono, con la musica e l'astronomia, le scienze del quadrivium all'interno delle arti liberali, che preparano alla [...] Latine arithmus, numerus, inde arithmetica virtus numeri dicitur". Dalla Spagna, attraverso le traduzioni di Roberto di Chester, GerardodaCremona, Giovanni di Siviglia e Adelardo di Bath, furono introdotti i trattati di algebra di al-Khwārizmī e di ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] confermato in gran parte tale indicazione, nel senso che se - come appare probabile - tutta l'opera fu tradotta dall'arabo daGerardodaCremona (m. 1187), tuttavia fino dalla fine del sec. XII stesso essa fu diffusa in Occidente in un testo che ai ...
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