Membri della Milizia della beata Vergine Maria, iniziata da Loderengo degli Andalò e altri nobili a Bologna, approvata da Urbano IV (1261), per conciliare le fazioni guelfe e ghibelline tra magnati e tutelare la pace cittadina, le vedove e i fanciulli. Distinti in cavalieri conventuali, coniugati e chierici, si diffusero in molte città. La denominazione ufficiosa di Fratres o Milites gaudentes (per ...
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fratigaudenti (godenti in D.)
Raoul Manselli
Vennero così chiamati gli aderenti alla Milizia della Vergine, ordine religioso sorto dalla generale esigenza di estendere il più possibile l'esperienza [...] in Emilia e proprio nel tempo della fondazione dei f. gaudenti era in grado di giudicare con la spregiudicatezza a lui consueta Si veda inoltre A. De Stefano, Le origini dei fratiGaudenti, in Riformatori ed eretici del Medioevo, Palermo 1938, ...
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Poeta (n. intorno al 1235 - m. Firenze 1294), figlio di Viva di Michele. Intorno al 1265 entrò nei "Milites Beatae Virginis Mariae" (i cosiddetti fratigaudenti), opponendosi alla mondanità di essi. È [...] la figura più rappresentativa del momento di trapasso tra la poesia siciliana provenzaleggiante e lo stil novo iniziato da G. Guinizzelli, e anzi il caposcuola della generazione anteriore a Dante nell'ambito ...
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Bolognese, fratello di Brancaleone, appartenne alla Confraternita della Beata e Gloriosa Vergine Maria (i cui membri si guadagnarono il nome di "fratigaudenti"). Fu podestà di Modena, Siena, Faenza, Reggio; [...] nel 1265 fu con Catalano di Guido d'Ostia governatore di Bologna; fu paciere a Firenze (1266) tra i ghibellini e i guelfi, ansiosi di vendetta, dopo la morte di Manfredi. Ma, screditatosi coi suoi intrighi, ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] 1245, con la liberazione dei servi della gleba nel 1256, coi provvedimenti di Loderingo degli Andalò e di Catalano, i celebri fratigaudenti (1265), e con la furiosa cacciata dei Lambertazzi nel 1274. In quest'anno, e più compiutamente con la seconda ...
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URBANO IV, papa
Simonetta Cerrini
URBANO IV, papa. – Jacques, figlio di Pantaléon de Courpalay (toponimo secondo alcuni, nome di famiglia secondo altri) e di Lancenne (ma il nome della madre è incerto), [...] G.G. Meersseman, Dossier de l’Ordre de la pénitence au XIIIe siècle, Fribourg 1961, pp. 295-307 (edizione della Regola dei fratiGaudenti approvata da Urbano IV), pp. 67 s. (bolle di Urbano); G. Bresc-Bautier, Bulles d’Urbain IV en faveur de l’Ordre ...
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Firenze
Ernesto Sestan
Ugo Procacci
Eugenio Ragni
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Pier Vincenzo Mengaldo
Storia. - F. è collegata a D. per due ragioni: come luogo in cui trascorse una parte della sua vita e al quale pensò [...] , anzi le ostacolò, mirando a un governo paritetico guelfo-ghibellino. Questo carattere doveva avere il governo dei due fratigaudenti bolognesi, Catalano di Guido Malavolti e Loderingo degli Andalò, che durò meno di un semestre (maggio-novembre 1266 ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] monasteri nuovi nell'ambito delle più antiche mura furono quelli dei Ss. Felice e Fortunato per la sostituzione dei fratiGaudenti con le monache benedettine di Manerbio e quello di S. Chiara, pure di Benedettine (1255), sostituite nel 1308 dalle ...
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CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] , anche in ordine ad aspetti economico-amministrativi, la presenza degli Umiliati, accanto ai Gerosolimitani, ai Templari e ai FratiGaudenti. La fazione ghibellina prevalse durante il regno di Federico II e nel periodo del dominio di Oberto II ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] caro padre meo, de vostra laude), comunque spiegabile con lo stato del destinatario, dal 1265 circa membro dell'ordine dei fratigaudenti, e con la sua autorevolezza di maestro.
Come il padre Guinizzello, G. apparteneva al mondo dei legisti. Il 10 e ...
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frate
s. m. [lat. frater «fratello»]. – 1. ant. Fratello: Moronto fu mio f. ed Eliseo (Dante). La parola fu molto in uso anche come vocativo, soprattutto per esprimere affetto o un sentimento di amore cristiano (e perciò rivolto talora ad...
gaudente
gaudènte agg. e s. m. [dal lat. gaudens -entis, part. pres. di gaudere «godere»]. – 1. agg. a. ant. Che gode di qualche cosa; pieno di gioia, di gaudio. b. Frati g.: denominazione storica dei religiosi appartenenti alla Milizia della...