Economista e sociologo (Berlino 1864 - Los Angeles 1943), allievo di G. Schmoller e A. Wagner; prof. nell'univ. di Francoforte sul Meno (1919-28), fu costretto a emigrare dalle leggi razziali naziste. Socialista liberale, vide nella formazione della grande proprietà terriera l'origine dei rapporti di classe basati sul monopolio che dominano anche l'industria, e la base storica e permanente dello stato ...
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GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] minoritario, della teoria sociologica dello Stato, quello che ha come principali rappresentanti il sociologo tedesco FranzOppenheimer e il polacco Ludwig Glumpowicz. Secondo questa teoria, che potremmo definire teoria bellicista o militarista ...
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Interesse
Lorenzo Ornaghi
Il termine e il concetto
Pochi concetti, come quello di interesse, si sono radicati nel campo delle scienze sociali, penetrandovi estesamente e in profondità, affiancando speditamente [...] (cfr. Die Idee der Gemeinschaft. Eine Vorfrage der Ethik und Volkswirtschaftslehre, Dresden-Leipzig 1916, pp. 54-55). Per FranzOppenheimer l'interesse è "attribuzione di un valore (o disvalore)" a un determinato oggetto da parte di un individuo (cfr ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] sia stato così decisivo da legittimare la conclusione che Auguste Comte, Herbert Spencer, Ludwik Gumplowicz e FranzOppenheimer avevano visto giusto nel collegare strettamente la nascita dello Stato alla conquista. Ma, osserva Carneiro, sebbene ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] un popolo", che in alcuni casi può costituire un elemento in sé sufficiente per formare una nazionalità. Allo stesso modo FranzOppenheimer, nel suo Sistema di sociologia (1923), sostenne che la nazione è il prodotto della coscienza nazionale e non ...
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Evoluzione culturale umana, processi della
Pietro Scarduelli
Introduzione
Nella seconda metà dell'Ottocento il paradigma evoluzionistico si afferma in diversi ambiti disciplinari, dalla biologia alla [...] in modo diametralmente opposto. La 'teoria della conquista' (formulata nei primi anni del Novecento dal sociologo tedesco FranzOppenheimer - v., 1907 - e ripresa da Richard Thurnwald - v., 1931-1934 -, D. Westermann - v., 1952 - e Robert Carneiro ...
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Rappresentazione grafica delle forme. È un modo di esprimersi universale, le cui prime manifestazioni precedettero la parola scritta e vennero via via sviluppandosi verso scopi utilitarî da un lato, e [...] . P. Morgan (1837-1913), J. P. Heseltine (1843), H. Oppenheimer (1859), Hofstede de Groot (1863).
Tra le raccolte pubbliche in Italia il C. F. Foerster, Meisterzeichnungen aus der Sammlung Franz Koenig. Haarlem, Französische Meister des XVIII. Jahrt., ...
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Chirurgia
Pietro Valdoni
di Pietro Valdoni
Chirurgia
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico della chirurgia: a) l'antica chirurgia; b) la chirurgia medievale; c) le università; d) la chirurgia [...] riguardi della resezione ma solo della ricostruzione. Nel 1913, Franz Torek, che per primo operò la resezione di un cancro B. B. Chron, L. Ginzburg e G. D. Oppenheimer descrissero la cosiddetta ileite terminale, oggi meglio definita come ileite ...
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MULLER, Robby
Stefano Masi
Müller, Robby (propr. Robert)
Direttore della fotografia nederlandese, nato a Willemstad (Curaçao, nelle Antille olandesi) il 4 aprile 1940. Influenzato dal lavoro dei fotografi [...] , Peter Lilienthal, Barbet Schroeder, Franz Weisz, Michelangelo Antonioni, Roberto Benigni ami européen, in "Cahiers du cinéma", 1989, 423, pp. 46-51; J. Oppenheimer, D.E. Williams, Von Trier and Müller's ascetic aesthetics on 'Breaking the waves ...
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