Pittore (Firenze 1482 circa - ivi 1525). Allievo di M. Albertinelli, poi di Piero di Cosimo, ebbe bottega con Andrea del Sarto. Subì l'influsso dei massimi contemporanei: del Dürer (Tempio di Ercole, Uffizi); di Piero di Cosimo (Annunciazione, Torino); di Leonardo (tavola della Madonna di s. Giobbe, Uffizi); di Raffaello (Madonne, ritratti, ecc.). Tuttavia le sue opere, non numerose, lo dichiarano ...
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Pittore (Firenze 1486 - ivi 1530), uno degli esponenti più eccelsi fra i protagonisti del pieno Rinascimento fiorentino. La sua arte risentì l'influsso di Piero di Cosimo, presso cui aveva svolto apprendistato, [...] .
Vita e opere
Compì il suo apprendistato presso Piero di Cosimo e, secondo il Vasari, era stato a bottega del Franciabigio, la cui influenza è avvertita nei suoi primissimi saggi ad affresco, all'Annunziata, agli Scalzi (Battesimo di Cristo) e nei ...
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FRANCESCO di Ubertino, detto Bachiacca
Matteo Mancini
Figlio dell'orafo Ubertino di Bartolomeo (1450-1505) e di Francesca di Benedetto, nacque a Firenze il 1° marzo 1494.
Ebbe due fratelli entrambi [...] di dare a quel medesimo stile, tanto particolare, nuova linfa. È in questo contesto, e a ridosso della morte del Franciabigio, cioè intorno al 1525, che bisogna collocare il soggiorno romano. Così nel momento di più intenso fermento artistico che ...
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BUGIARDINI, Giuliano
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Piero di Simone di Giovanni, nacque a Firenze il 29 gennaio 1476 (stile comune) e imparò l'arte nelle botteghe di Domenico del Ghirlandaio (1485-89) [...] , Ital. Pictures of the Renaiss. Florentine School, London 1963, I, pp. 44-46; II, tavv. 1253-1264; F. Sricchia Santoro, Per il Franciabigio, in Paragone, XIV (1963), n. 163, pp. 3, 4, 7, 16, 20, 22; U. Procacci, La casa Buonarroti…, Milano 1965, pp ...
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POGGIO a Caiano (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Carlo GAMBA
Borgata della Toscana, frazione del comune di Carmignano, posta sulla destra dell'Ombrone Pistoiese, sul margine sud del piano di Firenze, [...] trova un grandioso salone con vòlta a botte, celebre per gli affreschi commessi da Leone X ad Andrea del Sarto, al Franciabigio e al Pontormo, completati mezzo secolo più tardi da Alessandro Allori per il granduca Francesco. La villa è circondata da ...
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FOSCHI, Pier Francesco
Roberto Nuccetelli
Nacque il 2 nov. 1502 a Firenze da Iacopo di Domenico. Le notizie biografiche sono scarse poiché, fin dalla prima edizione delle Vite, il Vasari gli ha riservato [...] Magazine, XC (1957), p. 159; G. Briganti, La maniera italiana, Roma 1961, pp. 44, 61; F. Sricchia Santoro, Per il Franciabigio, in Paragone, XIV (1963), 163, pp. 4, 20; A. Parronchi, Michelangelo al tempo dei lavori di S. Lorenzo, in una ricordanza ...
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BAGLIONI, Bartolomeo, detto Baccio d'Agnolo
Luciano Berti
Nacque a Firenze il 19 maggio 1462. Già il padre (Agnolo) esercitava l'arte del legnaiolo, e fu in questo settore che Baccio dapprima si specializzò [...] un'anticamera ed un ricinto d'un omamento per alcune storie fatte da eccellenti maestri" (Vasari), cioè per dipinti del Franciabigio (1523), Pontormo, Bachiacca. Resta poi il ricco e fiorito coro di S. Agostino a Perugia (1502-32), il cui disegno ...
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PIERO di Cosimo
Carlo Gamba
Pittore, nato a Firenze nel 1462, morto forse nel 1521. Allievo di Cosimo Rosselli, lo aiutò negli affreschi della Sistina. Impressionato tecnicamente dal Pollaiolo, da Leonardo, [...] delicatissimo in sembianze di Maddalena nella Galleria nazionale d'Arte antica a Roma.
Furono suoi scolari Ridolfo del Ghirlandaio, il Franciabigio, Andrea del Sarto, il Pontormo. V. tavv. XLVII e XLVIII.
Bibl.: F. Knapp, P. di C., Halle 1899; A ...
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La moderna civiltà giuridica della tutela nacque in Italia con un anticipo di qualche secolo sul resto dell’Europa ed era già ben presente nella legislazione degli Stati preunitari: a Firenze come a Venezia, [...] erano quelli che il Vasari lodava nelle sue Vite: da Michelangelo a Fra Bartolomeo, da Filippo Lippi al Pontormo, dal Franciabigio a Daniele da Volterra. Il divieto di esportazione porta la firma del granduca Ferdinando de’ Medici e la data del 24 ...
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BANDINELLI, Baccio (Bartolomeo)
Michael Hirst
Della famiglia Brandini, mutò poi il cognome in Bandinelli. Nacque, secondo il Libro de' Battezzati dì Firenze (Mianesi), il 7 ott. 1488 (il Vasari dà la [...] stile comune) di un affresco con il Matrimonio della Vergine nel chiostricino della SS. Annunziata, commissione passata più tardi al Franciabigio. Le ambizioni del B. pittore non ebbero buon esito, ma prima del 1512 egli aveva già raggiunto un'ottima ...
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