Anticamente, nome dei luoghi di riunione dei mercanti; r., o emboli, furono anche detti i fondachi che Veneziani, Genovesi e Pisani ebbero in Oriente. In particolare, il termine è stato usato per indicare [...] la sede di un circolo di ritrovo e le sale di sosta e di trattenimento di un teatro: oggi conserva solo questo secondo significato, nel quale è qualche volta sostituito dall’equivalente francese, foyer. ...
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(o rabba) In età medievale e rinascimentale, termine che indicava (anche nelle varianti raiba, reba, e inoltre reva e rieva) in Sicilia il magazzino dell’annona (e l’annona stessa) o monte frumentario, [...] i magazzini con piazza antistante dove era permesso vendere cereali, a Pisa il compenso dovuto dai mercanti che depositavano merci nei fondachi pubblici.
R. o gabella della r. era detta a Genova la tassa pagata da chi vendeva cereali sul mercato, e ...
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. Nobile famiglia lucchese, estinta sulla fine del sec. XVIII; già insigne alla fine del sec. XIV, la sua potenza politica si accrebbe per opera di Lorfnzo di Nerio (morto nel 1460), uno dei capi della [...] congiura che abbatté la signoria di Paolo Guinigi. Attivissimi mercanti e banchieri (ebbero fondachi e agenzie nella Spagna, a Lione, a Londra, ad Anversa, a Lovanio) poterono con le loro ricchezze soccorrere più d'una volta la repubblica in gravi ...
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PERPIGNANO (A. T., 35-36)
Valeria BLAIS
Pierre LAVEDAN
Georges BOURGIN
Città della Francia sudoccidentale, capoluogo del dipartimento dei Pirenei Orientali, con 73.962 ab. nel 1931 (53.742 nel 1926). [...] ; nel Medioevo fu centro importante di commercio e parecchie sue vie conservano i nomi delle corporazioni che vi ebbero i fondachi. È sede di prefettura, di vescovato, di corte d'assise, di tribunale di prima istanza e commercio, di camera di ...
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Damietta
Jean Richard
La città di Damietta (Dimyāṭ, Egitto), situata alla foce del ramo orientale del Nilo, era una piazzaforte che controllava l'imbocco del fiume grazie alla torre costruita su un'isola [...] e allume; i mercanti occidentali che vi approdavano, a differenza di quanto accadeva ad Alessandria, non disponevano di fondachi particolari: tutte le derrate dovevano essere immagazzinate nel Dār al-Yatini ed erano soggette a tassazione.
La città ...
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SURIANO (Surian), Francesco
Francesco Surdich
SURIANO (Surian), Francesco. – Nacque a Venezia nel 1450. Sebbene manchino prove documentarie è assai probabile che appartenesse a qualche ramo della famiglia [...] tappa a Lepanto, Beirut e Alessandria d’Egitto, il più importante porto dell’Egitto in cui i veneziani possedevano due grandi fondachi, dove si fermò per un certo periodo. In seguito compì almeno altri sedici viaggi in Oriente, toccando sempre luoghi ...
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MORO, Damiano
Giuseppe Gullino
MORO, Damiano. – Nacque a Venezia nel settembre del 1431, primogenito di Giovanni, figlio del procuratore Antonio, e di Marcolina Loredan di Marino di Marchesino, sposata [...] era un compito per solito assegnato ai giovani nobili, che in tal modo compivano il loro apprendistato sul mare e nei fondachi del Levante. Moro ripetè l’esperienza il 21 giugno 1451, quando si presentò agli avogadori di Comun per essere imbarcato ...
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TIRO
JJean Richard
Quest'antica città, che i franchi chiamavano Sur (oggi Sour, Libano), metropoli della provincia della Fenicia I in epoca bizantina, divenuta poi la base marittima degli Omayyadi, [...] rapporto stilato nel 1244 dal bailo Marsilio Zorzi, e più precisamente un vasto fondaco comprendente ventidue case, quarantadue camere e diciotto botteghe, e altri fondachi, come per esempio quello del vescovo di Caorle. Avevano costruito in città ...
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Il Rinascimento. Geografia, cartografia e geologia
Uta Lindgren
Geografia, cartografia e geologia
L'orizzonte geografico empirico
La circumnavigazione dell'Africa e il 'circuito nordatlantico'
L'arco [...] molti casi grazie alla loro capacità di 'mimetizzarsi', essendo in altri casi falliti i tentativi dei Genovesi di stabilire dei fondachi. Gli Europei si erano così avviati verso l'Asia esclusivamente via terra, in quanto i mercanti arabi, ormai abili ...
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BONSIGNORI (Buonsignori)
Giuliano Catoni
Famiglia senese, fondò la cosiddetta "Gran Tavola" dei B., la più potente organizzazione bancaria europea del sec. XIII. Come le altre compagnie bancarie senesi, [...] i castelli e le terre di Monte Giovi, Monte Antico, Monteverdi, Montenero, Bagno Vignoni, Potentino, nonché alcune case, fondachi e mulini in Siena, e si può legittimamente presumere che buona parte di questi possessi fosse patrimonio della famiglia ...
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fóndaco s. m. [dall’arabo funduq, che è dal gr. πάνδοκος, πανδοκεῖον «albergo»] (pl. -chi, -ci). – 1. Edificio o complesso di edifici dove, nel medioevo e nei secoli successivi, i mercanti forestieri per concessione dell’autorità del luogo depositavano...
raba
(o rabba) s. f. [dall’arabo raḥba «piazza, mercato di grano»]. – In età medievale e rinascimentale, termine che indicava (anche nelle varianti raiba, reba, e inoltre reva e rieva, che provengono da tramite francese) in Sicilia il magazzino...