In Roma antica, sacerdote addetto a una particolare divinità, della quale prendeva il nome. I f. di gran lunga più importanti, detti maiores, erano i ministri del culto di Giove, Marte e Quirino, e prendevano [...] la dignità dello stesso pontefice massimo. Erano tenuti alla celebrazione di sacrifici e altri riti. Il più onorato era il flamenDialis, considerato una sorta di immagine vivente del dio: gli spettavano la toga pretesta, la sella curule e un seggio ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] di Iuppiter Latiaris. Antichissimo e strettissimo era il legame di G. con le idi, feriae Iovis; in ;questo giorno il flamendialis gli sacrificava in Campidoglio un agnello bianco portato in processione solenne lungo la Via Sacra.
Al G. signore dei ...
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Di nobile famiglia patrizia che riteneva di risalire a Iulo, figlio di Enea, nacque il 13 luglio 102 a. C., da Gaio Giulio Cesare e da Aurelia, consoli Gaio Mario, suo zio materno, e Q. Lutazio Catulo; [...] compì la sua educazione con studî largamente fondati sul greco. Nell'85, alla morte di L. Cornelio Merula, fu eletto flamendialis, carica che non tenne per molto tempo dopo la morte di Mario e il trionfo di Silla, dacché il dittatore volle colpire ...
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SENATO
Plinio FRACCARO
Pier Silverio LEICHT
Francesco ROVELLI
. Il Senato Romano. - I tre elementi originarî dello stato romano sono il re, il consiglio degli anziani (senatus) e l'assemblea popolare. [...] ai capi di determinate genti e famiglie o a chi copriva certi uffici; è testimoniato il diritto al senato del flamendialis. Invece in epoca storica la nomina del senatore (legere in senatum, in casi speciali anche sublegere e adlegere) spetta al ...
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Generalità ed estensione. - Per civiltà del ferro (o età del ferro, come anche viene chiamata) si deve intendere quel periodo conclusivo della vita preistorica della maggior parte dell'Europa, in cui il [...] . massime in Italia); siano fenomeni di conservatorismo rituale, quali l'uso obbligatorio a sacerdoti etruschi e romani (FlamenDialis) di rasoio bronzeo, il vomere eneo consacrato alla fondazione delle città italiche, il divieto dell'uso del ferro ...
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Per divorzio comunemente s'intende il sistema legale con cui si attua lo scioglimento del matrimonio durante la vita dei coniugi; sistema che si connette al principio generale della perpetuità del vincolo [...] quanto ci consta con certezza intorno alla natura del matrimonium.
Secondo storici e antiquarî romani, il matrimonio del flamenDialis, o in generale il matrimonio confarreato, sarebbe stato indissolubile. Ma tale affermazione non si concilia né con ...
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È un cerchietto di metallo, di solito prezioso, o anche di altra sostanza, che si porta nelle dita delle mani per motivo di ornamento od altro. È conosciuto ed usato dalla più lontana antichità; sembra [...] . Un anello pare fosse trovato nel dito di Caio vescovo di Roma (283-296) quando la sua tomba fu aperta nel 1622. Il flamendialis aveva avuto il diritto di portar l'anello d'oro come i senatori; così anche i vescovi lo portarono d'oro. Sant'Agostino ...
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La benda (στέϕος, στρόϕιον, ταινία, vitta, fascia, taenia) ha parte importante nella vita religiosa dei Greci e dei Romani, perché sin da tempo antichissimo essa è stata un segno di consacrazione alla [...] . Nella religione romana, gli Arvali portano una corona di spighe legate con una benda bianca; e segni distintivi speciali del flamendialis sono, col copricapo munito di apex, le vittae. Di vitta sono infine muniti i devoti iniziandosi ai misteri o ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Matrimoni, figli, parentela nel mondo romano
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un giurista di età imperiale osserva che [...] in questo campo; caduta presto in desuetudine, la confarreatio in età storica è praticata solo per il matrimonio del flamenDialis, il sacerdote addetto al culto di Giove.
La coemptio, come chiarisce il suo nome (da emere, "acquistare"), mette in ...
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Nell’antica Roma, toga (praetexta) intessuta con orlo di lana purpurea. Era usata dai magistrati che avevano diritto alla sella curulis (consoli, pretori, edili curuli, censori); da alti sacerdoti (il [...] flamendialis, i pontefici, i quindecenviri, gli arvali); dai supremi magistrati municipali; dai fanciulli finché non deponevano gli insignia pueritiae, verso il diciassettesimo anno di età, e assumevano la toga pura degli adulti. Favola p. (lat. ...
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flamine
flàmine s. m. [dal lat. flamen -mĭnis, affine al sanscr. brahmán «sacerdote»]. – Sacerdote dell’antica Roma addetto a una particolare divinità, dalla quale prendeva il nome; i tre flamini più importanti erano addetti al culto di Giove,...