Denominazione che dovrebbe, a rigore, riferirsi soltanto all’attività degli artisti delle Fiandre, ma la preminenza sociale, politica e culturale di quella contea ha fatto sì che tale denominazione si [...] è trattata da P. Aertsen e J. Beuckelaer.
Alla fine del 16° sec. e nei primi anni del 17°, teorico e storico del manierismo fiammingo è K. van Mander; tra i maggiori esponenti fu B. Spranger, attivo in Italia e in Europa. Nel 17° sec. l’influsso ...
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. Fiamminghe, franco-fiamminghe o anche borgognone si dicono quelle scuole che dall'inizio del sec. XV a mezzo il XVI diffusero la loro arte dalle Fiandre e dai Paesi Bassi in tutta l'Europa. Esse raggiunsero [...] una fama che l'aveva posta al disopra di Parigi, Beauvais, Lilla, Arras, Tournai, Douai.
La penetrazione dell'elemento musicale fiammingo in Roma era stata preceduta fino dal 1377 dai cantori francesi scesi in Italia al seguito del papa reduce dalla ...
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. Sebbene non sia sempre possibile distinguere la letteratura propriamente fiamminga da quella dei Paesi Bassi del Nord (v. belgio: Letteratura; olanda: Letteratura; paesi bassi: Letteratura), che hanno [...] nelle provincie belghe e dalla separazione dai Paesi Bassi del Nord (Anversa cade nel 1585). Da quest'epoca i due popoli, fiammingo e olandese, svilupperanno la loro cultura ciascuno su basi differenti: mentre nel Nord, al principio del sec. XVII, si ...
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Cultura figurativa, sviluppatasi nel 15° e 16° sec., che accomuna gli artisti attivi nella vasta regione comprendente, oltre alle Fiandre propriamente dette, anche Artois, Hainaut, Namur, Zelanda e Olanda, [...] proporzionalità, dando così alla rappresentazione un alone misterioso e talvolta onirico, che asseconda la grande fantasia inventiva della scuola fiamminga.
La pittura di genere
Nel 15° sec. la p.f. s'impose nei suoi caratteri essenziali con figure ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La parabola del successo ottenuto dalla polifonia fiamminga in tutta Europa nasce agli [...] su testo francese, a scrittura polifonica imitativa, a tre o quattro parti. Al di fuori dell’ambito sacro, tuttavia, i Fiamminghi sono inclini ad applicare il loro stile alle forme musicali locali con le quali entrano via via in relazione, scrivendo ...
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Scultore di origine fiamminga, attivo a Venezia alla fine del sec. 17º. Tra le sue opere, notevoli l'altar maggiore e le sculture della facciata di S. Moisè (1688), statue in S. Cassiano, ecc. ...
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Scrittrice fiamminga (Nevele, Fiandra orient., 1834 - ivi 1875), sorella di Virginia (Nevele 1836 - ivi 1923), anche lei scrittrice. Le L. pubblicarono insieme poesie e racconti (Gedichten, 1870; Novellen, [...] 1874; Nieuwe Novellen, 1876); Virginia dopo la morte della sorella continuò a scrivere novelle e romanzi di un verismo semplice, ma alquanto convenzionale ...
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Pittore di origine fiamminga (frate dal 1517 in un convento presso Évora; m. prima del 1560). Fu uno dei più importanti rappresentanti dell'antica scuola portoghese, che continuò, sino al sec. 16º inoltrato, [...] le tendenze di G. David e dei Metsys. Opere sue nei musei di Lisbona e di Oporto ...
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Musicista forse di origine fiamminga (n. 1514 - m. Parigi forse dopo il 1560); cantore dal 1540 al 1549 in Vaticano, dal 1553 in poi a Parigi (musico alla corte, circa il 1557), ebbe larghissima fama quale [...] compositore di madrigali, ammirati per venustà di melodia e ariosa trasparenza ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....