Festival cinematografico istituito nel 1951 su iniziativa degli Stati Uniti e dell'Alleanza occidentale, per riavviare l'attività culturale diBerlino, in ripresa dopo le distruzioni della guerra. Nel [...] corso degli anni si è imposto come uno dei più importanti appuntamenti del cinema mondiale. Per la sua collocazione geografica, rappresentò un importante ponte culturale tra Est e Ovest, promuovendo i ...
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(ted. Berlin) Città della Germania (3.552.123 ab. nel 2018), capitale federale e del Land omonimo; posta lungo le rive della Sprea, alla confluenza nel fiume Havel (affluente dell’Elba), in una pianura [...] R. Gluckmann, presso la sede centrale della Deutsche Bank (1997).
Cinema
Per il festival cinematografico ➔ Berlino, Festivaldi.
Filosofia
Circolo di B. Gruppo di scienziati e filosofi (i due più eminenti rappresentanti furono H. Reichenbach e C.G ...
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Festival
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Cenni storici e nascita dei festival cinematografici
Il termine festival (dal francese antico) è entrato nell'uso internazionale attraverso l'inglese. A partire [...] tra i f.: oltre alla Mostra del cinema di Venezia e al Festivaldi Cannes, che godono di un particolare rilievo a livel-lo internazionale per il loro consolidato prestigio, anche i FestivaldiBerlino, Mar del Plata, Shanghai, Mosca, Karlovy Vary ...
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Huppert ⟨üpèer⟩, Isabelle (propr. Isabelle Anne). - Attrice cinematografica francese (n. Parigi 1953, secondo altre fonti 1955). Interprete intensa e dai tratti profondamente inquieti, ha lavorato con [...] con la Coppa Volpi nel 1988 per Une affaire de femmes e nel 1995 per La cérémonie (Il buio nella mente), al FestivaldiBerlino (con le altre attrici del cast) per 8 femmes. Inoltre, nel 2005 le è stato conferito a Venezia un Leone speciale alla ...
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Regista teatrale e cinematografico francese (Lézigné, Maine-et-Loire, 1944 - Parigi 2013). Ha esordito nel 1965 con Fuenteovejuna di Lope de Vega e con L'héritier de village di P. Marivaux, attirando l'attenzione [...] con Intimacy (Nell'intimità), tratto dal romanzo omonimo dello scrittore britannico Hanif Kureishi. Nel 2003 ha presentato sempre al FestivaldiBerlino Son frère vincendo l'Orso d'argento per la regia. A questi lavori sono seguiti Gabrielle (2005) e ...
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Regista cinematografico georgiano (Tbilisi 1934 - ivi 2023). Dopo studî di musica e matematica si diplomò in regia a Mosca, come allievo di A. P. Dovženko. Dopo Aprel´ (1961), Listopad (La caduta delle [...] Venezia, e Lundi matin (2002), con il quale ottenne l'Orso d'argento per la regia al festivaldiBerlino. Il suo capolavoro resta La chasse aux papillons (1992), parabola esemplare sulla continuità dei riti e sulla fine della civiltà occidentale. La ...
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Skolimowski, Jerzy. - Regista polacco (n. Łódź 1938). Dopo aver studiato etnografia e storia all'università di Varsavia, si è diplomato in regia alla Scuola di cinematografia di Łódź. Cresciuto nell’ambito [...] (1965) e Bariera (1966; Barriera), con Le départ (1967; Il vergine) ha ottenuto l'Orso d'oro al FestivaldiBerlino. Ha inoltre ricevuto al Festivaldi Cannes il Gran premio speciale della giuria con The shout (1978; L'australiano) e il Premio per la ...
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Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, [...] Uniti: Cul-de-sac (1966) ha ricevuto l'Orso d'oro al FestivaldiBerlino e il premio della critica alla Mostra del cinema di Venezia; The pianist (2002) ha vinto la Palma d'oro al Festivaldi Cannes e nel 2003 l'Oscar per la regia.
Poco prima dello ...
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Fava, Giuseppe (Pippo). – Giornalista e scrittore italiano (Palazzolo Acreide, Siracusa, 1925 - Catania 1984), vittima della mafia. Laureatosi in Giurisprudenza nel 1947 presso l’Università di Catania, [...] 1983), sceneggiatore (Palermo or Wolfsburg, per la regia di W. Schroeter, vincitore nel 1980 dell'Orso d'Oro al FestivaldiBerlino) e narratore (la raccolta di racconti Pagine, 1969; i romanzi Gente di rispetto, 1975, Prima che vi uccidano, 1976, e ...
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Attrice teatrale e cinematografica francese (Parigi 1928 - ivi 2017); proveniente dal Conservatoire, esordì sui palcoscenici nel 1946; dal 1948 al 1952 pensionnaire alla Comédie-Française poi all'CEuvre, [...] girato Lumière (1976); L'adolescente (1978); Lillian Gish (1983). Le sono stati assegnati il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia (1992), l'Orso d'oro alla carriera al FestivaldiBerlino (2000), la Palma d'oro alla carriera al ...
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morettizzare
v. tr. Adeguare alle caratteristiche e allo stile di Nanni Moretti. ◆ «Ragazzi, guardate che sono cose che succedono nella vita». Nanni Moretti vuol tagliar corto sulla scena del sesso in «Caos Calmo», dall’8 febbraio in 300 copie...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...