Pittore svedese (San Paolo, Brasile, 1928 - Stoccolma 1976). Visse dapprima in Svezia, dove compì gli studî e svolse le sue prime attività come scrittore di teatro, poeta e giornalista, e successivamente a New York, dove entrò in contatto con le più vive correnti d'avanguardia. Vicino ai modi della pop art, F. se ne distaccò per una sua inesauribile vena critica e ironica, che lo spinse ad accumulare ...
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Celebre attore norvegese. Nacque in Førde il 21 aprile 1869: suo padre, Morten Andreas, di professione medico, era anche poeta. Conseguito il titolo di magister artium, entrò nella scuola di guerra, e, [...] (Rationelt Fjøsstel) di Hulda Garborg. Passò quindi al Teatro Nazionale, (1900-04), al Teatro Centrale (1904-07), al Fahlström (1907-11) e poi nuovamente al Teatro Nazionale. Nel 1906, tuttavia senza grande successo, recitò anche nel Teatro Popolare ...
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Collezionista e pittore francese (n. Bordeaux 1920). Rifugiatosi a Londra nel 1940, partecipò alla resistenza francese con J. Moulin. Subito dopo la guerra iniziò la sua attività di collezionista dedicandosi [...] al museo fino a quella del 1989, consistente in oltre 500 opere d'arte (H. Bellmer, César, Dado, J. Dubuffet, Ö. Fahlström, H. Hartung, H. Michaux, M. Millares, R. Rauschenberg, ecc.), che è stata presentata in una mostra nel 1989-90 (parte della ...
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Artista, nato a Livorno il 29 agosto 1924. Conseguita la laurea in matematica, dalla fine degli anni Cinquanta si dedica alla pittura. Nel 1962 è invitato alle manifestazioni Collage et Object alla Galerie [...] seen, al Museum of Contemporary Art di Chicago (1967); al Musée d'art moderne de la Ville di Parigi con Errò, Ö. Fahlström, Liebig (1975) e alla Biennale di Venezia (1976 e 1988), mentre nel 1982 allestisce un'antologica al Museo progressivo d'arte ...
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pop art
Bettina Mirabile
L’arte nella società dei consumi
Nato fra l’Europa e l’America negli anni Cinquanta e Sessanta del 20° secolo, il movimento della pop art rispecchia nelle proprie opere la moderna [...] , i collage caotici e i dipinti colorati di Kitaj esaltano invece il dinamismo della vita moderna.
Lo svedese Öyvind Fahlström nei suoi collage dà vita a un’enciclopedia moderna del futile, rielaborando immagini tagliate dai giornali, fotografie ...
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OSLO (A. T., 61-62)
Fridrjof ISACHSEN
Astrid SCHJOLDAGER BUGGE
Giuseppe GABETTI
Luigi PARIGI
Halvdan KOHT
È la capitale della Norvegia, chiamata fino al 1925 Cristiania. La città è situata all'estremità [...] , il Mayol, il Balkonen diretto da Agnese Mowinckel, ecc.), i più notevoli sono: il Centralteater, fondato da Alma e Johan Fahlstrom nel 1897, e diretto prima da Harald Otto e poi da suo figlio Reidar, rappresentativo del gusto dei primi decennî del ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] e motori realizza P.O. Ultveldt; manipolazioni d’immagini al limite tra pop art e concettualismo animano l’opera di Ö. Fahlström; a un realismo fotografico rimandano le ricerche di O. Billgren o J. Franzén.
Accanto al forte senso della natura, si ...
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L’arte delle mostre
Paola Nicolin
Dalla fine degli anni Novanta del 20° sec., il numero delle grandi esposizioni internazionali d’arte contemporanea ha conosciuto un aumento significativo. Anche se [...] Tomas Saraceno, Rosa Barba, Roberto Cuoghi, Ulla von Brandenburg, Karen Cytter, accanto a maestri come M. Pistoletto, Öyvind Fahlström (1928-1976), Gino De Dominicis (1947-1998), Chen Zhen (1955-2000). La giuria di questa edizione ha assegnato il ...
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