Diegesi
Redazione
Termine desunto dall'analisi narratologica e passato a indicare, all'interno delle strutture del racconto cinematografico e nel linguaggio della critica, la pertinenza e la coerenza [...] che pertengono allo sviluppo della finzione narrativa e della messinscena visiva o che in esso vengono presupposti, e per extradiegetico tutto ciò che esula dall'universo visuale e finzionale, pur contribuendo a comporre l'opera filmica (per es., la ...
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Didascalia
Alberto Boschi
Una definizione esatta del concetto di d. richiederebbe un inventario esaustivo degli inserti scritturali utilizzati nel corso della storia del cinema. Bisognerebbe in primo [...] di intertitoli.Poiché nei primi anni di vita del cinema i film non contenevano alcun inserto di scrittura extradiegetica, allo scopo di presentare i numerosi ed eterogenei cortometraggi che formavano il programma di una proiezione cinematografica si ...
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Altman, Robert
Simone Emiliani
Monica Trecca
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Kansas City il 20 febbraio 1925. Raffinato sperimentatore di originali soluzioni narrative e tecniche, [...] di emozioni momentanee, ma anche teso a evidenziare le potenzialità del suono per sfruttare l'ambiguità della sua natura diegetica ed extradiegetica. Tra i premi che hanno sancito il prestigio di A. a livello internazionale, la Palma d'oro per il ...
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Chatman, Seymour Benjamin
Daniele Dottorini
Teorico statunitense della letteratura e del cinema, nato a Detroit il 30 agosto 1928. Tra i maggiori rappresentanti della narratologia, ossia l'analisi delle [...] aveva identificato il punto di vista diegetico, proprio dei personaggi coinvolti nella storia (distinguendolo dalla prospettiva extradiegetica del narratore), attraverso la nozione di 'filtro', al fine di evidenziare gli aspetti non meramente visuali ...
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Steiner, Max (propr. Maximilian Raoul Walter)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 10 maggio 1888 e morto a Beverly Hills [...] colonne sonore dei primi anni il ruolo principale spetta a quella di King Kong di Cooper e Schoedsack, tipicamente extradiegetica, caratterizzata dalla struttura a leitmotiv, dall'introduzione delle dissonanze per suggerire un clima di terrore, e dal ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] Max Steiner e dagli altri musicisti hollywoodiani (v. colonna sonora, compositore, musica).
Se nel cinema sonoro la musica extradiegetica (esterna all'azione) si fa erede di alcune funzioni dell'accompagnamento musicale dal vivo del cinema muto, al ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] 'realistico', spesso dotato di ambiguità e tendente a nascondere il ruolo degli autori), "esterno" (corrispondente a quello "extradiegetico", in quanto momento di massima epifania degli autori) e "mediato" (o "metadiegetico", nel senso di mimesi, o ...
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