eurocentrismo
Tendenza a considerare l’Europa come centro politico, culturale ed economico del mondo, sia nel senso dell’egemonia nella politica mondiale (e in tal senso l’e. fu di fatto superato dopo [...] la Seconda guerra mondiale) sia sul piano culturale, muovendo dal presupposto – dichiarato o implicito – di una sostanziale superiorità della civiltà europea (o occidentale in genere), e giudicando le ...
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POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi di stati. Così intesa, va [...] internazionale tra gli stati, come si è detto, soprattutto nel ''Nord'' del mondo. Anche questo è stato un fattore degenerativo dell'ordine bipolare.
La fine dell'eurocentrismo. - La novità epocale della p.i. nel periodo in esame è stata la fine dell ...
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Protestantesimo
HHeinz-Horst Schrey
sommario: 1. La fine dell'eurocentrismo e le sue conseguenze per il protestantesimo. 2. Mutamenti di struttura nel protestantesimo tedesco. 3. Le due correnti principali [...] l'iniziativa Brot für die Welt, che nel 1984-1985 ha raccolto offerte per quasi 100 milioni di marchi.
Fine dell'eurocentrismo significa in primo luogo declino dell'egemonia dell'uomo bianco nei paesi del Terzo Mondo. L'emancipazione delle masse di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dietro un’apparente ben definita identità europea, il Novecento si apre con la crisi dell’eurocentrismo. [...] che parlano già apertamente della crisi in atto di ciò che, con linguaggio successivo, verrà chiamato “eurocentrismo”. Le correnti irrazionaliste e spiritualiste vive nella cultura europea nell’ultimo scorcio del secolo precedente – da Nietzsche ...
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Diplomatico e storico indiano (Alleppey, Travancore, 1895 - Misore 1963); prof. all'univ. musulmana di Aligarh (1919), direttore del Hindustan Times (1925), ministro dell'Educazione del Bikaner (1939-43), [...] storiografica di P. è basata su una radicale rivendicazione della cultura e della civiltà del Terzo Mondo contro ogni eurocentrismo. Opere principali: History of India (1956); Asia and western dominance (1956; trad. it. 1958); The problems of new ...
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Teologia
Jürgen Moltmann
di Jürgen Moltmann
Teologia
sommario: 1. Il retaggio dell'Ottocento: a) la visione della libertà; b) il principio di autorità; c) il ‛retaggio' e i compiti del nostro secolo. [...] e il Nuovo Testamento. 5. La teologia nell'epoca ecumenica: a) superamento del confessionalismo; b) superamento dell'eurocentrismo. □ Bibliografia.
1. Il retaggio dell'Ottocento
La storia universale non si lascia scandire secondo i secoli. Essa ...
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MISSIONE (XXIII, p. 442; App. II, 11, p. 333; III, 11, p. 137)
Giovanni Caprile
Gli ultimi decenni di attività missionaria cattolica mostrano anzitutto una crisi, dovuta - oltre che alle ripercussioni [...] .; fattori socio-politici, in rapporto a nuove situazioni politiche, all'ascesa del Terzo Mondo, alla critica dell'eurocentrismo, a forme di governo ostili alla Chiesa cattolica; fattori psicologici, per l'impreparazione della vecchia generazione di ...
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geografia postcoloniale
geografìa postcoloniale locuz. sost. f. – Ambito di indagine che si è sviluppato come filiazione diretta del postmodernismo, a partire dalla svolta culturale in geografia degli [...] che riguarda ampi settori delle scienze sociali che contenevano già in sé una critica radicale dell’eurocentrismo. Al centro dell’indagine critica sono i risultati del confronto tra culture in relazione di subordinazione, prevalentemente ...
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America Latina
Giuseppe Marcocci
Machiavelli e la ‘prima America’: analogie, letture, lettori
La straordinaria portata della scoperta dell’America e soprattutto la rapidità del successo della spedizione [...] dal mondo cristiano-musulmano», il pieno titolo a «prendere posto accanto all’autore del Principe, se secoli di eurocentrismo non avessero purgato la modernità delle sue periferie “esotiche”» (S. Gruzinski, L’Aigle et le Dragon: Démesure européenne ...
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Peters, carta di
locuz. sost. f. – La prima versione (ne seguirono altre sei) del planisfero noto come carta di Peters fu pubblicata nel 1974 dal suo ideatore, Arno Peters (1916-2002), autore di testi [...] antirazzista: essa fornisce l'evidenza della reale estensione delle varie parti della Terra, opponendosi all'eurocentrismo della cartografia dimostrato, secondo Peters, da una significativa egemonia dei planisferi in proiezione cilindrica modificata ...
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eurocentrismo
s. m. [der. di eurocentrico]. – La tendenza a considerare, soprattutto in passato, l’Europa come centro politico, culturale ed economico del mondo, spec. in fatto di direzione della grande politica mondiale: la fine dell’e. dopo...
eurocentrico
eurocèntrico agg. [comp. di euro- e centro, sul modello di geocentrico, ecc.] (pl. m. -ci). – Che tende a considerare l’Europa come il centro del mondo (v. eurocentrismo); è in uso anche (e oggi meno com.) la forma europocentrico.