Ĕlōhīm Nell’Antico Testamento, titolo del dio d’Israele. La sua alternanza con il nome proprio Yahweh ha dato modo ai critici di individuare due delle fonti del Pentateuco, l’ elohista e la yahwista, [...] che si sarebbero combinate nella redazione definitiva ...
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PENTATEUCO (dal greco πέντε "cinque" e τεῦχος "utensile, astuccio")
Alberto Vaccari
Denominazione della prima parte della Bibbia, che nella versione greca detta dei LXX è divisa in cinque libri, designati [...] si coglie sul fatto in altri libri (p. es., in I Samuele, IV-V l'arca santa ora è ărōn Jahveh, ora ărōn Elōhīm e altro ancora). E infine anche i difensori della distinzione delle fonti ormai convengono che la diversità dei nomi divini non è criterio ...
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Nome ebraico di Dio. La forma del nome, che dagli Ebrei non è pronunciato, è nota da adattamenti greci (’Ιαουαί presso Clemente Alessandrino, ’Ιαβέ presso Teodoreto). La scrittura consonantica Yhw, Yh, [...] al nome divino. è la denominazione convenzionale di una delle fonti presunte del Pentateuco e di due raccolte del Salterio (salmi 1-41, 90-150), nelle quali il nome divino appare quasi esclusivamente nella forma Y., di contro alla forma Ělōhīm. ...
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Vicino Oriente antico. La creazione dell'uomo
Giovanni Pettinato
Paolo Xella
La creazione dell'uomo
Miti e tradizioni mesopotamiche
di Giovanni Pettinato
I Sumeri e gli Accadi, le due componenti etniche [...] era Adamo che lavorasse il suolo (6 ) e facesse salire dalla terra l’acqua dei canali per irrigare tutto il suolo; (7) allora Yhwh ̕Elōhîm plasmò (yşr) l’uomo con la polvere del suolo ( ̔pr mn h̕ dmh) e soffiò nelle sue narici un alito di vita (nšmt ...
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Riformatore (Alzano Lombardo 1516 - Neustadt 1590); agostiniano (1531), si convertì poi al calvinismo. Discepolo di P. M. Vermigli, rimase a Lucca fino al 1551, quando fu costretto a fuggire. Fu pastore [...] e liberale, cercò di favorire l'unione delle chiese riformate e di tenerle distinte dalle luterane. La sua opera più importante è il De tribus Elohim, aeterno patre, filio, et spiritu sancto, uno eodemque Iehova (1572-73) contro gli antitrinitarî. ...
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SALMI e salmodia
Giuseppe RICCIOTTI
Giulio Cesare PARIBENI
Si chiamano salmi alcune composizioni poetiche ebraiche contenute sia isolatamente in varie parti . della Bibbia (ad es., in Deuteronomio, [...] a Mosè e circa una dozzina a David - e l'uso costante del nome di Jahvè, cioè 339 volte contro 7 volte per Elohim (di cui 6 volte nel Salmo CVIII che è formato di due frammenti precedenti: v. sopra).
Di questi anteriori raggruppamenti, tre più ampî ...
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Medico e biblista (Sauve, presso Montpellier, 1684 - Parigi 1766), figlio di un pastore calvinista passato al cattolicesimo dopo la revoca dell'editto di Nantes. Prof. di anatomia all'univ. di Tolosa (1710-20), [...] 'Antico Testamento, rilevando ripetizioni, spostamenti nell'ordine cronologico, e soprattutto l'uso dei due termini, Yahweh ed Ĕlōhīm, per designare Dio: supponendo pertanto (Conjectures sur les mémoires originaux dont il paraît que Moïse s'est servi ...
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GIOVANNI (Zuan) di Gara (di Garra)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Nacque da Giacomo, a Riva del Garda tra il secondo e il terzo decennio del secolo XVII (dalla registrazione di morte, stilata il 6 dic. [...] G. aveva realmente cercato di eludere la tappe dell'iter censorio, sia il genere di censure cui furono sottoposte le Mif'aloth Elohim.
G. si spense a Venezia il 6 dic. 1609 nella sua casa di S. Zulian, dove risiedeva almeno dal 1592.
La produzione ...
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GENESI (la o il; v. Dante, Inf., XI, 107)
Alberto Vaccari
Primo libro della Bibbia (v. VI, p. 884), così chiamato nella versione greca, e di qui in quasi tutte le lingue; gli Ebrei lo intitolano dalla [...] (Gen., I). - L'origine dell'universo ci è presentata a) con uno stile quasi lapidario; b) quale una creazione di Elohim (Dio), esclusa l'eternità sia del mondo sia della materia; c) in una successione di comandi efficienti, distribuiti in sei giorni ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] III, 13; Apocalisse, XIV, 10), i figli di Dio (Giobbe, I, 6; II, 1; Salmo XXVIII,1, 9, ecc.) e perfino gli dei ('Elohīm: Salmi VIII, 6; LXXXI, XCVI, 9). D'altra parte però, di fronte a Dio, nessun confronto è possibile, la distanza è incommensurabile ...
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