Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] oggi senza mai perdere la propria misura di attualità.
Lo Stato d'Israele, nato nel 1948 a seguito del risorgimento ebraico, detto sionismo, e sulle ceneri dell'ebraismo europeo sterminato dai nazisti, ha posto una sfida vecchia e nuova all'ebraismo ...
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(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] ; come seconda lingua si fa sempre più strada l'inglese, e come terza l'arabo. In Israele esiste una intera letteratura ebraica moderna, in buona parte tradotta.
Bibl.: H. B. Rosén, A textbook of Israeli Hebrew, Chicago-Londra 1962; A. ᾽Eben-Šōšān ...
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Agenzia ebraica
Organizzazione sionista presente in Palestina durante il periodo del mandato britannico. Riconosciuta ufficialmente nel 1929, l’A.e. aveva come scopo principale quello di favorire l’immigrazione [...] e l’insediamento degli ebrei anche attraverso l’acquisto di terre dagli arabi, ma nel corso del tempo divenne un vero e proprio organo di governo della comunità ebraica in Palestina fino alla fondazione dello stato di Israele nel 1948. ...
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comunita ebraica
comunità ebraica
Il popolo ebraico ha conosciuto con la il momento di passaggio da una organizzazione e da una conseguente identità basata sul territorio ad un’organizzazione di tipo [...] c.e. è organizzata e scandita secondo i tempi religiosi (il riposo settimanale del sabato e le principali festività del calendario ebraico), secondo il ritmo della vita dell’ebreo (dalla nascita alla morte passando per i riti della maturità e del ...
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ebraica, teoria economica
Alberto Heimler
Filosofie economiche alla base della tradizione ebraica, di cui il Talmud, la raccolta millenaria della giurisprudenza rabbinica, rappresenta una fonte privilegiata [...] fitta rete di scambi commerciali che la fiducia reciproca consentiva e promuoveva. Diversa è la storia delle comunità ebraiche dell’Europa centrale, le quali vissero pressoché isolate fino ai primi del Settecento. Ciò è ricavabile anche da numerosi ...
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Famiglia ebraica di origine spagnola, cui appartengono diversi filosofi ed esegeti. Yōsēf Ben Yiṣḥāq, vissuto a Narbona (m. ivi 1170 circa), scrisse una grammatica ebraica (Sēfer ha-zikkārōn "Libro del [...] senso letterale dei testi. Il figlio Mōsheh, vissuto pure a Narbona (m. ivi 1190 circa), redasse anch'egli una grammatica ebraica (Mahalăk shĕbīlē ha-da῾at "Il cammino delle vie della conoscenza"), che, nell'originale e nella traduzione latina di S ...
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Composizione poetica ebraica; in particolare quelle raccolte nella Bibbia nel Libro dei S. e poi entrate, con la traduzione latina, nella liturgia cristiana.
Il libro dei Salmi
Il libro (detto in ebraico [...] uniforme, su una sola nota, con inflessioni tipiche, ripetute alla fine di ogni versetto ed emistichio. Di diretta derivazione ebraica, si trasferì nella messa e nell’Uffizio. Poteva essere diretta, se affidata a un solista o a un coro, antifonale ...
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Voce ebraica di acclamazione e di preghiera (ebr. hōshī ῾āh-nnā «salva!»), diretta dalla folla verso Gesù in occasione della sua entrata trionfale a Gerusalemme (Matteo 21, 9, 15 e paralleli). La voce [...] è quindi entrata nella liturgia cristiana, oltreché nel Sanctus della messa e nella domenica delle Palme; nella liturgia ebraica è ripetuta nella festa dei Tabernacoli. ...
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Rabbino capo dell'ortodossia ebraica in Germania (Amburgo 1808 - Francoforte sul Meno 1888). Si oppose alle tendenze riformistiche in seno al giudaismo, che doveva secondo lui restare nella sua forma tradizionale. [...] Nel senso di questa neortodossia ebraica scrisse Über Judentum (1836); lasciò una traduzione commentata del Pentateuco e dei Salmi. Fondò e diresse dal 1855 il periodico Jeschurun. ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...