(ebr. ‘ebyōnīm) Corrente di giudeo-cristiani dei primi secoli («poveri»). Negavano la divinità di Gesù, che ritenevano figlio adottivo di Dio, e rigettavano gli scritti di san Paolo, considerandolo un apostata ...
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Autore di una traduzione greca della Bibbia, vissuto sulla fine del 2º sec. d. C. Appartenne forse agli Ebioniti. Scrisse commenti biblici. La sua traduzione greca è caratterizzata da notevole libertà [...] e si discosta in più punti da quella dei Settanta ...
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(o elchesaiti o elcesei) Appartenenti a una setta giudeo-cristiana, formatasi nel 2° sec. ai margini delle sette degli ebioniti e degli esseni. Usavano alcuni libri dell’Antico Testamento e un libro portato [...] ‘dalla regione dei Parti’ dal mitico fondatore Elxai o Elcasai. Rispettavano quasi tutte le pratiche giudaiche (circoncisione ecc.), gravandole d’interpretazioni magiche. Le loro credenze si riassumono ...
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nazorèi Antico termine semitico usato per designare i cristiani in generale. Girolamo ed Epifanio di Salamina (2° sec.) chiamano invece n. i giudeo-cristiani palestinesi: il primo identifica i n. con [...] gli ebioniti, una setta giudaizzante, mentre il secondo parla di una setta di n. in Transgiordania. ...
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SIMMACO
Giuseppe Ricciotti
Autore di una delle antiche traduzioni greche della Bibbia, sorte dopo quella dei LXX (v. bibbia, VI, pp. 892-93). Ben poco si sa della sua vita. Secondo alcuni apparteneva [...] , oltre alla versione del S., anche suoi commenti biblici e uno scritto di polemica ebionita contro Matteo, che S. Girolamo interpreta come un commento ebionita al detto Vangelo.
La sua versione della Bibbia mirava alla fedeltà più concettuale che ...
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. Con questo nome, Filastrio di Brescia (Haer., 79) e gli eresiologi latini che dipendono da lui (S. Agostino, De haer., 64; Praedestinatus, 64), come con quello greco di ὑδροπαραστάται gli eresiologi [...] dalla norma generalmente seguita nelle comunità cristiane, rimonta con probabilità al sec. II. La riscontriamo di fatto fra gli ebioniti, fra i discepoli di Marcione e di Taziano; la combattono Clemente Alessandrino (Strom., I, 19) e San Cipriano (Ep ...
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Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] fondamentali, sul valore dell'Antica Legge, e furono i massimi oppositori di Paolo. I cosiddetti nazarei ed ebioniti sono in questa categoria. Dello gnosticismo moltissimi elementi, se non tutti, erano affatto estranei al cristianesimo; piuttosto ...
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NAZAREI
Mario Niccoli
. Con il nome di Νασαραῖοι o Ναζωραῖοι, Epifanio (Haer., 18 e 29) designa gli appartenenti a una setta giudaica precristiana, stabiliti nelle regioni di là del Giordano e che, [...] cristiane dei provenienti dalla gentilità assunsero un atteggiamento strettamente conservatore, pur mostrandosi meno rigidi degli ebioniti. È noto inoltre che i cristiani stessi, senza distinzione di tendenza, furono chiamati (vedine testimonianza ...
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GIUDEO-CRISTIANESIMO
Leone Tondelli
. Il nome di giudeo-cristiani si applica a tutti i convertiti al cristianesimo di nazionalità giudaica, ma più particolarmente alle comunità di Gerusalemme e della [...] in un isolamento materiale e spirituale, che le inclinò alla mentalità di setta e a dottrine particolaristiche. Le sette degli Ebioniti (v.) e dei Nazarei (v.) si formarono un proprio Vangelo, come sorse anche un Vangelo secundum Hebraeos: di essi ...
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. Nome del fondatore di una comunità religiosa stanziata nella regione a oriente del Giordano, di carattere gnosticobattista. Intorno a questa, e allo stesso Elxai, non si hanno che scarse notizie tramandate [...] , nel territorio della Transgiordania e nella Siria propria: in essa si sarebbero incorporate le sette giudeo-cristiane degli ebioṇiti, dei nazorei, degli ossei (che Epifanio distingue dagli esseni, coi quali altri li identificano). Nel sec. III ...
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