Sequenza di due lettere che indica un solo fonema per ogni posizione di esso nel contesto di lingua o solo per alcune posizioni. Per es., nell’ortografia italiana, il fonema k (c davanti ad a, o, u e a [...] consonante) davanti a e e i si segna con il digramma ch. Nell’ortografia francese ch è invece usato costantemente per indicare š.
In crittologia, poligramma ottenuto cifrando coppie di lettere. ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] grafemi singoli: per es., l’occlusiva velare sorda /k/ è rappresentata con la c semplice in parole come cane o bruco, ma col digramma ch in parole come chiesa o anche, in cui la sola c (+ e, i) sarebbe letta come affricata /ʧ/. La scelta dell’una o ...
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scripta In filologia, l’insieme dei vari usus scribendi per una determinata località, area, regione, in un determinato periodo di tempo, con particolare riferimento ai testi in volgare medievale dell’Europa [...] occidentale (s. documentaria, s. cancelleresca ecc.); si caratterizza soprattutto per l’uso di segni grafici particolari (digrammi, cediglia ecc.) per rendere fonemi sconosciuti al latino classico. ...
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Ottava lettera dell’➔alfabeto, la ‹h› in italiano, diversamente da quel che accade in altre lingue (come inglese e tedesco), è ‘muta’, cioè non si pronuncia. Soltanto in alcune interiezioni (➔ interiezione; [...] :
(a) posta dopo ‹c› e ‹g› (singole o doppie) e prima delle vocali ‹i› ed ‹e›, indica che le consonanti rappresentate dai digrammi ‹ch› e ‹gh› sono ➔ velari: facchino e non faccino, ghiro e non giro, che e non ce, ghepardo, ecc. (in questa serie ...
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In italiano diverse parole grafiche contengono lettere ripetute tradizionalmente chiamate doppie (➔ doppie, lettere). La ripetizione riguarda principalmente le consonanti. In particolare, va osservato [...] o assenza della doppia: pala ~ palla, caro ~ carro, ecc.;
(c) graficamente sono possibili con tutte le consonanti tranne la h e i digrammi e trigrammi ‹gn, gl(i), sc(i)›;
(d) la ‹q› è doppia solo in due parole: soqquadro e il tecnicismo musicale ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] ceppo, oltre che nell’italiano del Rinascimento. Accanto alla semplice h, le stesse lingue hanno conservato o conservano tuttora i digrammi etimologici ph, th, ch, insieme a molti altri che sono stati formati durante il Medioevo nell’adattamento dell ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] a, o, u e a consonante, mentre davanti a e e i l’italiano e il romeno usano ch, le altre lingue ricorrono a segni o digrammi diversi. Gli altri valori della c sono diversi da lingua a lingua. L’italiano ha accanto alla c dura una c dolce, affricata ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] , mignolo), la laterale palatale /ʎ/ con il nesso gl + i (come in maglie, coniglio), le affricate /ʧ/ e /ʤ/, in certe sequenze, coi digrammi ci + a, o, u e gi + a, o, u (come in ciliegia, pancia).
L’alfabeto italiano continua l’alfabeto latino che ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] cz›, ‹ti›, ‹ci› e ‹ʃ›; i suoni palatali /ɲ/ e /ʎ/ erano spesso trascritti secondo le grafie etimologiche ‹ni› e ‹li›, mentre i digrammi ‹gn› (o ‹ngn(i)› se il suono è percepito come lungo) e ‹gl› (o ‹lgl(i)›) compaiono dall’VIII secolo il primo e dal ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] ad altre lingue, sono comunque numerose. Per es., il fonema /k/ è reso dai grafemi ‹c› (cane, oca), ma anche dai digrammi ‹ch› (chiedere) e ‹qu› (quale). A complicare il quadro, occorre considerare che lo stesso grafema ‹c› è usato anche per indicare ...
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digramma
s. m. [comp. di di-2 e del gr. γράμμα «lettera dell’alfabeto»] (pl. -i). – Sequenza di due lettere assunta a indicare un solo fonema per ogni posizione di esso nel contesto di lingua o soltanto per alcune posizioni. Così, per es.,...
h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione in latino però era molto debole...