1. Venerata con i santi Apollo, Isacco e Codrato il 21 aprile; figura leggendaria, i Sinassarî ne fanno un'imperatrice, moglie di Diocleziano. 2. Vergine di Alessandria (sec. 4º) non inclusa nei martirologi [...] (ma dai bollandisti, tra i praetermissi, il 2 0tt.): secondo il racconto di Didimocieco a Palladio, per sfuggire alle nozze, sarebbe rimasta chiusa per 10 anni in un sepolcro, pregando e lavorando. ...
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MONTANISMO
Alberto Pincherle
. Nome, dal suo iniziatore, dato a un'eresia cristiana sorta nel sec. II, e che le fonti designano piuttosto dalla popolazione in mezzo alla quale ebbe origine come l'"eresia [...] dapprima accordato. La menzione di Prassea ci pone dinnanzi a un altro problema. Nel sec. IV, Didimocieco attribuisce ai montanisti credenze trinitarie di schietto sapore sabelliano; ora, Tertulliano, che aderisce al montanismo anche in ...
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Storico (n. Side, Panfilia, sec. 5º), successore di Didimo "il cieco" nella direzione del Didaskalèion di Alessandria, amico di s. Giovanni Crisostomo, diacono e prete a Costantinopoli; autore di una Storia [...] cristiana in 36 libri (di cui restano solo frammenti), e di una replica al Contro i Galilei di Giuliano l'Apostata ...
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Scrittore ecclesiastico del sec. IV, detto il cieco, che, nonostante la sua cecità e la sua qualità di laico, diresse da circa il 313 al 398 la celebre scuola catechetica della sua città natale, nella [...] quale ebbe discepoli Rufino e S. Girolamo. La sua vasta produzione letteraria, per essere stato egli in molte dottrine seguace di Origene (in difesa del quale scrisse ‛Υπομνήματα εἰς τὰ περὶ ἀρχῶν 'Ωριγένους) ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] rondine sono adorati a Tebe. Signore della città di Letopoli è il cieco toporagno ‛Am‛īmew, il quale porta anche il nome Mḫentenjḡrte "Senza distanza dai dotti del secolo III a. C. Ma se Didimo, per quanto prezioso per noi, non rivela né genialità ...
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URINARIO, APPARATO.
Primo DORELLO
Ettore REMOTTI
Fernando MARCOLONGO
Ermanno MINGAZZINI
Eugenio MILANI
Nino BABONI
Sommario. - Anatomia comparata (p. 788); Anatomia umana (p. 788); Fisiologia [...] da un sistema di canali che, iniziando a fondo cieco dal corrispondente glomerulo, proseguono con decorso tortuoso e con aumento dello scroto, dopo quello del suo contenuto: didimo, epididimo, funicolo.
Il didimo ha la forma di una noce, liscia, ...
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. Figlio di Demostene, del demo di Peania, nato intorno al 384 a. C.: uomo politico e oratore ateniese. C'è nelle notizie che noi abbiamo sulla giovinezza di D. una parte sicuramente storica, che riguarda [...] disprezzandolo come il peggiore rappresentante del particolarismo cieco: giudizî tradizionali, che si trovano già la conferma si è avuta solo con la scoperta del commento di Didimo, il quale ci informa che la lettera si trovava nelle Storie Filippiche ...
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Vescovo di Milano (374-397) Nacque verso il 330 o poco prima, da famiglia romana, e probabilmente a Treviri dove il padre, che era uno dei quattro prefetti del pretorio dell'Impero, aveva allora la sua [...] sono affrettate compilazioni fatte sui trattati dogmatici (specialmente per il De Spiritu Sancto) di Atanasio, Basilio, Didimo il Cieco, Gregorio di Nazianzo ed Epifanio. S. Girolamo, che indubbiamente aveva dei rancori contro A. (riflettendo forse ...
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L'egemonia della vista, nell'attività pratica e percettiva, ha fatto ritenere la cecità una delle più irreparabili sventure; e ogni manifestazione di capacità dei ciechi desta sorpresa, suscitando l'ipotesi [...] coltivò le lettere e scrisse una storia della Grecia; Eusebio l'Asiatico, divenuto cieco a cinque anni, ebbe fama di erudizione e di sapienza; Didimo di Alessandria, rimasto cieco a cinque anni, tenne nel secolo IV la cattedra di matematica nella sua ...
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RUFINO, Tirannio (Tyrannius Rufinus)
Alberto Pincherle
Prete, nato circa il 345, probabilmente a Concordia, ma noto come Rufino d'Aquileia; morto a Messina nel 410. Studiò a Roma, ove conobbe S. Girolamo, [...] e il 372, R. strinse amicizia con Melania seniore, che accompagnò in Egitto, ove visitarono i monaci; ivi R. conobbe Didimo il cieco e si trattenne fino al 377 o 378, quando raggiunse Melania a Gerusalemme, stabilendosi presso il monastero di lei sul ...
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