punto angoloso
punto angoloso in analisi, punto di continuità e non derivabilità di una funzione ƒ(x). Il punto x0 è un punto angoloso per la funzione ƒ se in corrispondenza di esso esistono le due derivate [...] destra e sinistra, ma sono diverse tra loro. Per esempio, la funzione ƒ(x) = |x| ha nell’origine un punto angoloso, perché è continua, ma la derivata sinistra vale ƒ′ (0−) = −1, mentre la derivata destra ...
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In logica matematica, data una teoria formale, occorre distinguere un teorema sintattico di f. da uno semantico. Il primo si riferisce ai concetti di derivabilità e di non contraddittorietà, il secondo [...] a quelli di conseguenza logica e di soddisfacibilità. Del teorema sintattico di f. si hanno due formulazioni equivalenti: a) un’espressione A è derivabile da un insieme P di premesse se e solo se A è ...
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computazione
computazióne [Adatt. dell'ingl. computation, der. di to compute "calcolare" (→ computazionale)] [LSF] Sinon. di calcolo. ◆ [INF] Dimostrazione di c. e modello di c.: dimostrazione della [...] derivabilità di asserzioni da altre secondo un modello universale di calcolo. ...
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differenziabilita
Laura Ziani
differenziabilità Termine usato in matematica e geometria per indicare la proprietà di una funzione di essere differenziabile in un punto. Per funzioni reali di variabile [...] f′(x0)=df/dx, che esprime la derivata come rapporto dei differenziali della funzione f(x) e della funzione x. Derivabilità e d. in un punto riassumono quindi la stessa proprietà di regolarità (continuità ed esistenza di tangente) della funzione in ...
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funzione derivabile
funzione derivabile funzione ƒ che ammette derivata (o derivate parziali, se in più variabili). Se tali derivate sono continue, si dice che la funzione è derivabile con continuità, [...] di una variabile è un intervallo I (quando la funzione è derivabile per ogni punto della regione considerata) e derivabilità senza ulteriori specificazioni, quando la funzione è ovunque derivabile nell’insieme in cui è definita, cioè in tutto Dom ...
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differenziabile
differenziàbile [Der. di differenziale] [ANM] Si dice di ente che può essere sottoposto alla differenziazione (←). ◆ [ANM] Funzione d. di ordine r: una funzione di cui esistono le derivate [...] fino alla r-esima (è espressione impropria, confondendosi differenziabilità e derivabilità); per essa si usa il simb. Cr; se r=∞ si usa il simb. C∞, mentre si usa il simb. Cω per indicare la classe delle funzioni analitiche, cioè le funzioni ...
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In genere, qualsiasi cosa che avvolge strettamente.
Matematica
Inviluppo di una famiglia di curve piane È una curva L tale che per ogni suo punto P passi una e una sola curva della famiglia data avente [...] tangente della L. Se f(x, y, t)=0 è l’equazione delle curve Ct della famiglia, sotto opportune condizioni di continuità, derivabilità ecc., l’i. esiste, e la sua equazione si ottiene eliminando il parametro t dal sistema
[1]
dove ft è la derivata ...
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variabile complessa
variabile complessa in algebra e in analisi, variabile (dipendente o indipendente) che assume valori nel campo complesso C. Poiché un numero complesso z = x + iy è individuato dalla [...] in R2, tuttavia molte proprietà si descrivono meglio considerandola come variabile unica. Per esempio, la nozione di derivabilità complessa si può ridurre alla differenziabilità in R2, ma conduce a un’unica derivata (→ funzione analitica). Gli ...
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prolungamento
prolungamento di una funzione ƒ(x) è una funzione g(x) avente un dominio più esteso di ƒ(x) e coincidente con essa sul dominio di ƒ. La nozione vale sia nel caso di una variabile sia nel [...] può essere fatto in più modi, ma usualmente si richiedono delle condizioni suppletive (per esempio la continuità o la derivabilità della funzione g) che limitano le possibilità di prolungamento.
Alcuni casi tipici in una variabile sono i seguenti ...
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Bolzano
Bolzano Bernhard (Praga 1781 - 1848) matematico e filosofo boemo. Fu sacerdote e insegnò scienza della religione all’università di Praga, ma il suo nome è legato agli studi sui fondamenti della [...] , rigorosa e articolata teoria della logica in direzione non psicologistica, introducendo nozioni come quelle di validità e derivabilità, che saranno poi di grande importanza per la logica moderna. Nei Paradoxien des Unendlichen (Paradossi dell ...
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calcolo1
càlcolo1 s. m. [dal lat. calcŭlus, propr. «pietruzza» (cfr. càlcolo2), attrav. il sign. di «gettone per fare i conti»]. – 1. a. Successione più o meno lunga di operazioni atte a fornire la soluzione di un dato problema aritmetico,...