Filosofia
Nell’antica Grecia, artigiano libero in contrapposizione allo schiavo. Il termine è usato da Platone nel Timeo con il significato di artefice dell’universo, principio dell’ordine cosmico. Il [...] conferire ordine e misura a una materia preesistente, prendendo a modello le idee o forme eterne, anch’esse indipendenti dal demiurgo. Il d. dà così origine all’anima del mondo, alla parte immortale dell’anima umana e alle altre divinità, affidando ...
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Presso gli antichi Greci, i nobili di nascita. Nell’Attica costituivano la prima delle tre classi in cui era anticamente divisa la popolazione (e., geomori, demiurghi); persero d’importanza soprattutto [...] per le riforme di Solone (594), ma ancora nel 5° sec. conservavano alcune prerogative sacrali ...
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SATORNILO (o Saturnino; Σατορνῖλος, Σατορνῖνος)
Gnostico, anzi capo di una scuola gnostica in Antiochia di Siria: secondo la tradizione eresiologica, rappresentata soprattutto dal perduto Syntagma di [...] contemporaneo di Basilide. Professava, a quanto pare, un dualismo emanatistico, contrapponendo all'ignoto Dio supremo sette demiurghi; anche il docetismo e l'ascetismo che gli vengono attribuiti concordano con l'indirizzo generale della speculazione ...
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tuttologico
agg. (scherz. iron.) Che presume di poter disquisire su ogni argomento.
• c’è anche un oggi da ripensare: funziona o non funziona l’appoggio acritico al capitalismo finanziario globale, dato [...] libello del 1949, ripubblicato dall’Istituto Bruno Leoni? Le culture politiche restano grandi se sanno rinnovarsi senza demiurghi. Che poi deludono. (Massimo Mucchetti, Corriere della sera, 13 novembre 2011, p. 33, Lettere al Corriere) • [Mattia ...
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Arconte ateniese, eletto alcuni anni dopo la partenza di Solone, nel 582; fu forse un nipote di quel D. che era stato arconte nel 639-38. Spirato il termine del suo arcontato, D. rimase in carica con un [...] Ath., 13,2) si sarebbero eletti dieci arconti, di cui cinque soltanto eupatridi, tre campagnoli (ἄγροικοι) e due artigiani (demiurghi). In un papiro berlinese però, che conserva lo stesso passo di Aristotele si parla di nove arconti anziché di dieci ...
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Filosofo (3º sec. d. C.), nato in Etruria, come si crede per il soprannome Tusco. Entrato (246) nella scuola di Plotino a Roma, vi rimase 24 anni. Si ricavano sue notizie dalla Vita di Plotino di Porfirio [...] plotiniano, a moltiplicare le ipostasi. Così il νοῦς è da lui diviso in tre ipostasi concepite come tre "demiurghi": l'Intelletto che è ("ente"), quello che ha ("possedente") e quello che vede ("veggente"). Viceversa, contro Plotino, sostenne ...
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EUTHYKRATES (Εὐϑυκράτης)
G. Cressedi
2°. - Scultore, discepolo di Kallias Ma[...], forse di Rodi, dove fu trovata una base di tre statue femminili, delle quali una fu eseguita da E. e le altre due da [...] lartio, molto rovinata, proveniente da Rodi (Ann. Sc. It. Atene, xxvii-xxix, 1949-5 1, p. 189, n. 35, Segre-Pugliese); nell'iscrizione compare il nome del demiurgo Xenophon di Timarchos, che si sa rivestì tale carica nell'anno 235 a. C. (v. lista dei ...
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Vedi BYLLIS dell'anno: 1959 - 1994
BYLLIS (v. vol. II, p. 235)
N. Ceka
Nelle mura di cinta, il cui tracciato è più volte caratterizzato da sporgenze e rientranze «a dente», si aprono cinque porte ad [...] si sono rinvenute iscrizioni che recano i nomi - in gran parte illirici - di magistrati la cui carica durava un anno: pritani, strateghi, demiurghi, ecc. Sotto di esso, un ampio vano di forma assai allungata (m 4,20 X 50), coperto a volta, è stato ...
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Il fronte interno sulle lagune: Venezia in guerra
Emilio Franzina
Il "fronte interno" sulle lagune: Venezia in guerra (1938-1943)
Luci e ombre della "grande Venezia"
Venezia sembra poter figurare [...] "ceto fascista" locale piuttosto screditato(2), tale destino s'intreccia, com'è noto, con quello di uno dei suoi maggiori demiurghi, Giuseppe Volpi di Misurata, e con il mito rinascente di una "grande Venezia" da questi coltivato e alimentato, ma ...
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Nato in Etruria, fu prima scolaro di un Lisimaco, poi entrò, nel 246 d. C., nella scuola di Plotino e vi rimase per 24 anni. Poco prima della morte del maestro si recò ad Apamea e dovette restarvi lungo [...] realtà. Il νοῦς è da lui diviso in tre ipostasi: l'"ente", il "possedente", il "veggente", concepiti come tre "demiurghi", "re", di cui il secondo partecipa, possedendolo, all'essere del primo e il terzo possiede quello del secondo e contempla il ...
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demiurgico
demiùrgico agg. [dal gr. δημιουργικός] (pl. m. -ci). – Di demiurgo, del demiurgo; fig., creativo, capace di dare vita a una realtà: politica d.; la funzione d. dell’arte, o dell’artista.
demiurgo
s. m. [dal lat. demiurgus, gr. δημιουργός «artefice, ordinatore», propr. «lavoratore pubblico», comp. di δήμιος «del popolo» e ἔργον «opera»] (pl. -ghi, meno com. -gi). – 1. Nell’antica Grecia: a. Nome con cui venivano designati gli...