. La provincia romana di Dacia, costituita subito dopo la definitiva sconfitta e la morte di Decebalo non ebbe confini definiti da un trattato, ché il regno daco fu considerato del tutto estinto. La determinazione [...] occuparono saldamente le coste del Mar Nero alle foci del Danubio e spinsero di là le loro ruberie in Mesia e in Dacia. Valeriano e Gallieno ebbero contro di loro e contro i Gepidi, che avevano preso stanza tra i Carpazî, molto duri combattimenti. E ...
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DACIA
C. Forni
Red.
L. Rocchetti
Provincia dell' Impero romano. Fu l'ultima durevole conquista di Roma e la prima provincia destinata a scomparire di fatto, se non di nome, sommersa dalla pressione [...] Cima, nonché un gran numero di vasi funerari e di oggetti in bronzo da diverse altre parti del paese. La cultura dacia delle due Epoche del Ferro è illustrata nel museo dal materiale proveniente dai luoghi di stabilimento di Poiana, in Moldavia, di ...
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Maraini, Dacia. - Scrittrice italiana (n. Fiesole 1936). Autrice di narrativa, poesia, teatro e saggistica, acuta e sensibile indagatrice della condizione della donna, ha spesso delineato nei suoi testi [...] figure femminili complesse e determinate, inserite in una più ampia riflessione su molteplici temi sociali, affrontati in un prospettiva storica. Con la raccolta di racconti Buio (1999) si è aggiudicata ...
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Filosofo (sec. 13º); maestro delle arti a Parigi, uno dei rappresentanti dell'averroismo latino, condannato con Sigieri di Brabante nel 1277. Autore di numerosi commenti ad Aristotele e di opere filosofiche, tra cui un De aeternitate mundi, trovato nel 1954 ...
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Grammatico (metà del sec. 13º). Cancelliere del re Enrico VI Menved in Danimarca, fu poi maestro di teologia e canonico a Parigi. La sua opera più nota è il Tractatus de modis significandi (1250 circa), che tratta delle parti del discorso e della sintassi secondo un'impostazione che ebbe poi largo seguito, quella della "grammatica speculativa". M. si ricollega nella sua trattazione alle opere logiche ...
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Domenicano scandinavo (m. 1285), provinciale della Danimarca (1254-66; 1272-85), amico del re di Danimarca Eric Glipping. È autore di un perduto Compendiosum breviarium theologiae e di un trattato per la formazione dei predicatori, Rotulus pugillaris, con la prima citazione del distico sui quattro sensi della Bibbia: "Littera gesta docet", ecc ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] ha esercitato la presidenza del Consiglio dell'Unione Europea.
Il romeno è la lingua romanza formatasi sul territorio della Dacia. Cronologicamente, si configurò come idioma romanzo tra il 6° e il 10° secolo. L’insediamento delle popolazioni slave ...
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Si chiamano così le andesiti quarzifere di colore variabile, prevalentemente biotitiche-anfiboliche, più di rado augitiche-ipersteniche o miste, povere di fenocristalli, con massa fondamentale microfelsitica. In Italia si trovano nella Sardegna settentrionale e nell'isola Vulcano (vulcanite); inoltre nella regione Ungaro-transilvana, nelle isole dell'Egeo e nelle Ande (v. andesite) ...
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MICIA
E. Dorutiu
Centro romano della Dacia, lungo la vallata del Mures, presso il confine occidentale della provincia, identificato topograficamente con la località moderna di Vitel. Sviluppatosi intorno [...] Daicoviciu nel 1930 quando si son potute stabilire due fasi ben distinte: e cioè dapprima, agli inizi della dominazione romana in Dacia, un semplice castro di terra, più tardi, verosimilmente all'epoca di Antonino Pio, un castro con muri di pietra. È ...
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POROLISSO (Porolissum)
Pietro Romanelli
Città della Dacia, sorta da un castello del limes nord-occidentale della provincia. Il castello, presidiato da truppe ausiliarie, vide sorgere vicino a sé un centro [...] . La civitas divenne presto municipium (le iscrizioni ricordano i decurioni e varî sacerdoti), e tale rimase fino alla caduta della Dacia nelle mani dei barbari. Dopo la divisione della provincia in tre distretti, fatta da M. Aurelio, Porolisso fu il ...
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dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)]...
dacite
s. f. [dal nome della Dacia, antica provincia romana (v. daco1)]. – Roccia effusiva paleovulcanica appartenente ai porfidi quarziferi, nella quale, tra i componenti feldspatici, predomina il plagioclasio.