cromatidio (o cromatide)
Ognuno dei due filamenti (tenuti insieme dal centromero) di cui è costituito un cromosoma dopo la sua duplicazione che avviene durante la fase di sintesi del ciclo cellulare. ...
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In biologia, si dice della divisione meiotica che spartisce i cromosomi, in modo che ogni nucleo figlio riceva un cromatidio paterno e uno materno. Si contrappone alla divisione riduzionale (➔ meiosi). ...
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Genetica
HHarold Leslie K. Whitehouse
Claudio Barigozzi
Leslie C. Dunn
Giuseppe Montalenti
di Harold Leslie K. Whitehouse, Claudio Barigozzi, Leslie C. Dunn, Giuseppe Montalenti
GENETICA
Genetica
di [...] J. O. Brewen e W. J. Peacock nel 1969 hanno dimostrato che le differenze strutturali tra le due subunità di un cromatidio possedevano una loro polarità, in modo che una subunità era l'opposto dell'altra. Questo fu provato applicando la tecnica della ...
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fuso mitòtico (o meiòtico) In biologia, gruppo di fibre che determina i movimenti ordinati dei cromosomi e dei cromatidi durante la divisione cellulare (➔ meiosi; mitosi). Tali fibre costituiscono una [...] da microtubuli e proteine a essi associate: le fibre polari, che collegano i due poli del fuso passando per l’equatore della cellula, e le fibre del cinetocore, che partono dal centromero di ciascun cromatidio e si dirigono verso i poli. ...
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crossing-over
Nicoletta Rossi
Scambio reciproco di segmenti di DNA fra i componenti di una coppia di cromosomi omologhi durante la meiosi, da cui risulta la ricombinazione di geni materni e paterni [...] i cromosomi omologhi nel punto in cui avviene il c. si chiama chiasma e corrisponde allo scambio di segmenti fra due cromatidi non fratelli di un bivalente. In questo stadio della meiosi ogni coppia di cromosomi è tenuta insieme da almeno un chiasma ...
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cromosoma
Nicoletta Rossi
Struttura contenuta nel nucleo delle cellule eucariote, nella quale è organizzato il materiale genetico. Ciascun c. è costituito da una singola molecola di DNA, complessata [...] cellulare (interfase), il c. è invece una struttura molto estesa e dai contorni indefi-niti, costituita da un unico cromatidio. Durante l’interfase, regioni diverse del c. risultano più o meno condensate, in modo che gli enzimi cellulari possano ...
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. È un alcaloide contenuto nei semi (3%), nei bulbi (0,40%), e del resto in tutta la pianta del colchico. La sua formula, determinata empiricamente da S. Zeisel come C22H25O6N, sembra abbia, secondo M. [...] in un unico nucleo che prende il nome di "c-nucleo di restituzione". Se la divisione centromerica è precoce, i cromatidi restano affiancati parallelamente a guisa di un "paio di sci" (Levan). Nella "c-mitosi" è soppresso lo stadio caratteristico dell ...
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Per quanto riguarda il c. (v. anche citogenetica, in App. IV, i, p. 458; citologia, X, p. 467; App. II, i, p. 626; IV, i, p. 467; genetica, XVI, p. 513; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. [...] col ricongiungersi a un altro segmento di c. privo di telomero durante la fase S o col risaldarsi con il cromatidio fratello. Comunque c. con rotture ''beanti'' non rimangono mai come tali nel corso delle divisioni cellulari, ma vanno incontro a ...
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cromatidio
cromatìdio (o cromatide) s. m. [der. del gr. χρῶμα -ατος «colore» (qui «cromosoma»)]. – In genetica, ognuno dei due filamenti (tenuti insieme dal centromero) di cui è costituito un cromosoma dopo la sua duplicazione, che avviene...
cromonema
cromonèma s. m. [comp. di cromo- e del gr. νῆμα «filo, filamento»] (pl. -i). – In genetica, filamento di DNA che costituisce la struttura base del cromosoma (per lo più, quindi, sinon. di cromatidio); è variamente spiralizzato nelle...