Si chiamano antologie le raccolte di prose e poesie scelte, quasi mazzi di fiori, da cui poco differiscono le crestomazie (dal gr. χρηστομάϑεια), raccolte di passi "utili" d'autori classici. L'esempio [...] e il nome derivano dall'Antologia greca (v. sotto).
In Italia non conosciamo antologie anteriori agl'inizî del Settecento: è nota la Scelta di sonetti e canzoni de' più eccellenti autori d'ogni secolo ...
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Raccolta di brani scelti di autori.
C. è l’opera di Proclo giunta a noi riassunta nei primi due libri della Bibliotheca di Fozio (9° sec.), importante fonte per la conoscenza del ciclo epico. In età moderna il nome fu ripreso da G. Leopardi (C. della prosa italiana, 1827; C. della poesia italiana, 1828) ...
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Grammatico di Antinoupoli sul Nilo (4º sec. d. C.); scrisse una Crestomazia, miscellanea in trimetri giambici, di cui abbiamo in Fozio un riassunto, tratto da un'epitome in prosa. Si ha notizia di un altro [...] E., di Alessandria (5º sec. d. C.), autore di un lessico e di altre opere retoriche ...
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Leopardi, Giacomo
Domenico Consoli
Nel giudizio fondamentalmente negativo che il compilatore della Crestomazia poetica ancora manteneva tra il 1827 e il 1828 intorno alla letteratura italiana dei secoli [...] precedenti il decimoquinto, ricchi di rime ma privi di poesie, si isolano come uniche eccezioni D. e Petrarca, e se del secondo è reperibile a prima vista la continua e attiva presenza nei Canti, l'importanza ...
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Assiriologo (Firenze 1857 - Roma 1942); di lui si hanno, oltre a varî articoli, una Crestomazia assira con paradigmi grammaticali (1887) e una Letteratura assira (1903). ...
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viltanza
Alessandro Niccoli
Questo gallicismo (presente già in Ruggerone di Palermo nella forma ‛ vilitanza '; cfr. Monaci, Crestomazia 110), ricorre, con il significato di " ingiuria ", in Fiore CLII [...] 5 que' ribaldi... tanta viltanza / me diceano da sera e da mattina. Con queste parole la Vecchia allude all'ingiuria di vecchia increspata (CL 12) rivoltale dai suoi amanti di un tempo ...
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calonaco
Luigi Vanossi
Forma antica popolare, con dissimilazione consonantica e assimilazione vocalica, per " canonico " (cfr. Inventario fondano [Monaci, Crestomazia 27] " Item l[i c]alonaci deve dare [...] sacristano tomela de granu quatru ", r. 23; ma v. alla r. 11 la forma " canonaci "). Ricorre solo nel Fiore, nell'elenco degli stati sociali di Falsembiante: Ancor mi fo romito e pellegrino / ... e monaco ...
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Filosofo greco (Costantinopoli 412 - Atene 485). Ultimo fra i grandi rappresentanti del neoplatonismo e insieme della filosofia ellenica. A lui si deve una rigorosa sistemazione della filosofia di Platone, [...] . Con P. di Costantinopoli è forse da identificarsi il P. autore della Crestomazia (Χρηστομάϑεια γραμματική), da alcuni considerato un grammatico del 2º sec. d. C. La Crestomazia, che doveva essere in quattro libri, è un vero corso di letteratura ...
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mercia
Luigi Peirone
Sinonimo di " merce ", " mercanzia ", attestato per es. nel testo volgarizzato del trattato di pace tra i Pisani e l'emiro di Tunisi, del 1264 (cfr. Monaci, Crestomazia 204: " De [...] le mercie. Et chiunqua ", ecc.). È usato da D. una sola volta, in senso figurato, per indicare le opere buone raccolte per il regno dei cieli da chi è fedele alla regola domenicana: discerner puoi che ...
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contastare
Fernando Salsano
. Forma normale e frequente nel toscano antico, per " contrastare " (per l'incrocio di ‛ contrastare ' con ‛ contestare ' cfr., oltre agli usi nell'ambito della lirica citati [...] nel glossario dell'ediz. delle Rime di Chiaro Davanzati, a c. di A. Menichetti, i glossari della Crestomazia del Monaci e dei Testi dello Schiaffini); vale " opporre resistenza ", " combattere ", in Rime XLVII 12 e non a contastar sua graziosa ovra, ...
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crestomazia
crestomazìa s. f. [dal gr. χρηστομάϑεια, comp. di χρηστός «utile» e tema μαϑ- di μανϑάνω «imparare»]. – Raccolta di brani scelti di autori; è sinon. più letter. e solenne di antologia.