. Il cotone idrofilo, o cotone assorbente (gossypium depuratum), materiale di medicazione largamente adoperato nella pratica chirurgica, si ottiene facendo bollire per mezz'ora il cotone cardato in soluzione [...] fenolo (gossypium cum phenolo), materiale di medicazione antisettica, e il cotonecollodio (gossypium collodium) che serve alla fabbricazione del collodio (v.).
Dal cotone idrofilo si ottengono i tessuti di garza idrofila (tela hydrophila), sgrassata ...
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Denominazione generica di esplosivi a base di nitroglicerina, ottenuti facendo adsorbire tale sostanza da altre capaci di trattenerla allo stato di grande suddivisione o di formare con essa una massa gelatinosa. [...] gelatine esplosive costituite da nitroglicerina (90-95%) gelatinizzata mediante aggiunta di piccole quantità di nitrocellulosa o cotonecollodio (10-5%) ed eventualmente canfora come stabilizzante. Queste gelatine esplosive servono come base delle d ...
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Polvere da lancio senza fumo, costituita all’incirca da parti uguali di nitroglicerina e di nitrocellulosa (cotonecollodio al 12% circa d’azoto); fu preparata per la prima volta da A. Nobel (1888) sfruttando [...] la possibilità, da altri studiata, di trasformare la potenza dirompente della nitroglicerina in potenza propulsiva mediante gelatinizzazione con cotonecollodio. ...
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Sostanze organiche nelle quali sono presenti uno o più gruppi nitrici −NO2.
N. alifatici e aromatici
I n. alifatici, industrialmente meno importanti di quelli aromatici, si dividono in nitroparaffine [...] , si fa assorbire la nitroglicerina da opportuni supporti porosi (preparazione della dinamite) o la si incorpora con cotonecollodio (gelatine esplosive, polveri senza fumo). La nitroglicerina è usata in terapia, in soluzione alcolica all’1% o ...
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Tecnologo e scienziato svedese (Stoccolma 1833 - Sanremo 1896). Inventore della dinamite, N. è stato l'ideatore del premio Nobel.
Vita e attività
Figlio di un imprenditore edile svedese che, immigrato [...] alla ricerca di altri agenti stabilizzanti degli esplosivi e ideò (1875) la gelatina esplosiva, ottenuta mescolando cotonecollodio con la nitroglicerina; queste ricerche lo portarono a scoprire altri esplosivi come le cosiddette polveri senza fumo ...
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nitrocellulósa Composto chimico organico, estere della cellulosa nel quale alcuni ossidrili sono sostituiti da uno o più gruppi -NO2. A seconda del grado di nitrazione si ottengono composti con diverse [...] caratteristiche. Negli esplosivi si usano le n. a più alto titolo d'azoto (fulmicotone) e quelle a titolo medio (cotonecollodio) per la preparazione di gelatine esplosive, di gelatine-dinamiti e di polveri senza fumo. Un tempo era utilizzata nella ...
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FOTOGRAFIA (dal gr. ϕῶς, ϕωτός "luce" e γράϕω "scrivo")
Carlo RODANO
Leone Andrea MAGGIOROTTO Giulio COSTANZI
Processo fotochimico di riproduzione delle immagini che si formano in una camera oscura. [...] l'acqua, poi si aggiunge alcool ad 85% e infine si espelle anche questo in una speciale centrifuga. Si ottiene un cotonecollodio che contiene il 30% di alcool e poca acqua, che si scioglie nel solvente che già contiene la canfora. Il recipiente ...
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. Gli esplosivi sono sostanze o miscugli di sostanze capaci di trasformarsi, più o meno rapidamente, sotto l'influenza di azioni esterne, in un volume molto maggiore di quello iniziale di gas ad alta temperatura [...] nitroglicerina e prepara cosi la gelatina esplodente. Nel 1888 lo stesso Nobel prepara la balistite (unendo nitroglicerina a cotonecollodio quasi in parti uguali), polvere propulsiva da guerra e nel 1889 Abel prepara la cordite polvere senza fumo a ...
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. È la sostanza che forma per la massima parte la cellulosi (v.). Appartiene come l'amido al gruppo dei carboidrati, ma ha per la biologia vegetale un significato diverso, perché non costituisce un materiale [...] solubili in un miscuglio di tre parti d'etere etilico e di una parte d'alcool e costituiscono il cosiddetto cotonecollodio il quale in soluzione alcoolico-eterea si chiama collodione. Questo prodotto è adoperato in fotografia ed anche in medicina ...
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È il più importante e il più usato degli eteri (v.). La sua formula chimica è (C2H5)2O.
Era già conosciuto sin dall'epoca di Raimondo Lullo e più tardi da Basilio Valentino ed era preparato dall'alcool [...] usato nell'industria per le sue proprietà solventi e per la sua facile volatilità; così per disciogliere il cotonecollodio, per estrarre l'acido tannico, gli alcaloidi e simili. È anche largamente usato in farmacologia.
farmacologia. - L'etere ...
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cotone
cotóne s. m. [dall’arabo quṭun]. – 1. Nome di varie specie di piante del genere Gossypium, della famiglia malvacee, nonché dei peli che rivestono i semi, dai quali si ottiene una fibra tessile naturale largamente usata nel mondo. Le...
nitrocellulosa
nitrocellulósa s. f. [comp. di nitro- e cellulosa]. – In chimica organica, nome generico di esteri della cellulosa, nella quale alcuni ossidrili sono stati sostituiti da altrettanti gruppi nitro- (−NO2): sono sostanze solide,...