Dichiarazione, per lo più a formula obbligata, dell’adesione di una persona o di una comunità a una determinata religione; spesso anche la solenne riconferma dell’adesione già avvenuta. In senso stretto, [...] , quelli che ricevono il diaconato, i sacerdoti, infine, prima di ricevere le facoltà per le confessioni e la predicazione. Anche i sommi pontefici pronunciano la p. difede come maestri di essa; e la pronunciavano in antico gli imperatori, prima ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] delle Chiese, dei periodi storici e degli autori che le hanno tramandate. Le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle varie confessionidifede, nonché i contrasti e le differenze nei credi delle varie comunità cristiane, sono l’oggetto ...
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(lat. Helvetii) Antica popolazione celtica. Dapprima (forse dal 5° sec. a.C.) abitò fra il Reno, il Meno e il Giura Svevo, alla fine del 2° sec. a.C. si trasferì nel territorio dell’ Elvezia, odierna [...] contrasti sorti, il 10 febbraio 1803 dovette accettare da Napoleone l’atto di mediazione, che imponeva il sistema federativo. Confessioni elvetiche Confessionidifede riformata elaborate ed emanate in Svizzera. Si sogliono distinguere in due gruppi ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] una commistione tra una comunità esterna di soggetti che professano la stessa fede, partecipano agli stessi sacramenti e italiana dispone che le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] Basilica d'oro, eretta da Costantino (concilio ἐν ἐγκαινίοις, in encaeniis o in dedicatione), adottavano tre nuove confessionidifede. Tutte scartavano l'homousios: una (la seconda, attribuita a Luciano) dichiarava essere il Figlio "immutabile e ...
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Chiesa Si definisce cattolica, cioè "universale", la Chiesa cristiana di Roma, a partire all'incirca dal tempo dell'Editto di Costantino (313), che stabilì che il cristianesimo era religione lecita nell'Impero [...] di edificare la santa Chiesa, nella quale come nella casa di Dio vivente tutti i fedeli fossero raccolti insieme col vincolo di una sola fede la maggiore fra le confessioni cristiane, con oltre un miliardo di fedeli. Deve tuttavia confrontare ...
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. Dopo la promulgazione, da parte del Concilio Vaticano II, del decreto sull'e. Unitatis redintegratio nel 1964, il movimento ecumenico si è trovato a dover affrontare le prove difficili di un periodo [...] tra di essa e le altre Chiese, soprattutto a livello di rapporti con le organizzazioni mondiali delle varie confessioni come comunità della Chiesa cristiana e del carattere universale della fede cristiana, e le ha stimolate a una disponibilità ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] Il veteroprotestantesimo reca l'impronta dello sviluppo teologico ed ecclesiale del Cinque e Seicento, che ha prodotto confessionidifede rimaste ufficialmente valide per tutte le Chiese protestanti. A tutte comuni sono le tre ‛esclusività': contro ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] solennità liturgica il 29 giugno (data attestata almeno dalla metà del III secolo). Per quanto riguarda P., la sua confessionedifede in Cristo che culmina con il martirio, la promessa fattagli da Gesù e la sua sicura presenza a Roma, costituiscono ...
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CANTU Cesare
Marino Berengo
CANTÙ Cesare. -Nacque a Brivio, in Brianza, il 5 dic. 1804 da Celso e da Rachele Gallavresi.
I suoi primi ricordi sono legati alla figura del nonno Ignazio, che, dopo aver [...] confesso che non lo credevo così ortodosso". In effetti, quel che disturbava i lettori liberali erano le confessionidifede non neoguelfa ma clericale-conservatrice che il C. faceva nei proemi, dove era meno imprigionato dall'andamento cronologico ...
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confessione
confessióne s. f. [dal lat. confessio -onis, der. di confessus, part. pass. di confiteri «confessare»]. – 1. a. Il confessare, il riconoscere e dichiarare la propria colpa: l’imputato s’è deciso alla c.; ha fatto piena c. dei proprî...
confessionista
s. m. e f. e agg. [der. di confessione] (pl. m. -i). – Seguace di una delle confessioni di fede protestanti; protestante. Con altro sign., stato c., stato che accoglie i principî del confessionismo (e quindi, in pratica, lo...