Convivenza in stato coniugale al di fuori del matrimonio.
Il c. era regolato dai diritti antichi come istituto socialmente riconosciuto. Nel diritto attico, la concubina differisce dall’etera in quanto vive nella casa del suo compagno e ha cura di lui; differisce poi dalla moglie, perché non dà all’uomo prole legittima e non partecipa, come la moglie, ai diritti sociali del marito. A Roma il c. fu ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lucio De Giovanni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La famiglia del Cinquecento si sviluppa in senso autoritario: nello sforzo di moralizzazione [...] compiuto dagli Stati, dalle Chiese protestanti e dalla Chiesa cattolica, vengono combattuti il concubinaggio e i matrimoni clandestini, viene favorito il controllo dei genitori sui figli, e vengono rese rigorose le pratiche del matrimonio. Tramontano ...
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CRIVELLI, Carlo
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello di Vittore, pittore anche lui (Zampetti, C. C., 1961, pp. 106, 227), nacque a Venezia intorno al 1435, come si può desumere dai dati biografici. [...] definito "pictor", subisce un processo e viene condannato a sei mesi di carcere e 200 lire di multa per adulterio e concubinaggio. La qualifica di pittore e la natura stessa dell'episodio danno certezza che, allora, il C. dovesse aver già superato i ...
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Taiping, rivolta dei
(dal cinese Taiping tianguo, «regno celeste della grande pace») Movimento rivoluzionario iniziato in Cina da Hong Xiuquan (1814-64), fondatore della Società degli adoratori di Dio [...] autonomia della figura femminile e la severità dei costumi. Istituzioni radicate, come la fasciatura dei piedi, il concubinaggio, la prostituzione, la poligamia, ma anche l’adulterio, erano tutte proibite. Anche i rapporti sessuali erano strettamente ...
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FAMIGLIA
Marzio Barbagli e C. Massimo Bianca
Sociologia
di Marzio Barbagli
Introduzione
Nel linguaggio comune italiano, come del resto in quello inglese, famiglia è un sostantivo polisemico usato [...] di solito la convivenza e la cooperazione economica. Esse non hanno nulla a che fare con le varie forme di concubinaggio e di cicisbeismo esistenti nelle società che ammettono solo la monogamia.In linea di principio vi sono tre diversi tipi di ...
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DIAZ, Antonio
Vittorio Frajese
Sulla famiglia, la nascita, la giovinezza e gli studi del D., nulla sappiamo; il Capece lo dice romano, il Biaudet napoletano. Documentata invece è la carriera. Ordinato [...] il Dietrich; di indurre quest'ultimo a rassegnare l'incarico, tenuto conto della sua cattiva condotta passata: concubinaggio, alienazione di beni ecclesiastici ai figli, conversione di cose sacre in usi privati e profani; di adoperarsi affinché ...
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MANDINA, Benedetto
Vincenzo Lavenia
Nacque a Melfi intorno alla metà del XVI secolo. Secondo una fonte teatina (Napoli, Biblioteca nazionale, S. Martino, 511, cc. 100-103), i genitori furono Nicola, [...] , egli scrisse, non mancavano i buoni maestri, esaminati dal vescovo, ma il clero era ignorante, rozzo e molto spesso povero. Il concubinaggio era una pratica diffusa (e punita con l'esilio) e non si contavano i casi di furto e di omicidio in cui ...
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MATRIMONIO (fr. mariage; sp. matrimonio; ted. Ehe; ingl. marriage)
Raffaele CORSO
Carlo Alfonso NALLINO
Ugo Enrico PAOLI
Arturo Carlo JEMOLO
Luigi GALVANI
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Israele ZOLLER
Emilio ALBERTARIO
È [...] crescente libertà si è modificata, se non capovolta. La monogamia teorica era in epoca antica di fatto annullata dall'esteso concubinaggio, cessato legalmente solo nel 1882. Il divorzio, prima assai facile e dipendente dalla sola volontà dell'uomo, è ...
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CARACCIOLO, Innico
Luciano Osbat
Nacque a Napoli nel 1607 da Francesco, duca di Airola e da Isabella Guevara dei duchi di Bovino. Fece i suoi primi studi con i gesuiti e con i domenicani; studiò poi [...] dei sacramenti, alle cerimonie liturgiche, all'immunità ecclesiastica, alla condotta dei chierici, alla piaga del concubinaggio, alle irregolarità riscontrate nella vita dei monasteri femminili, all'istruzione e all'ordinazione dei nuovi sacerdoti ...
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Controriforma
Paolo Salvetto
La riorganizzazione della Chiesa cattolica dopo la Riforma protestante
Il termine Controriforma definisce la trasformazione che la Chiesa cattolica visse lungo l'arco dei [...] : il favoritismo verso i parenti (noto come nepotismo), la compravendita di beni sacri (simonia), l'ignoranza e il concubinaggio del clero. Oltre a promuovere i seminari per istruire in modo adeguato i sacerdoti, il concilio stabilì l'obbligo di ...
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