NEOCOMPORTAMENTISMO
Nino Dazzi
. Per n. (o neobehaviorismo) s'intende quel movimento psicologico statunitense che, preso l'avvio all'inizio degli anni Trenta, ha conosciuto nel decennio 1930-40 il suo [...] a una forma assai più radicale, il behaviorismo cosiddetto metafisico; 1971. In italiano cfr. in particolare: M. W. Battacchi, I limiti del comportamentismo americano. Saggio sulla teoria del comportamento di Hull, in Rivista di psicologia, 1957, pp ...
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Pubblicita
Riccardo Varaldo e Beniamino Stumpo
di Riccardo Varaldo e Beniamino Stumpo
PUBBLICITÀEconomia e diritto
di Riccardo Varaldo
1. Introduzione
La pubblicità è una delle espressioni più eloquenti [...] individuale in grado di modificare le successive reazioni all'ambiente. Il comportamento, soprattutto nella prospettiva del comportamentismo 'radicale' (la prima fase, all'incirca sino alla fine degli anni trenta), sarebbe determinato dal contesto ...
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Comportamento
A. Charles Catania e Accursio Gennaro
Per comportamento si intende in generale il modo in cui un soggetto agisce in determinate situazioni, ponendosi in rapporto con l'ambiente e con le [...] del comportamento è nata con le ricerche condotte da B.F. Skinner, il cui modello è stato definito comportamentismoradicale. Una delle sue caratteristiche è infatti quella di analizzare il comportamento in sé, quale interazione fra l'organismo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cognitivismo ha riportato in primo piano lo studio dei processi che possono legittimamente [...] essere introdotti per spiegare l’attività mentale, che il comportamentismoradicale aveva rifiutato di assumere. L’interpretazione dei processi cognitivi in termini di elaborazione dell’informazione, sul modello del calcolatore digitale, ha influito ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] mentali, ma solo al comportamento osservabile. Un comportamentismo in chiave linguistica ha caratterizzato anche il lavoro è stato forse il tentativo più ambizioso di operare una radicale riduzione dei fenomeni mentali a quelli fisici, noto come ...
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Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] metodo della sua verifica empirica»), proponendo un radicale riduzionismo antimetafisico. L’incontro fra il positivismo maestro Quine (di cui rifiuta tuttavia lo stretto comportamentismo), equivale soprattutto a un’indagine empirica sugli enunciati ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] cospicuo di questa revisione fu la fondazione del behaviorismo (➔), o comportamentismo, da parte di J.B. Watson nel 1913. Secondo introducendo il concetto dell’inconscio, impose una radicale revisione dei concetti fondamentali della psicologia. Una ...
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(XI, p. 569)
La c. è oggetto di continua chiarificazione terminologica (tra gli altri, Consciousness in contemporary science, 1988; Jervis 1993). La parola non designa in effetti un fenomeno unitario, [...] di ricerca finché è stata dominante la prospettiva del comportamentismo, cioè sino agli anni Sessanta del 20° secolo localizzabile in nessuna di queste ultime. A tale proposito, un atteggiamento radicale è stato assunto da J.C. Eccles (1989), il quale ...
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Rete
Mario Salerno
Tomás Maldonado
Cesare Emanuel
Nel campo delle telecomunicazioni, il termine rete indica genericamente un insieme di circuiti e altri impianti mediante i quali viene svolto un servizio [...] che si ispiravano alle idee di B.F. Skinner (1958 e 1971), il principale esponente dell'ala più radicale del comportamentismo, secondo cui il ruolo dell'educatore doveva consistere nel predisporre gli accorgimenti tecnici atti a condizionare, senza ...
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GEOGRAFIA
Berardo Cori
(XVI, p. 602; App. II, I, p. 1029; III, I, p. 723; IV, II, p. 30)
Al di là dell'esplorazione. - Conclusa ormai da tempo l'epoca delle ''esplorazioni'' e delle ''scoperte'' geografiche, [...] , critica i residui positivistici presenti nel comportamentismo, pur riprendendone in sostanza i temi 'a faire la guerre, Parigi 1976 (trad. it., Milano 1977); Radical geography: alternative viewpoints on contemporary social issues, a cura di R. Peet ...
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