colturacellulare
Nicoletta Rossi
Tecnica di laboratorio che permette di far crescere e proliferare cellule, sia procariote sia eucariote, in ambiente artificiale controllato. Di solito ci si riferisce [...] dette primarie se derivano dalla dissociazione di tessuti ex vivo, e c. c. secondarie se derivano da colture precedenti. Le cellule primarie possono essere ottenute dal sangue (linfociti) o da espianti di tessuti, dissociati con enzimi che rompono ...
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Ramo fondamentale della medicina che affronta il problema terapeutico con atti manuali o con operazioni strumentali; la sua distinzione nel vasto campo delle discipline mediche è essenzialmente d’indole [...] bisturi alternativi: a ultrasuoni, a getto d’acqua, a punta di zaffiro (bisturi-laser) ecc. Tessuti autologhi da colturacellulare hanno reso possibile l’innesto, senza rischio di reazione, di tessuti preparati in laboratorio e stimolati da fattori ...
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Agraria
Operazione consistente nell’estrarre dal terreno l’apparato radicale di una pianta (di norma cresciuta in semenzaio), eventualmente insieme col pane di terra, e nel collocare la pianta a dimora. [...] lo spazio disponibile, che può essere frattanto adibito ad altra coltura; nel caso del tabacco, che ha semi minuti, il sono dovuti i fenomeni di rigetto e costituiscono il bersaglio per le cellule citotossiche (HLA-A, B e C) o per i linfociti T ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] , con la quinacrina, un farmaco noto da tempo come antimalarico in grado di inibire la formazione di PrPEST in colturacellulare di neuroblastoma infetto con scrapie. Gli studi sperimentali in modelli animali non hanno però confermato l'efficacia del ...
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(v. carboidrati, VIII, p. 945; App. I, p. 358; II, I, p. 503)
Col termine carboidrati ci si riferisce attualmente a una vasta famiglia di composti organici naturali di massa molecolare variabile entro [...] in ''esocellulari'' e ''capsulari'': i primi, quasi tutti a carattere ionico, si ritrovano in soluzione nel mezzo di colturacellulare e possono quindi essere facilmente separati dalla biomassa, mentre i secondi formano uno strato aderente alle ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] di topo coltivate in vitro. Tutti i tentativi precedenti erano falliti: Earle sarebbe riuscito impiegando il 20-metilcolantrene ed innestando le cellule delle colture trasformate in topi appartenenti al medesimo ceppo di quelli che avevano fornito le ...
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(IX, p. 666; App. II, I, p. 550)
Negli ultimi anni sono stati fatti numerosi progressi nella conoscenza dei livelli di organizzazione cellulare. Le nuove tecniche di biologia molecolare, di genetica e [...] della transferrina e delle immunoglobuline secretorie nelle c. epiteliali delle mucose intestinali.
Tecniche di osservazione e coltura delle cellule. - Sono ora disponibili numerose e più moderne tecniche di microscopia per studiare la struttura e l ...
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Con il termine b. dev'essere inteso, nel senso più ampio, qualsiasi processo produttivo che preveda l'utilizzo di agenti biologici, cellule o loro prodotti. Si tratta di una disciplina applicativa, caratterizzata [...] , antigeni self. In questo caso i linfociti, presenti nel circolo periferico, vengono separati dalle altre cellule ematiche e posti, in opportuni terreni di coltura, a contatto con l'antigene. Dopo un tempo variabile, in funzione del protocollo d ...
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DULBECCO, Renato
Andrea Grignolio
Nacque a Catanzaro il 22 Febbraio 1914 da Leonardo, ingegnere ligure del Genio Civile, e da Maria Virdia, proveniente da una famiglia di professionisti originari di [...] del Progetto genoma umano del CNR, concentrò i suoi studi sul cancro al seno osservandone la differenziazione cellulare grazie alla coltura dei tessuti in vitro. Con lo scopo di identificare geni in grado di controllare positivamente o negativamente ...
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Apprendimento. Basi molecolari dell'apprendimento
Ted Abel
Craig H. Bailey
Eric R. Kandel
I moderni studi di psicologia cognitiva hanno chiaramente dimostrato che l'apprendimento e la memoria non [...] o della traduzione bloccano l'induzione dei cambiamenti a lungo termine sia nella preparazione semintatta sia nella colturacellulare primaria. Particolarmente interessante è la scoperta che l'induzione della facilitazione a lungo termine, a livello ...
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coltura
s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare»]. – 1. a. Coltivazione, intesa genericam. come complesso dei lavori campestri: la c. della terra, dei campi; o, più spesso, in modo determinato: la c. del riso, delle piante da frutto;...
ibridazione
ibridazióne s. f. [dal fr. hybridation, der. di hybrider «ibridare»]. – 1. In biologia: a. Procedimento con cui si forma una molecola di acido nucleico a doppio filamento da molecole a singolo filamento di diversa origine; questa...