Contrabbassista e compositore statunitense (Nogales, Arizona, 1922 - Cuernavaca, Messico, 1979). Dopo significative esperienze nel jazz tradizionale, nello swing orchestrale e nel be-bop, negli anni Cinquanta si dedicò a una sperimentazione attenta alle forme europee, per poi volgersi a un linguaggio sempre più espressionisticamente consapevole della tradizione afroamericana: M. seppe calare il parossismo ...
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JAZZ
Antonio Lanza
(XVIII, p. 662; App. III, I, p. 822)
Nel corso degli anni Cinquanta il quadro jazzistico internazionale era caratterizzato da una straordinaria pluralità di correnti e di stili, spesso [...] più avanzate di jazz. Uno dei precursori più geniali del j. d'avanguardia fu il contrabbassista e compositore CharlesMingus (1922-1979), il quale con le sue polifonie espressionistiche, tendenti alla cacofonia, rivoluzionò il linguaggio orchestrale ...
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DALLA, Lucio
Marinella Venegoni
Cantautore, clarinettista, regista, visionario, nato a Bologna il 4 marzo 1943, figlio unico di Giuseppe e di Iole Melotti.
Lucio Dalla è stato un artista complesso, che [...] alle jam sessions – suonò anche con Chet Baker, che in quegli anni viveva a Bologna, ed Eric Dolphy, CharlesMingus, Bud Powell – a una vera attività di strumentista, Lucio Dalla passò quasi inavvertitamente verso l’inizio degli anni Sessanta ...
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Cassavetes, John
Marco Pistoia
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico, teatrale e televisivo statunitense, di origine greca, nato a New York il 9 dicembre 1929 e morto a Los Angeles il 3 febbraio [...] i personaggi, procede con un ritmo sincopato (in Shad-ows, in particolare, alimentato dalla musica di CharlesMingus) sfociando sovente in un libero scatenamento dei conflitti interpersonali.
Shadows può essere considerato il primo momento di ...
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Davis, Miles
Ernesto Assante
Un genio nella storia del jazz
Figura centrale nella storia della musica jazz del 20° secolo, l'afroamericano Miles Davis ha realizzato coraggiose sperimentazioni, contribuendo [...] eroina e ritornare con un quintetto di cui fanno parte, tra gli altri, il sassofonista John Coltrane e il contrabbassista CharlesMingus. Con la collaborazione di Evans sperimenta il suo suono con una big band in Miles ahead (1957), e nel frattempo ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] giovane attore si cimentò nella nuova pratica della fiction improvvisata, prendendo a modello il jazz d'avanguardia di CharlesMingus: John Cassavetes, che nel 1960 lanciò il movimento del cinema diretto nordamericano con Shadows (1960; Ombre), film ...
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Shadows
Rinaldo Censi
(USA 1958, 1959, Ombre, bianco e nero, 60m e 84m); regia: John Cassavetes; produzione: Maurice McEndree, Nikos Papatakis per Gena; sceneggiatura: John Cassavetes; fotografia: Erich [...] di una metropoli dove si sviluppano trame e situazioni il cui ritmo appare accordato sulla tessitura jazzistica creata da CharlesMingus. Momenti di isteria (le liti tra fratelli), momenti in cui i corpi lottano (la scena finale), o vengono colti ...
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PARKER, Charles Christopher, detto Charlie
Antonio Lanza
Altosassofonista statunitense di jazz, nato a Kansas City il 29 agosto 1920, morto a New York il 12 marzo 1955. Incominciò giovanissimo a suonare [...] 1953 alla Massey Hall di Toronto, con il miglior complesso della storia del jazz: un quintetto comprendente Gillespie, Powell. C. Mingus e Roach. All'inizio del 1954, la notizia della morte della figlioletta lo indusse a tentare il suicidio e rese ...
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