Filosofia
Il concetto di c. oscilla tra due termini estremi antitetici di valutazione: da un lato, infatti, la c., considerata come sensazione generale, priva di ogni determinazione assegnabile a uno speciale [...] in un qualsiasi distretto somatico o come sofferenze viscerali atipiche e spesso mal definibili.
L’ allucinazione cenestesica è una cenestopatia particolarmente vivace, che in genere assume l’aspetto di una sensazione viscerale ben definita ...
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cenestesicenestèsi [s.f. Comp. del gr. koinós "comune" e aísthesis "sensazione"] [FME] Sensazione indeterminata connessa con lo stato generale del corpo e della mente e avvertita dalla coscienza soltanto [...] in coincidenza con cambiamenti di tale stato, con i cosiddetti disturbi cenestesici o cenestetici; questi disturbi possono essere provocati, per es., da radiazioni non ionizzanti. ...
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Alterazione morbosa della cenestesi. Elementi cenestopatici si può dire che non manchino in nessuna neurosi o psicosi, e talvolta assumono proporzioni imponenti, come nella paralisi progressiva, nella [...] del polso e del riflesso oculo-cardiaco a tipo simpaticotonico. Soggettivamente, oltre alle alterazioni della cenestesi, presentano variabilità d'umore, instabilità affettiva, impulsività, estrema sensibilità ai traumi psichici, che possono provocare ...
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Depressione
Bruno Callieri
Leonardo Ancona
Alessandro Agnoli
Rosanna Cerbo
Giovanni de Girolamo
Francesco Coppa
Con il termine depressione, ci si riferisce, in psichiatria, a una deviazione del [...] tono affettivo in senso malinconico, triste, con effetti marcati sulla cenestesi, sull'umore, sul comportamento. Le depressioni vengono classificate in termini di patogenesi, di genetica e di biochimica cerebrale; per quanto attiene a quest'ultima, i ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione [...] insieme la loro coscienza riflessa. Questi valori originarî, d'altronde, sono nella terminologia moderna mantenuti piuttosto da quel termine cenestesi" (v.), che di fatto non è se non la trascrizione delle due parole greche κοινὴ αἴσϑησις. Il sensus ...
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placebo, effetto
placèbo, effètto locuz. sost. m. – Reazione psicologica e fisiologica di un paziente alla somministrazione di una preparazione a base di sostanza inerte. Tale reazione è influenzata [...] . I vantaggi che il paziente trae dall’e. p. non sono infatti soltanto psicologici (gratificazione, migliorata cenestesi, senso di sicurezza), ma anche oggettivamente quantificabili (per es., favorevoli modificazioni della frequenza cardiaca, della ...
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In farmacologia, preparazione a base di sostanza inerte che viene somministrata soprattutto per gli effetti psicologici che può avere sul paziente, oppure per eseguire confronti con farmaci efficaci in [...] . I vantaggi che il paziente trae dall’effetto p. non sono soltanto psicologici (gratificazione, migliorata cenestesi, senso di sicurezza) ma anche obiettivamente quantificabili (per es., favorevoli modificazioni della frequenza cardiaca, della ...
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MESTRUAZIONE
Paolo Gaifami
È la manifestazione terminale e più appariscente (perdita di sangue dai genitali femminili) di quell'ondata di modificazioni generali e genitali che investe la donna dalla [...] ipofisaria e tiroidea). Altre variazioni sono di popolare osservazione, come i perturbamenti nell'umore, nella cenestesi, nell'appetito, nelle funzioni gastrointestinali (vomito, diarrea, stipsi), nel timbro della voce, nelle mammelle (tensione ...
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Benessere
Bruno Callieri
Benessere Dal punto di vista biopsicologico, per benessere si intende l'appagante percezione fisica e psicologica della completa e armonica realizzazione delle proprie disposizioni [...] superano la soglia della coscienza, traducendosi in un generico senso comune di benessere o di malessere (detto anche cenestesi). Anche gli stimoli metabolici e quelli dei bisogni organici (sete, fame, sesso, riposo, sazietà) sono retti non soltanto ...
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Sintomo
Sandro Forconi
Il termine sintomo (dal greco σύμπτωμα, "avvenimento fortuito, accidente", derivato di συμπίπτω, "accadere, capitare") in senso figurato sta per indizio, segno di qualcosa che [...] , invece, si intende non solo una condizione nella quale si ha generalmente (non sempre) la perdita della cenestesi, ma anche una precisa entità clinica con una sua eziologia (causa determinante), patogenesi (processo fisiopatologico che altera ...
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cenestesi
cenestèṡi (raro cenesteṡìa) s. f. [comp. di ceno-3 e del gr. αἴσϑησις «sensazione» (v. -estesia)]. – In medicina e in filosofia, sensazione indeterminata, connessa con lo stato generale del corpo e risultante da impressioni varie...
cenestesico
cenestèṡico agg. [der. di cenestesi] (pl. m. -ci). – Connesso con la cenestesi. Organi e centri c., quelli connessi con la cenestesi, costituiti da terminazioni nervose dislocate nella compagine dei varî organi somatici e viscerali,...