OBEDIENZIARÎ
Agostino Tesio
Tra gli altri significati, questo nome nel Medioevo designava gli officiali inferiori del monastero, incaricati di un'incombenza particolare. L'origine risale alla Regola [...] ufficio era a tempo lungo o indeterminato, e gli ebdomadarî.
Alla prima classe appartenevano il priore e il sottopriore; il cellerario, che era una specie di maggiordomo; il praecentor, incaricato del buon ordine nel canto e nel coro; il sagrestano ...
Leggi Tutto
EGIDIO
Hubert Houben
Secondo il Chronicon Venusinum, redatto nella seconda metà del sec. XII, E. era "natione Hispanus" ed era venuto in Italia al seguito di Margherita, figlia di Garcia V Ramirez, [...] 1154-66). è probabilmente inattendibile la notizia secondo cui E. sarebbe entrato nell'abbazia cisterciense di Fossanova diventandone poi cellerario. Intorno al 1166 nell'abbazia benedettina della Ss. Trinità di Venosa mori l'abate Costantino: la sua ...
Leggi Tutto
grangia
Nel Medioevo, struttura con funzione di azienda agricola e pastorale (curtis grangiarum), destinata allo stoccaggio di derrate, alla macinazione di granaglie, alla produzione di vino e birra, [...] stessi (12° sec.), le g. si trasformarono in piccole comunità monastiche per lo più di conversi, con cappella e locali di soggiorno, governate da un rappresentante dell’abate, e in unità economiche amministrate da un cellerario o monaco «granciere». ...
Leggi Tutto
FOLENGO, Giambattista
Matteo Sanfilippo
Si ritiene che sia nato a Mantova nel 1490. Il padre Federico era un notaio e discendeva da famiglia nobile, ma decaduta. La madre, Paola Ghisi, apparteneva a [...] monasteri di Parma (S. Giovanni Evangelista) e Torrechiara tra il 1522 e il 1525. A Parma il F. ebbe compiti di cellerario e si occupò di contratti con gli artisti, attività che gli permise di conoscere e frequentare il Correggio. In seguito si mosse ...
Leggi Tutto
AFFAROSI, Camillo (al secolo Luigi)
Sergio Bertelli
Nacque a Reggio Emilia dal conte Camillo e da Paola Scaruffi, il 17 marzo 1680; fu tenuto a battesimo dal governatore della città, il principe Luigi [...] di Pietro della Gazata (in Rer. Italic. Script., XVIII).
Stabilito nel convento di Reggio, vi fu nominato nel 1716 "cellerario" o economo, e tale ufficio ricoprì ininterrottamente - salvo il periodo 1722-26 - sino al 1734. Nonostante quest'incarico ...
Leggi Tutto
FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] Il monastero di S. Eufemia fu danneggiato dalle truppe francesi di Gaston de Foix e messo a sacco; l'abate cellerario, il nobile bresciano T. Bona, colto letterato ed autore di ecloghe virgiliane sulla degenerazione della vita civile, fu torturato e ...
Leggi Tutto
BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] ed è incaricato dell'insegnamento di grammatica latina: compie nell'estate il suo primo viaggio ad Arezzo e a Siena. Ancora cellerario nel '39, segue alla fine dell'anno l'abate in una visita ai monasteri meridionali dell'Ordine: da Perugia, dove ...
Leggi Tutto
CORTESE, Gregorio
Gigliola Fragnito
Nato a Modena o a Venezia tra il 1480 e il 1483 da Alberto e Sigismonda di Gherardino Molza, venne battezzato con il nome di Gian Andrea. Rimasto orfano del padre, [...] presto maestro delle scuole. Gli furono anche affidati compiti amministrativi (in vari atti fra il 1509 e il 1512 figura come cellerario), nonché la cura delle opere di restauro del vasto complesso. Se l'intervento di Raffaello da lui proposto non si ...
Leggi Tutto
BACCHINI, Benedetto (al secolo Bernardino)
**
Nacque a Borgo San Donnino il 31 ag. 1651 da Alessandro e Giovanna Martini di "onesta", ma impoverita famiglia. Passò l'infanzía e la giovinezza a Parma [...] suoi Propylaea non gli aveva giovato. Nello stesso anno, più o meno per punizione, fu fatto contro la sua volontà cellerario del suo monastero, e poco dopo dovette interrompere l'attività di bibliotecario del duca.
Il Muratori lo sostituì nel 1700 ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Leon Battista Alberti
Clément Lenoble
Leon Battista Alberti è spesso considerato uno dei promotori della modernità economica e del capitalismo borghese laico ed emancipato dalla morale cristiana. La [...] ): sono le qualità del buon amministratore dei beni sacri, del monaco esperto incaricato della gestione del monastero come il cellerario, del banchiere cambiavalute che sa distinguere tra la vera e la falsa moneta, del mercante utile alla città (per ...
Leggi Tutto
cellerario
celleràrio (ant. celleràio) s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. cellerarius, lat. tardo cellararius, der. di cellarium «cantina, dispensa»]. – Chi soprintende, nei conventi, alla cantina e alla dispensa, tiene il denaro e fa le spese:...
obedienziario
obedienziàrio s. m. [dal lat. mediev. oboedientiarius, der. di oboedientia «obbedienza»]. – Nel medioevo, denominazione degli officiali minori del monastero, incaricati di una particolare incombenza: o. stabili, investiti di...