Figlio di Schiatta Cavalcanti e padre del poeta Guido; visse nel sec. 13º ed ebbe fama di epicureo (Dante, Inf., X, 52). Guelfo, fu esule a Lucca dopo Montaperti (1260). Rientrò in patria dopo la vittoria [...] guelfa di Benevento (1266) ...
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CAVALCANTI, Cavalcante del
Gianni Ballistreri
Nacque a Firenze da Schiatta nella prima metà del sec. XIII. Allora i Cavalcanti, di origini borghesi e mercantili, erano ormai assurti allo status magnatizio [...] fu poeta, anche il padre fosse uomo di cultura e non ignoto nell’ambiente letterario, e possa quindi essere identificato con il “Cavalcante” che è ricordato da Guittone d’Arezzo (Rime, a cura di F. Egidi, Bari 1940, p. 64). Comunque la sua fama restò ...
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CAVALCANTI, Iacopo
Marco Palma
Figlio di Cavalcante, nacque a Firenze probabilmente intorno alla metà del sec. XIII.
La notizia, spesso ripetuta dagli storici della letteratura italiana, che fosse fratello [...] 54v e 58v), nel quale, in data 8 agosto 1301, si prende soltanto nota del fatto che un Iacopo di Adimaro Cavalcanti era stato escluso dal provvedimento perché troppo giovane nel 1285 per poter essere passibile di una simile pena.
Il termine ante quem ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] alcuna stima (cfr. Par. XVI, vv. 65 e 94-96). Priore, aveva sottoscritto l'invio al confino del suo amico Guido Cavalcanti. Quell'ideale, che animerà e illuminerà la Commedia, di una vita civile ordinata e saggia, fondata sulla giustizia e sui valori ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] di attenzione particolare che, per esempio, ci fa capire che egli si era accorto che il "figliuolo di messer CavalcanteCavalcanti, nobile cavaliere, chiamato Guido, cortese e ardito ma sdegnoso e solitario e intento allo studio" (ibid., I, 20), era ...
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Visconti, Nino
Ettore Bonora
È il giudice Nin gentil, col quale nella valletta dei principi (Pg VIII 46-84) D. ha un affettuoso colloquio, unica ma sicura testimonianza di rapporti di amicizia che in [...] essi ogni altra cosa, D. aveva dato struttura non dissimile a un episodio tra i più memorabili del poema: l'apparizione di CavalcanteCavalcanti tra i due tempi del colloquio con Farinata degli Uberti (If X 52-72). Non solo però l'episodio di Nino V ...
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Biagioli, Niccolò Giosafatte
Giuseppe Izzi
, Letterato e insegnante (Vezzano Ligure 1772-Parigi 1830). Sacerdote, prefetto della repubblica romana, dopo il 1799 andò in esilio a Parigi, dove insegnò [...] fine del racconto di Francesca da Rimini, o nel raffronto tra il diverso atteggiamento in cui D. rappresenta Farinata e CavalcanteCavalcanti. In conclusione, il criterio con cui il B. esprime il suo apprezzamento per i risultati poetici di D. è nel ...
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ROMANO, Cunizza
Remy Simonetti
da. – Nacque sul finire del XII secolo, probabilmente nel 1198, ultimogenita di Ezzelino II, il Monaco, e di Adelaide dei conti di Mangona, sorella di Ezzelino III e di [...] di lei si conoscono, risalenti al 1265 e al 1279.
Il primo, datato 1° aprile 1265 e redatto in casa di CavalcanteCavalcanti, riguarda la concessione della libertà a tutti i servi di masnada già appartenuti alla sua famiglia. L’efficacia legale del ...
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vista
Domenico Consoli
Vocabolo di uso assai esteso, presente in tutte le opere canoniche di D. e nel Fiore; non figura invece nel Detto.
Si collega in tutti i casi con l'atto del vedere, specificandosi [...] , 195); un significato più generico compete a If X 52 Allor surse a la vista scoperchiata / un'ombra, dove CavalcanteCavalcanti appare allo sguardo dantesco sorgendo per la " bocca senza coperchio " della tomba. Un aggancio a v. come " finestra " Si ...
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piangere (piagnere; solo in poesia, accanto ai più diffusi pianga, piange, piangi, e salvo in un caso sempre in rima, si hanno piagna di Pg XV 48, piagne (per es. in Pg VI 112) e piagni, per es. in Rime [...] (V 126: occorrenza piuttosto sfumata, al limite dei valori figurati; ma cfr. XXXIII 9) e per Paolo (V 140), così per CavalcanteCavalcanti (X 58) e Bocca degli Abati (XXXII 79). Anch'essa stimolata da una domanda del poeta è l'onda di commozione che ...
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cavalcante
agg. e s. m. [part. pres. di cavalcare], ant. – 1. Che cavalca, cavalcatore. 2. Servo che seguiva o precedeva, a cavallo, il padrone quando questi cavalcava o andava in carrozza. 3. Colui che, stando a cavallo, guida la prima coppia...
cavalcabile
cavalcàbile agg. [der. di cavalcare], non com. – 1. Che si può cavalcare: è troppo bizzarro questo mulo e non mi pare cavalcabile. 2. Di strada, per la quale si può passare a cavallo.