Documento dello Stato fascista corporativo (1927). Constava di 30 dichiarazioni che costituivano principi generali dell’ordinamento giuridico dello Stato e davano il criterio direttivo per l’interpretazione e per l’applicazione della legge. È stata abrogata nel 1944 ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto [...] , che fissano i principi della libertà sindacale e del diritto allo sciopero (➔). La disposizione sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende (art. 46) è di fatto sulla carta, non essendo state mai emanate le leggi che avrebbero ...
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Cellulosa. - Nel campo dell'industria della cellulosa destinata a fornire alle cartiere quasi la totalità delle materie prime non si sono affermati nuovi metodi, ma sono stati introdotti importanti perfezionamenti [...] , nello sfibramento consecutivo alla cottura dellavoro in continuo e nell'impiego di carta, pari al 35% del fabbisogno stimato delle cartiere.
Carta. - Nell'America del Nord, il consumo di carta e cartoni degli S. U., il maggiore consumatore del ...
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Economista, nato a Lugo (Ravenna) il 22 giugno 1883. Sino dai primi scritti si dedicò a ricerche dinamiche (Prodotto netto e monopolio, Bologna 1905, e Ricchezze immateriali, Alessandria 1908) e di teoria [...] economia applicata: Dinamica economica (ivi 1933, 2ª ed. 1937); Politica economica (ivi 1933, 2ª ed. 1937); I principi della Cartadellavoro, (ivi 1934, 3ª ed. 1937); Cronache della lira in pace e in guerra (Milano 1932); Vecchie e nuove teorie econ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lavoro impresa corporazione
Umberto Romagnoli
L’ambiguo incontro dellavoro con il diritto corporativo
La denominazione data da Alfredo Rocco alla legge del 3 aprile 1926 – «disciplina giuridica dei [...] pp. 171 e segg.). Per questo, il deprimente stop and go di una vicenda para- o pre-costituzionale come quella della Cartadellavoro (N. Rondinone, Storia inedita della codificazione civile, 2003), poco più di un sospirato «vorrei ma non posso» che l ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] socialismo conduce al tentativo di realizzare quel sistema corporativo i cui principi generali trovano espressione nella Cartadellavoro emanata nel 1927; il disegno rimane in sostanza inapplicato, nonostante la nascita delle corporazioni nel 1934 ...
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Dottrina politico-sociale che realizza il principio della collaborazione tra le classi e le categorie sociali. Si distinguono due concezioni del c.: quello cattolico (R.-C-H. La Tour du Pin ed E. Villeneuve [...] «unire le due classi tra loro».
Il c. fascista, il cui manifesto programmatico fu la Cartadellavoro (1927) – ritenuta fonte legislativa primaria del diritto corporativo –, in sede teorica ebbe numerose interpretazioni e, almeno nei primi anni fu ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso [...] norme che erano espressione di concezioni politico-sociali superate, come è stata abrogata la Cartadellavoro premessa al codice del 1942. Il sistema del Codice è stato integrato da alcune leggi e decreti legislativi, tra i quali vanno ricordati ...
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Uomo politico italiano (Roma 1895 - ivi 1959). Militante fascista, fu deputato (1924), due volte ministro (1929-32 e 1936-43) e prof. di diritto corporativo nelle università di Pisa e Roma. Divenuto critico [...] 1924, sottosegretario nel 1926 e ministro delle Corporazioni dal 1929 al 1932, ebbe parte notevole nella elaborazione della CartadelLavoro (1927) e del corporativismo fascista. Ministro dell'Educazione nazionale (1936-43), attuò una larga riforma ...
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Giurista e uomo politico (Napoli 1875 - Roma 1935). Esponente del movimento nazionalista, aderì al fascismo (1923), fu presidente della Camera (1924-25) e quindi ministro di Grazia e giustizia (1925-32). [...] e Giustizia, e in questo periodo avviò la legislazione (1925-28). Ebbe parte determinante nella elaborazione (1927) della CartadelLavoro e dei regolamenti relativi al concordato con la Santa Sede. Nel 1930 furono pubblicati i codici penale e di ...
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carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. – 1. a. Prodotto industriale fabbricato...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...