Filosofo tedesco (Ronsdorf, Wuppertal, 1891 - Santa Mon ica, California, 1970). Dal 1909 al 1914 studiò matematica e fisica a Friburgo e Jena, dove seguì le lezioni di logica di G. Frege. Nel 1921 conseguì a Jena il dottorato in fisica con la dissertazione Der Raum. Dopo un lungo periodo dedicato allo studio delle opere di E. Mach, G. Frege e B. Russell si trasferì a Vienna chiamato da M. Schlick come ...
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Secondo la definizione di R. Carnap, il compito di rendere più esatto un concetto vago o non sufficientemente esatto usato nel linguaggio comune o in un precedente stadio dello sviluppo scientifico o logico. [...] Questo procedimento, applicato da Carnap in Meaning and necessity (1947) al concetto di analiticità e ai concetti modali, dà luogo a un nuovo e più esatto concetto, chiamato explicatum, mentre il vecchio concetto rimpiazzato prende il nome di ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] doveva più parlare di enti, bensì di segni, se voleva evitare di sfociare nella metafisica.
Negli anni 1940 Carnap intravide la possibilità di sfruttare alcuni risultati ottenuti dal logico polacco A. Tarski per introdurre nell’analisi logica della ...
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Rivista filosofica (Lipsia, 1930-37; L’Aia, 1938), diretta da R. Carnap e H. Reichenbach, organo del positivismo logico. Continuata come The journal of unified science (L’Aia, 1939), fu interrotta nel [...] 1940 finché, diretta da C.G. Hempel, W. Stegmüller e W.K. Essler, riprese il nome originario (Dordrecht, 1975 e seg.), divenendo una delle riviste principali della filosofia analitica ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] quei linguaggi sono intelligibili (e con ciò sembra affiorare una movenza hegeliana, oltre che ermeneutica).
R. Carnap osserva che i problemi metafisici sono pseudoproblemi e le proposizioni correlative pseudoproposizioni; bisogna dunque operare una ...
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(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...]
K.R. Popper, Logik der Forschung, Wien 1935 (ed. ingl. col titolo Logic of scientific discovery, London 1959.
R. Carnap, Empiricism, semantics, and ontology, in Revue internationale de philosophie, 1950, pp. 20-40 (trad. it. in Semantica e filosofia ...
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Concezione filosofica per la quale «tutti i campi della ricerca scientifica fanno parte di una scienza unitaria, la fisica», e perciò bisogna raggiungere l’unità di tutte le scienze (comprese le cosiddette [...] scienze morali) attraverso l’adozione dei principi metodologici e del linguaggio della fisica. Il f. è stato sostenuto dal Circolo di Vienna, in particolare da O. Neurath e da R. Carnap. ...
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International encyclopedia of unified science
Serie di monografie di filosofia della scienza, pubblicata dal 1938 al 1962, secondo il progetto ideato da Neurath, Carnap e Morris, membri del circolo di [...] Vienna (➔). Seguendo l’impostazione del fisicalismo (➔), con quest’opera si cercava di enucleare un insieme di leggi fondamentali da cui dedurre le leggi particolari delle diverse discipline scientifiche, ...
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In filosofia, l’assunzione congiunta della tesi che un enunciato ha significato se, e solo se, è possibile la sua verificazione, e della tesi che il significato di un enunciato è il metodo della sua verificazione. [...] di indebolimento dell’originario p. di verificazione, i più importanti dei quali sono dovuti a A.J. Ayer e Carnap. Ayer considerava verificabile un enunciato se da esso in congiunzione con altre premesse si possono dedurre enunciati di osservazione ...
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enunciato
enunciato [Der. del part. pass. enuntiatus del lat. enuntiare, comp. di ex "fuori" e nuntiare "annunciare" e quindi "annunciare pubblicamente, esternare"] [FAF] [ALG] Secondo la definizione [...] di R. Carnap, complesso di parole e segni, costituito secondo certe regole sintattiche, con il quale si esprime una proposizione; in partic., e. di un teorema è l'insieme delle frasi coordinate con cui si dichiara che cosa s'intende dimostrare (tesi) ...
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metalogico
metalògico agg. [comp. del gr. μετα- «meta-» e λογικός «che riguarda la parola (o la ragione)»] (pl. m. -ci). – Propriam., che concerne i fondamenti, i principî e le strutture del discorso logico. Il termine è stato usato in latino...