Càrmati furono dei settarî eretici musulmani, seguaci delle dottrine bāṭinite (v.), che parteciparono all'insurrezione suscitata da Ḥamdān ibn al-Ash‛ath (detto Qarmaṭ) nella Bassa Mesopotamia e poi continuata [...] fin dal 281 èg. (894-895 d. C.), sicché nel 286 èg. (899 d. C.), l'intera regione costituiva uno stato carmato, così potente da far invadere e devastare la Mesopotamia meridionale nella prima metà del secolo seguente e, d'altra parte, da impadronirsi ...
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. Gruppo di popolazione araba che fin dall'epoca islamica risiedeva nel Neǵd, ove menava, come l'altro gruppo affine dei Benī zulaim, vita nomade e brigantesca. Presero parte alle lotte e alle devastazioni [...] Arabia e in Siria; quando i Fāṭimiti d'Egitto lottarono contro i Carmati, trovarono in quegli irrequieti nomadi accaniti avversarî, e verso la fine del sec. X decisero di togliere i Benī Hilāl e i Benī Sulaim dalle loro antiche sedi, trasportandoli ...
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Mu'nis
Mu‛nis
Generale dell’esercito abbaside, probabilmente di origine servile ed eunuco, che tra il 908 e il 933 fu arbitro e dittatore alla corte califfale di Baghdad. Vincitore sui carmati e i Fatimidi, [...] M. ebbe un ruolo cruciale nell’instaurare contro Ibn al-Mu‛tazz; in seguito, impose al-Qahir come califfo, ma questi se ne sbarazzò facendolo giustiziare ...
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Sultano buwaihide (915-967). Nel 945, entrato vittorioso a Baghdād, ebbe dal califfo abbaside il titolo di amīr al-umarā' e iniziò la supremazia buwaihide sull'Iraq. Sino alla fine lottò contro i Ḥamdanidi [...] e i Carmati, e fronteggiò varie rivolte. ...
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ī Califfo abbaside, regnò dal 902 al 908 e combatté con successo la crisi del califfato. Sotto di lui l'autorità abbaside fu per breve tempo ristabilita in Egitto e fu proseguita con energia la guerra [...] contro Carmati e Bizantini. ...
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IKHWĀN AṢ-ṢAFĀ'
Carlo Alfonso NALLINO
. In arabo significa "amici sinceri" (non "fratelli puri" o "della purezza", come talora si traduce) ed è il nome degli appartenenti a una società segreta di carattere [...] i quali riassumono e in parte traducono in tedesco i suddetti trattati, con altro ordine e senza riconoscerne il carattere carmato.
Bibl.: G. Flügel, in Zeitschr. d. deutschen morgenländischen Gesellschaft, XIII, Halle 1859, pp. 1-43; Aug. Müller, in ...
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Nejd (ar. «altopiano»)
Nejd
(ar. «altopiano») Regione naturale della Penisola Arabica, formata da un altopiano parzialmente desertico che si estende nella parte centrale del Paese, abitato fin dall’antichità [...] islamica, il N. fu sede di una diffusa opposizione al profeta Maometto (➔ ), quindi dette rifugio alla dissidenza di kharijiti e carmati. Alla fine del sec. 18° ebbe qui origine e centro il movimento wahhabita. Durante il 19° secolo il N. fu teatro ...
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Ikhwan al-safa'
Ikhwā´n al-ṣafā’
(«Fratelli della purezza») Autori (la loro identità non è certa) di una raccolta di 51 o 52 scritti intitolati Rasā’il ikhwān al-ṣafā’ wa Khullān al-wafā’ («Epistole [...] -religioso, con centro a Bassora nell’Iraq e collegata, secondo alcuni, col movimento politico-sociale dei Carmati. L’opera costituisce un’enciclopedia filosofico-religiosa, con un’eclettica mescolanza di neoplatonismo, astrologia, gnosticismo ...
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ṢAN'Ā' (A. T., 91)
Elio MIGLIORINI
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
' Capitale del regno yemenita, centro culturale, economico e politico del paese, posta al centro d'un vasto altipiano (largo 20 [...] del paese, e che li condusse al dominio su Ṣan‛ā' e sullo Yemen.
Più tardi dell'influenza zaidita si affermò nello Yemen quella dei Carmati che vi apparvero nel 291 eg. (903-904 d. C.) con il celebre ‛Ali ibn al-Faḍl, che s'impadronì di Ṣan‛ā' nel ...
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ISMĀ‛ĪLITI (arabo Ismā‛īliyyah)
Giorgio Levi Della Vida
Nome della setta sciita estremista che considera come suo imām nascosto destinato a ritornare per condurre al trionfo la vera fede, il settimo [...] di sud-ovest, nell'Africa settentrionale, dal secolo III dell'ègira (IX d. C.) in poi (v. ‛alawiti; assassini; carmati; drusi; fatimiti; nuṣairi). Anche ai nostri giorni esistono musulmani eretici i quali s'intitolano Ismā‛īliyyah e si considerano ...
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carme
s. m. [dal lat. carmen, dal tema di canĕre «cantare»]. – 1. Componimento poetico, canto, poesia, versi: cantor de’ buccolici c. (Dante), con riferimento a Virgilio; bellicoso c. (Ariosto); il carme Che allegrò l’ira al Ghibellin fuggiasco...
eddico
èddico agg. (pl. m. -ci). – Dell’Edda, raccolta di carmi norreni, affini ai carmi eroici degli antichi Germani e composti per la maggior parte in Islanda, che trattano argomenti epici, mitologici (come il ciclo nibelungico) e didattici,...