VINCENZO di Leone
Giovanni Grosso
O.Carm.
VINCENZO di Leone (Leo, de Leone, Leoninus). – Nacque a Catania, ma non sono noti né la data di nascita, né i nomi dei genitori, così come nessuna notizia [...] bolognese (1547-48). Il secondo periodo trentino (1551-52), 1973, pp. 55-60, 459; L. Poliseno, V. di L., O.Carm., e il decreto sulla giustificazione nel Concilio Tridentino, in Carmelus, IX (1962), pp. 73-90; J. Smet, I carmelitani. Storia dell ...
Leggi Tutto
UBERTAS
W. Köhler
Alle personificazioni dell'abbondanza, Copia (Hor., Carm. saec., 69 s.) e Abundantia (comparsa per la prima volta sulle monete di Eliogabalo) si associa, sotto Decio, Ubertas (spesso [...] uberitas). Oltre alla cornucopia, tiene in mano il caratteristico attributo della mammella di mucca, che ne accentua la differenza dalle precedenti figurazioni dell'Abbondanza, tanto più che esse appaiono ...
Leggi Tutto
Poeta latino, nato in Alessandria d'Egitto. Lo conferma egli stesso (Carm. min., 22, 20 Birt) considerando Alessandro Magno conditor... patriae (cfr. anche Carm. min., 19,3, nostro cognite Nilo e Suida [...] Ercole (11), la Laus Martis (7), i distici De Isidis navigio (11), la Laus Christi (20), i Miracula Christi (21).
V. Carmi greci. - Claudiano, oltre che in latino, scrisse pure in greco. Il caso di autori bilingui non è raro nell'età imperiale. Nell ...
Leggi Tutto
Imperatore d'Occidente; nato sul finire del secolo IV, di nobile famiglia arvernate (Apoll. Sidon., Carm., VII, 248; Greg. Turon., II, 11). Il nome Eparchius è attestato da un'iscrizione cristiana di Roma, [...] barbari riportò due vittorie: l'una presso Agrigento (Prisc., fr. 24, in Fr. Hist. Gr., ed. Müller, IV, p. 102; Sid., Carm., II, 366), l'altra presso la Corsica (Prisc., l. c.) e per ricompensa ebbe dall'imperatore la nomina a comandante supremo di ...
Leggi Tutto
Strumento a corde non bene individuato ma forse d'origine frigia. Poiché Acrone negli scolî a Orazio (Carm., I, 1, 34) lo spiega lyra maior e poiché, secondo la testimonianza di Orazio stesso, fu preferito [...] dai cantori lesbici, è forse da riconoscere in quella lira più grande della comune, di forma slanciata, con braccia sottili e corde lunghe, che si vede raffigurata su parecchi vasi attici, con rappresentazioni ...
Leggi Tutto
GERGOVIA (γεργοουία, Gergovia)
L. Guerrini
Capitale dell'Arvernia, posta su un alto monte difficilmente raggiungibile da ogni lato (Caes., De bello Gall., vii, 36, 1; Sid. Apoll., Carm., vii, 151; Strabo, [...] iv, 191; Cass., Dio, xl, 36, 1), deve soprattutto la sua fama alla battaglia tra Vercingetorige e Cesare, e alla sconfitta di quest'ultimo nel 52 a. C.
Il sito di G. fu identificato già nel 156o dal Simeoni ...
Leggi Tutto
LAIDE (Λαϊς)
L. Guerrini
Etera di Corinto, amante del filosofo Diogene.
Gli amori di Laide e Diogene dovevano essere correnti nella aneddotica filosofica di periodo romano. Sidonio Apollinare (Carm., [...] 15) ricorda la vittoria di L. sul filosofo simboleggiata dal taglio della barba maleodorante che ella fece decisamente, armata di forbici. Lo stesso episodio è narrato da Lussorio (Anth. Lat., i, 1) che ...
Leggi Tutto
FORENZA (A. T., 27-28-29)
Giuseppe Lugli
Città dell'Apulia, situata a circa 15 km. a S. di Venosa (prov. di Potenza). Corrisponde all'antica Forentum (o Ferentum). Orazio (Carm., III, 4, 16) la dice [...] umile borgata, mentre Livio ne parla come di una città ben fortificata, tanto che fu una delle ultime città apule che caddero sotto la dominazione romana (317 a. C.). Sotto Augusto, come risulta dalla ...
Leggi Tutto
ASTI (Hasta o Asta)
E. Zanda
Città sorta sulla Via Fulvia nella seconda metà del II sec. a.C.. Fu municipium della IX regione augustea, forse difeso da mura (Claud., Carm., V, 203), noto per la produzione [...] di ceramica (Plin., Nat. hist., XXXV, 12, 160); occupava un'importante posizione rispetto alla rete stradale che collegava i principali centri della Liguria interna: Industria a N, Pollenzo, Alba Pompeia ...
Leggi Tutto
. Si suole chiamare Archilochio, dal nome del poeta nei cui frammenti primo si ritrova, un verso asinarteto (v.), composto di una tetrapodia dattilica acataletta e di un itifallico, -́-̮-̮-́-̮-̮-́-̮-̮-́⌣⌣ [...] -́⌣-́⌣-́-. In Orazio (Carm., I, 4), che lo foggia con cesura dopo la terza arsi e senza iato nella commessura, forma, seguito da una pentemimeri dattilica, (v. dattilici, sistemi e versi), un periodo, che, iterato, costituisce una delle sue strofe ...
Leggi Tutto
carme
s. m. [dal lat. carmen, dal tema di canĕre «cantare»]. – 1. Componimento poetico, canto, poesia, versi: cantor de’ buccolici c. (Dante), con riferimento a Virgilio; bellicoso c. (Ariosto); il carme Che allegrò l’ira al Ghibellin fuggiasco...
charmonio
charmònio 〈čarm-〉 s. m. [der. dell’ingl. charm (v.), con la terminazione -onio di positronio]. – In fisica delle particelle, famiglia di mesoni costituiti da un quark c e da un anti-quark c̄; spettro del ch., l’insieme dei valori...