Titolo di alta dignità ecclesiastica. Storicamente, i c. sono i più importanti e stretti collaboratori del pontefice.
La nomina dei c. spetta esclusivamente al pontefice e la sua scelta deve cadere su [...] , che funziona come una sorta di senato del pontefice, con personalità giuridica propria. Il collegio dei c. è presieduto dal decano, che rispetto agli altri c., si può definire di primus inter pares. Compito principale dei c. è l’elezione del ...
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Nella tradizione della chiesa di Roma ci sono alcune figure che esistono ancora oggi che portano un nome -- cardinale -- che un tempo era un aggettivo. Indicava quella parte eletta del clero di Roma che nella sua caratteristica di vescovo, di prete o ...
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Titolo dei più alti prelati della Chiesa cattolica; nominati dal papa, sono suoi collaboratori nel governo della Chiesa e costituiscono il Sacro collegio, senato della Santa Sede. Nel 4° sec., il titolo presbiter (o diaconus) cardinalis indicava i sacerdoti preposti a titoli o chiese titolari in Roma, ... ...
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(VIII, p. 989; App. II, I, p. 507; III, I, p. 311; IV, I, p. 374)
La sesta e ultima creazione cardinalizia di Paolo vi fu quella del 27 giugno 1977: con 4 nuovi c. e con la pubblicazione del nome di un altro riservato in pectore dall'anno precedente (F. Tomášek, di Praga); così i c. creati da Paolo ... ...
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Superato per la prima volta, nel 1958, il plenum tradizionale di 70 membri, il collegio cardinalizio si avviò verso nuovi sviluppi, sia nel numero sia nella rappresentatività. Al tempo stesso sono andati notevolmente attenuandosi i caratteri d'italianità, occidentalità e curialità prevalenti fino a ... ...
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Dal momento della prima creazione cardinalizia di Pio XII (18 febbraio 1946), che aveva portato il numero dei c. a 69, alla data della seconda creazione dello stesso pontefice (12 gennaio 1953) i vuoti si erano fatti numerosi nel Sacro Collegio, essendosi ridotti i c. a 46. Con la nomina di z4 nuovi ... ...
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Dopo l'ultimo concistoro di Pio XI (13 dicembre 1935), il sacro collegio era, si può dire, completo (69 membri) con prevalenza degli italiani (39). Da allora alla prima, e finora unica, creazione cardinalizia di Pio XII (del 18 febbraio 1946) i vuoti erano stati numerosi (rimanevano 37 cardinali). Con ... ...
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I "cardinali di Santa Romana Chiesa" sono gli alti prelati che costituiscono il sacro collegio, e fungono insieme da elettori, consiglieri e ministri del romano pontefice. Sono o dovrebbero essere in numero di 70, distinti nei tre ordini cardinalizî di vescovi, preti e diaconi. L'istituzione dei cardinali ... ...
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Figlio di García Albornoz e di donna Teresa de Luna e nato a Cuenca nei primi anni del sec. XIV, Egidio Albornoz, sebbene ereditasse dalla potente famiglia paterna l'istinto e il gusto delle armi, fu avviato, per volontà dello zio materno, Ximenes de Luna, arcivescovo di Toledo, agli studî di legge, ... ...
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Luogo dove i cardinali, in clausura, procedono all’elezione del papa e il complesso dei cardinali che vi prendono parte.
La sua origine si fa risalire alle singolari circostanze che accompagnarono l’elezione [...] Sistina il segretario del nuovo successore di Pietro, il maestro delle cerimonie liturgiche e i cerimonieri. Quindi il cardinaledecano chiede formalmente all’eletto se intende accettare o meno l’incarico, e alla sua risposta affermativa, quale nome ...
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È in generale "il governo, l'amministrazione", e più particolarmente (con o senza l'aggiunta di τῆς πόλεως o di κοινή) l'amministrazione pubblica, specialmente finanziaria. In Atene, verso la fine del [...] (Tusculum), Ostia, Palestrina, Porto e S. Rufina, Sabina e Poggio Mirteto, Velletri. Nella sede di Ostia subentra il cardinaledecano, ritenendo la diocesi di cui era in possesso prima della sua promozione al decanato; cosi si spiega come siano sei i ...
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GIUBILEO
Vincenzo CAVALLA
Pietro PISANI
. Il giubileo o anno giubilare era per il popolo ebraico ogni cinquantesimo anno, santificato in particolar modo, quasi come l'anno sabbatico (ogni 7 anni), [...] nello stesso modo nelle altre tre basiliche patriarcali: a S. Paolo, dal cardinaledecano; a S. Giovanni in Laterano e a S. Maria Maggiore, dai rispettivi cardinali arcipreti. Per la chiusura della Porta santa, alla fine del giubileo si celebra ...
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RUFFO, Fabrizio
Niccolò Rodolico
Cardinale. Nacque il 16 settembre 1744 nell'avito castello di S. Lucido in Calabria, morì nel 1827. Ancor fanciullo venne a Roma, dove lo zio, card. Tommaso, decano [...] È alle querelle di costoro, il papa, cedendo, ebbe a dire: "leveremo il Ruffo da tesoriere, ma lo faremo cardinale". E fu fatto cardinale nel concistoro del settembre 179I. Tornato a Napoli, ebbe l'intendenza di S. Leucio, la colonia di agricoltori e ...
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INNOCENZO X, papa
Olivier Poncet
Giovanni Battista Pamphili nacque a Roma il 7 maggio 1574 da Camillo e da Flaminia Del Bufalo.
Nei secoli XIV e XV la famiglia Pamphili, originaria di Gubbio, divideva [...] Fide, furono obbligate a riunirsi nei palazzi apostolici e non più nel domicilio del rispettivo cardinaledecano. Il provvedimento era vessatorio nei confronti dei cardinali più agguerriti e mirava a rinsaldare il legame organico fra il pontefice e i ...
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NICCOLO III, papa
Franca Allegrezza
NICCOLÒ III, papa. – Giovanni Gaetano Orsini nacque a Roma tra il 1212 e il 1216, da Matteo Rosso di Giovanni Gaetano e da Perna Caetani. Secondogenito, fu probabilmente [...] Collegio – né Innocenzo V, né Adriano V, né Giovanni XXI avevano infatti creato cardinali – finalmente aprirono la strada alla faticosa elezione del cardinaledecano Giovanni Gaetano, avvenuta a Viterbo il 25 novembre 1277.
Era allora podestà, e ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] , anche fuori di Roma, sotto la protezione di una potenza cattolica: su iniziativa del cardinaledecano Gianfrancesco Albani fu scelta l'isola veneziana di S. Giorgio Maggiore per beneficiare della tutela ravvicinata dell'imperatore austriaco ...
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GUIDICCIONI, Bartolomeo
Rotraud Becker
Nacque a Lucca nel 1469, figlio di Giovanni, attestato come gonfaloniere nel 1460, e di Angela di Niccolò Pietro Burlamacchi. La famiglia apparteneva alla nobiltà [...] nel gennaio 1546, si tenevano anche due volte alla settimana. In primo luogo la deputazione, sotto la presidenza del cardinaledecano Domenico De Cupis, fu incaricata di collaborare all'istruzione per i nuovi legati. Quando il concilio fu aperto, il ...
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decano1
decano1 s. m. [dal lat. tardo decanus, der. di decem «dieci»]. – 1. a. Sottufficiale dell’esercito romano, comandante di un contubernio di 10 soldati. b. Alto ufficiale romano, comandante di una flotta di 10 navi. c. Funzionario di...
decananza
s. f. L’essere decano, il membro più anziano o eletto come rappresentante di un gruppo di pari. ◆ La disposizione in piazza delle personalità intervenute al funerale di Giovanni Paolo II è stabilita in base al criterio della «decananza...