Il carburo (o acetiluro) dicalcio è uno di quei carburi metallici che si decompongono per azione dell'acqua con la formazione d'idrocarburi, ed è tra essi il più importante dal punto di vista tecnico. [...] 6 quando si considera l'intervallo 20°-725° C. Numerose ricerche sono state eseguite per fissare la temperatura di formazione del carburodicalcio; i risultati sono controversi. Tale temperatura si può fissare intorno ai 1600°; ma è probabile che la ...
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Chimica
Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalino-terrosi; simbolo Ca, numero atomico 20, peso atomico 40,08, di cui sono noti diversi isotopi stabili: 4020Ca, 4220Ca, 4320Ca, 4420Ca, 4620Ca, 4820Ca. [...] 4520Ca è usato come tracciante nello studio del metabolismo del calcio.
Composti
Carburodi c.
Composto chimico, CaC2; noto in quattro forme allotropiche: la forma cubica, stabile al disopra di 447 °C, quella tetragonale, stabile tra 25 e 447 °C ...
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Idrocarburo non saturo avente formula CH≡CH. È un gas incolore che brucia all’aria con fiamma molto luminosa e calorifica; con aria (o ossigeno) forma miscele esplosive. A causa della presenza di un triplo [...] , acidi alogenati, acqua ecc.
Il primo processo di produzione di a. realizzato su scala industriale si basa sulla reazione fra il carburodicalcio (ottenuto riscaldando in un forno elettrico calce e una miscela di coke e antracite) e l’acqua:
CaC2 ...
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(o calciocianamide) Fertilizzante artificiale azotato, CaCN2, preparato nel 1898 da F. Rothe e H. Freudenberg facendo reagire ad alta temperatura l’azoto con il carburodicalcio:
CaC2+N2 ⇄CaCN2+ C.
Si [...] una corrente di azoto alla temperatura di circa 1100 °C attraverso uno strato dicarburodicalcio polverizzato. La presenza di cloruro e di fluoruro dicalcio abbassa a 700-800 °C la temperatura di azotazione. Il carburodicalcio, macinato molto ...
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Elemento chimico bivalente di numero atomico 12, peso atomico 24,312, simbolo Mg, del 2° gruppo del sistema periodico.
Chimica
Generalità
È noto fin dal 1808, quando H. Davy ne descrisse la preparazione [...] da idrogeno, da carbone, da silicio (più economica riesce una lega ferro-silicio al 70-80% circa di quest’ultimo), da alluminio, da carburodicalcio ecc. Il riducente più diffuso è la ferrolega, che si mescola intimamente con la dolomite calcinata e ...
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Generalità
Elemento chimico di numero atomico 7, simbolo N (lat. Nitrogenum), peso atomico 14,008, di cui sono noti diversi isotopi, alcuni naturali (147N, 157N), altri radioattivi. Il suo nome deriva [...] calore, pressione e catalizzatori; è il metodo oggi più usato perché il più economico;
c) della calciocianammide (➔) per unione dell’a. al carburodicalcio, dei cianuri e degli azoturi.
Inoltre bisogna tener conto che nell’atmosfera, per l’azione ...
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Parte della chimica analitica applicata che ha per oggetto la determinazione della quantità di acqua contenuta in un campione. Si distinguono metodi che prima della determinazione richiedono la separazione [...] reazione, un gas, viene misurato: fra le sostanze più impiegate come titolanti l’idruro dicalcio che sviluppa l’idrogeno, il carburodicalcio che sviluppa acetilene, i metalli alcalini o loro leghe che sviluppano idrogeno. Nei metodi gravimetrici ...
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Parte della chimica fisica che tratta dei processi di trasformazione dell’energia chimica in energia elettrica e viceversa, e quindi si occupa in particolare delle reazioni chimiche che provocano un movimento [...] realizzare particolari processi quali la fabbricazione del carburodicalcio, l’elettrometallurgia ecc.
Equivalente elettrochimico
È la massa di un elemento che si deposita su uno degli elettrodi di una cella elettrolitica al passaggio della carica ...
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Sobborgo industriale di Venezia, situato poco a S di Mestre (ca. 28.000 ab.). Costituisce la più grande area industriale d’Italia, situata in corrispondenza del maggiore nodo infrastrutturale, viario, [...] , zinco, ferro) e chimico (acido solforico, carburodicalcio, fertilizzanti, resine sintetiche e materie plastiche). Questa concentrazione di industrie di base, che si è avvalsa della presenza di un porto specializzato e strutturato in funzione ...
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Chimico (Eschersheim, Francoforte sul Meno, 1800 - Gottinga 1882); prof. a Kassel e a Gottinga (dal 1836); autore di importanti ricerche di chimica organica e inorganica (preparazione dell'alluminio, dell'acido [...] acido ossalico, dell'urea e dei suoi derivati, del carburodicalcio, del fosforo, ecc.). Alcune sue idee, innovatrici, (1828), con la quale si dimostrò che la sintesi di composti organici elaborati da organismi viventi poteva avvenire anche in ...
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carburo
s. m. [dal fr. carbure, der. del lat. carbo -onis «carbone», col suff. -ure «-uro2»]. – Nome di composti del carbonio con un metallo (calcio, ferro, tungsteno, ecc.) o un non metallo (silicio, boro); sono sostanze cristalline, difficilmente...
azotazione
ażotazióne s. f. [der. di azotare]. – In chimica, la combinazione di un elemento o di un composto con l’azoto, come avviene, per es., nella preparazione della calciocianamide, nella quale si fa reagire in appositi forni (forni di...