Nel 17° e 18° sec., soprattutto in Germania, l’insieme delle dottrine, relative all’amministrazione dello Stato e al benessere generale, dette scienze camerali (da Kammer, l’organo che si occupava del [...] società imperniata sul monarca, che tuttavia considerava il benessere del popolo come presupposto del mantenimento del potere.
I primi cameralisti (J.J. Becher, P.W. von Hörnigk, W. von Schröder) ebbero interessi soprattutto giuridici e volti all ...
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Economista (Königsberg 1640 - Prešov, Slovacchia, 1688 o 1689), direttore delle manifatture di stato al Tabor (Vienna) e poi consigliere finanziario di Ungheria. Scrisse Fürstliche Schatz- und Rentkammer [...] (1686), in cui affermò l'interdipendenza dell'erario e della ricchezza del popolo: rappresenta, con J. J. Becker e P. W. Horneck, il cameralismo tedesco cattolico. ...
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Justi, Johann Heinrich Gottlob von
Funzionario pubblico ed economista tedesco (Brücken an der Helme 1717 - Küstrin 1771). Giurista, fu professore (1750) di scienze camerali all’Accademia Teresiana di [...] oder systematische Abhandlung aller ökonomischen- und Cameralwissenschaften (1755) segnò il passaggio al cosiddetto cameralismo scientifico: la pubblica amministrazione e la politica economica divennero scienze autonome dalla politica, l ...
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scienza delle finanze
Angelo Castaldo
L’attività finanziaria dello Stato tra storia e politica
Da un punto di vista di ricostruzione storica, la scienza delle finanze è sicuramente la branca più antica [...] dagli scolastici nel 16° sec. e dai mercantilisti nel 17°. Alla fine del 1600 si affermò in Europa il cameralismo (da Kammer, ovvero gli organi amministrativi decisionali), insieme di principi e dottrine economico-giuridici utilizzati come guida per ...
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SECKENDORFF, Veit Ludwig von
Scrittore politico tedesco, nato il 20 dicembre 1626 a Herzogenaurach, morto a Halle il 18 dicembre 1692. Consigliere segreto e cancelliere successivamente dei duchi di Sassonia-Coburgo-Gotha [...] parte più interessante è però quella dove il S. si occupa di finanze e di economia, secondo i principî del cameralismo tedesco, del quale proprio il S. è, forse, il principale rappresentante. Luterano convinto, anzi sotto l'influenza del pietismo, il ...
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SCHRÖDER, Wilhelm von
Anna Maria Ratti
Nato a Königsberg (Sassonia Coburgo) il 15 novembre 1640, morto nell'attuale Prešov (Cecoslovacchia) nell'ottobre 1688 o 1689. Come alchimista fu per alcuni anni [...] .
Esponente, insieme con J.J. Becker (Politischer Discurs, ecc., 1668) e P.W. Horneck (Oesterreich über alles, 1684), del cameralismo tedesco cattolico fiorito sotto il regno di Leopoldo I - come V. L. Seckendorf lo fu di quello protestante - è ...
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PFEIFFER, Johann Friedrich von
Anna Maria Ratti
Economista tedesco nato a Berlino nel 1718, morto a Magonza il 5 marzo 1787. Prese parte, come ufficiale, alla prima campagna di Federico il Grande. Falsamente [...] e fu per varî anni al servizio di altri principi tedeschi. Nel 1782 fu nominato, benché protestante, professore di scienza camerale all'università cattolica di Magonza. Il P. appartiene a quel gruppo di economisti tedeschi, rappresentati da Dohm e J ...
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storica, scuola
Cosimo Perrotta
Indirizzo di pensiero, prevalentemente tedesco, nato in opposizione alla teoria economica classica (➔ classica, economia) sulla natura e sul metodo dell’economia.
La [...] statistiche e allo studio delle specificità storico-culturali delle varie società. ● Tale approccio era la naturale continuazione del cameralismo tedesco, sorto fin dal 18° sec.; che vedeva l’economia come una branca, non isolabile, della scienza ...
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WAGNER, Adolph Heinrich Gotthilf
Anna Maria Ratti
Economista tedesco, nato a Erlangen il 25 marzo 1835, morto a Berlino l'8 novembre 1917. Studiò a Gottinga e Heidelberg e insegnò economia politica [...] in quello dell'economia, liberando la letteratura finanziaria tedesca dal carattere strettamente fiscale e amministrativo ereditato dal cameralismo.
Le sue opere più importanti sono: Grundlegung der politischen Ökonomie (voll. 2, Lipsia 1876, 3ª ed ...
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L'Ottocento: biologia. Nuove istituzioni
Annelore Rieke-Müller
Nuove istituzioni
L'istituzionalizzazione delle discipline biologiche nelle università
Nel corso del XIX sec. l'università acquistò un'importanza [...] , in un primo tempo continuarono a far parte dell'insegnamento di storia naturale, oppure rimasero collegate alla medicina, al cameralismo, alla chimica e ad altre discipline; in molti casi la zoologia restò ancora per decenni un insegnamento interno ...
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cameralismo
s. m. [der. di camerale]. – Nei sec. 17° e 18°, soprattutto in Germania, l’insieme delle dottrine (dette anche scienze camerali) relative all’amministrazione dello stato e al benessere generale, in cui confluiscono i problemi della...
camerale
agg. [dal lat. mediev. cameralis, der. di camĕra nel sign. di «erario1»]. – 1. Della camera; in partic., della camera del lavoro: riunione c.; disposizione c.; oppure delle camere di commercio, con riferimento agli organi, ai decreti...