Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo base di tale divisione è di solito l’anno (c. annuale), la cui durata è fissata in modo che si discosti il meno possibile dalla durata media astronomica [...] l’anno può essere comune, se di 12 mesi, ed embolimo, se di 13.
Arabia islamica. - Fu Maometto ad abolire il calendario lunare di 12 mesi, perchè la rozza intercalazione di circa un mese che di tanto in tanto lo rendeva lunisolare era considerata ...
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Il calendario giuridico italiano (p. 406). - La materia delle festività civili è stata riorganizzata ultimamente con la legge 27 dicembre 1930, n. 1726. Permane la distinzione tra giorni festivi a tutti [...] gli effetti civili, feste nazionali e solennità civili. Nell'elenco dei giorni festivi fissato da detta legge non figura più il 20 settembre. Tra i giorni festivi è da ricordare invece il 9 maggio, anniversario ...
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calendario giuliano e gregoriano
Giovanni Buti
Renzo Bertagni
Al tempo di D. vigeva immutato da quattordici secoli il c. giuliano, introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C.: si trattava di un c. soddisfacente [...] che, seppur non perfetto, aveva eliminato gravi inconvenienti. La difficoltà di un buon c. è sempre consistita non tanto nella precisione del calcolo astronomico (sul quale gli antichi ottennero notevole ...
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Architetto: operò a Venezia, ove morì impiccato nel 1355 come partecipe alla congiura di Marin Faliero. La tradizione, non sorretta da autorevoli testimonianze, gli attribuisce la costruzione del nuovo Palazzo ducale, che ebbe inizio, dal lato verso la laguna, nel 1340 ...
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Sistema convenzionale di divisione del tempo, come quello israelita, in cui il succedersi dei mesi è basato sulla durata delle lunazioni, mentre il succedersi degli anni è regolato tenendo conto del ritorno periodico delle stagioni, quindi del moto annuo di rivoluzione della Terra intorno al Sole ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] (d'origine egiziana, pare) nel libro IX dell'Anthologia Palatina i nn. 383, 384, 580. Fonti latine: i tetrastici e i distici del Calendario del 354; D. Levi ritiene che la prima di queste due serie sia d'epoca augustea; per H. Stern sono tutte e due ...
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Operò a Venezia, ove morì il 16 aprile 1355, impiccato sulla loggia di Palazzo ducale, come uno dei principali complici della congiura del doge Marin Faliero. Dalle notizie documentarie oggi note, la più [...] accettata.
Bibl.: P. Paoletti, L'architettura e la scultura del rinascimento in Venezia, Venezia 1893, I, p. 10; V. Lazzarini, Filippo Calendario, in Nuovo arch. veneto, VII (1894), pp. 429-46; A. Dall'Acqua-Giusti, F. C., ibid., VIII (1894), p. 247 ...
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Nel calendario delle repubbliche italiane giacobine, dal 1794 al 1805, traduzione del francese floréal, ottavo mese del calendario rivoluzionario francese, secondo della primavera, corrispondente nel calendario [...] gregoriano al periodo tra il 20 aprile e il 19 maggio ...
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Decimo mese del calendario rivoluzionario francese, primo dell’estate, corrispondente nel calendario gregoriano al periodo tra il 19 (20 dopo il 1800) giugno e il 18 (poi 19) luglio. ...
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calendario
calendàrio s. m. [dal lat. calendarium, der. di calendae (v. calende); in origine «libro di credito, di scadenze», perché gli interessi maturavano il primo del mese]. – 1. Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo...
calendarista
s. m. e f. Chi ama posare per le fotografie pubblicate nei calendari, in particolare quelli di nudo artistico. ◆ le spezie piccanti erano una pattuglia di belle ragazze, le protagoniste dei calendari del 2005: […] Più il solito...