Teologo e pensatore ebreo (Livorno 1823 - ivi 1900); di famiglia di origine marocchina, propugnò l'inclusione della teologia cabbalistica nell'ebraismo accanto alla tradizione talmudica. Autore, in ebraico, [...] di commenti ai Salmi e al Pentateuco e di scritti in difesa della Cabbala; in italiano e in francese, di scritti apologetici (Morale juive et morale chrétienne, 1867; Teodicea e attributi di Dio, 1877-1904; ...
Leggi Tutto
FRANK, Jakob
Yoseph Colombo
Agitatore ebreo, nato in Podolia intorno al 1726, morto il 10 dicembre 1791. Seguace della dottrina cabbalistica, affermava che varî Messia si sono succeduti sulla terra, [...] incarnando successivamente una medesima anima, e sosteneva di esser Messia egli stesso, successore di Shabbĕtay Ṣĕwī (1626-1676; v.). Coi suoi seguaci (frankisti) assunse un atteggiamento antitalmudico; ...
Leggi Tutto
Pensatore ebreo (1565-1630). Nella sua opera più importante, Shne Luhoth ha Berith ("le due tavole del Patto"), esposizione di riti e dottrine ebraiche in chiave cabbalistica, sottolineò il valore della [...] gioia nel servizio divino; ebbe grande influenza sull'ebraismo europeo, anticipando temi fondamentali del movimento hasidico ...
Leggi Tutto
QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] in tutti i cicli, ma diverso è il modo come le creature la concepiscono.
Il problema del male. - Le teorie cabbalistiche si occupano anche del problema del male: secondo alcuni, questo non ha una realtà obiettiva. ma consiste nella deficienza con cui ...
Leggi Tutto
Teosofo e poeta tedesco (Altraudten, Slesia, 1636 - Sulzbach, Alto Palatinato, 1689). Figlio di un pastore, studiò a Stettino, a Lipsia e a Wittenberg. In Olanda, in Francia e in Inghilterra per perfezionare [...] Von der Vermählung Christi mit der Seelen (1684), quest'ultimo, parte del Neuer Helicon mit seinen neuen Musen, das ist: Geistliche Sittenlieder (1684), che raccoglie la sua produzione religiosa improntata dallo spirito della cabbalistica cristiana. ...
Leggi Tutto
Etimologicamente, dovrebb'essere l'arte di predir l'avvenire delle persone in base ai segni e alla forma della loro mano. In pratica si confonde con la chirognomia, e con la chiroscopia e prende in considerazione [...] oroscopi dalle rughe della fronte (metoposcopia). La coltivarono, oltre ai Greci e ai Romani, varî altri popoli. La letteratura cabbalistica contiene numerosi accenni all'Ḥochmath-ha-yād (cfr. l'ed. Varsavia 1902, e cod. Gaster, 443, fol. 90b f ...
Leggi Tutto
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] . La sua riflessione filosofica, segnata da una forte antisistematicità e orientata da temi teologici attinti alla tradizione cabbalistica, fu inizialmente rivolta al linguaggio, anche per via dell'attività di traduzione svolta da Benjamin. In Über ...
Leggi Tutto
– Ebraismo e Stato d’Israele. Ebraismo e antisemitismo. Identità culturale e politica. Gli studi sulla Qabbālāh. Dalla Gĕnīzāh del Cairo alla Gĕnīzāh europea. L’estensione della ricerca in Europa e il [...] più studiosi del livello di Alexander Altmann, e la disciplina stenta a rinnovarsi in modo significativo.
D’altra parte gli studi cabbalistici sono fioriti non solo in Israele e negli Stati Uniti, ma anche in Europa e, in particolare, in Italia. Qui ...
Leggi Tutto
REUCHLIN, Johannes
Alberto Pincherle
Umanista, nato il 24 febbraio 1455 a Pforzheim, morto a Bad Liebenzell il 30 giugno 1522. Studiò a Friburgo in Brisgovia, poi seguì un figlio del margravio di Baden [...] del giudaismo, della Qabbalāh: frutto di questo interesse sono il De verbo mirifico (1494; sul tetragramma sacro YHWH) e il De arte cabbalistica (1517).
E al suo interesse per gli studî ebraici si deve la famosa polemica, per cui egli è più noto. Un ...
Leggi Tutto
LUZZATTO, Mošes Ḥayyim (Ramḥal)
Lisa Saracco
Nacque nel 1707 a Padova da Jacob e da Diamante, appartenenti al ramo patavino della famiglia, i quali garantirono al figlio un'ottima educazione, introducendolo [...] dimorphism in the Messianic kabbalah of Mose Ḥ. L., in History of religions, XXXVI (1997), pp. 289-332; N. Danieli, Il circolo cabbalistico patavino di Mošeh Ḥ. L., in Materia giudaica, VII (2002), pp. 145-154; Id., L'epistolario di Mošeh Ḥ. L. (1707 ...
Leggi Tutto
cabalistico
cabalìstico (o cabbalìstico) agg. [der. di cabala] (pl. m. -ci). – Relativo alla cabala, nel sign. proprio ed estens.: dottrine c.; opere c.; arte c.; numeri c.; per estens., strano, misterioso, incomprensibile: segni c.; scrittura...
neuroscientifico
agg. Relativo alle neuroscienze. ◆ [Mary Thomas Crane] è bravissima nel vedere […] la cerniera tra il metodo e l’oggetto, ossia tra un punto di vista neuroscientifico e un’ideologia elisabettiana che fonde a componenti religiose,...