Musicista (Liegi 1822 - Parigi 1890). Fu avviato dapprima alla carriera concertistica quale virtuoso di pianoforte. Nel 1835 entrò nel conservatorio di Parigi, dove studiò il pianoforte con P.-J. Zimmermann, composizione con A.-A. Leborne, organo con F. Benoist. Lasciato (1842) il conservatorio, scrisse musica a carattere virtuosistico. Fin dal 1844 il F., occupatosi come insegnante e come organista ...
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Compositore, nato a Saint-Germain-en-Laye (Parigi) il 22 agosto 1862 e morto il 26 marzo 1918. Passò l'infanzia senza occuparsi di musica. A nove anni, trovandosi a Cannes, presso una zia materna, ebbe [...] ; la sensibilità dell'interpretazione perfetta" (M. Emmanuel). Dopo aver pensato a seguire il corso d'organo di CésarFranck, trovò nella classe di composizione un maestro coscienzioso e d'insolite vedute moderne, che l'allievo divenuto celebre volle ...
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Musicista, nato ad Ambert (Puy-de-Dôme) il 18 gennaio 1841, morto a Patigi il 13 settembre 1894. Studiò legge, ma appassionato per l'arte, frequentò i poeti parnassiani, il Verlaine, il pittore Manet, [...] gli allievi di CésarFranck. Nel 1882 si dedicò interamente alla musica. Scelto dal Lamoureux come istruttore dei cori, ebbe occasione di conoscere e studiare le opere di Wagner e soprattutto il Lohengrin e il Tristano. Sotto l'influenza wagneriana ...
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Compositore, nato a Parigi il 21 gennaio 1848. Studiò con CésarFranck al collegio di Vaugirard, ma di questo maestro deve essere considerato, innanzi tutto, come discepolo spirituale. Il suo poema sinfonico [...] alla celebre ballata del Bürger, fu composto nel 1875 e reca il segno dell'influenza di Wagner più che di Franck. Nel 1885, dopo aver scritto ancora un notturno per orchestra Aux Etoiles, sei piccoli pezzi pianistici Feuilles volantes e sedici ...
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Letterato e critico francese, nato a Saint-Dié (Vosgi) il 4 maggio 1871; vivente. Insegnò nelle università di Nancy, Lione, Parigi (donde fu distaccato per tre anni a Strasburgo); e professa tuttora alla [...] l'edizione completa delle opere di A. de Vigny, e dimostrò vivo interesse per le questioni musicali (conferenza su CésarFranck, 1901; Sensibilité musicale et Romantisme, 1925). Dal 1921 dirige, insieme con P. Hazard, la Revue de littérature comparée ...
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Musicista, nato a Bouvray-sur-Loire il 12 maggio 1863, morto a Tolone l'8 novembre 1909. Allievo di CésarFranck, come compositore poté contare al proprio attivo una produzione non spregevole, ma si segnalò [...] soprattutto come studioso e propugnatore della musica antica. Ebbe incarico dal Ministero della pubblica istruzione di compiere studî sul folklore basco (Archives de la tradition basque). A datare dal ...
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Musicista, nato a Parigi il 2 dicembre 1870, morto ivi il 27 giugno 1954. Studiò con Alexandre Lavignac e CésarFranck. Compositore, violinista e direttore d'orchestra, fondò nel 1921 il Conservatorio [...] Americano di Fontainebleau. Fu autore prevalentemente di musiche teatrali, nelle quali si riscontra l'influenza dei suoi maestri unita ad un gusto popolareggiante che lo avvicina a Gustave Charpentier ...
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Compositore, nato a Chartres il 13 dicembre 1838, morto a Parigi il 5 marzo 1873. Si dedicò soprattutto alla musica sinfonica e da camera, e fu uno dei fondatori di quella Société nationale de musique [...] che divenne elemento importante del rinnovamento musicale in Francia. Del suo vero maestro, CésarFranck, il C. segue l'indirizzo spirituale e le forme stilistiche, creando composizioni assai pregevoli per euritmia e per armonica varietà, tra le ...
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Organista, pianista e compositore francese (Angers 1930 - Parigi 2019). Entrato al Conservatorio di Parigi all’età di quindici anni, studiò organo con Marcel Dupré e composizione con altri due organisti [...] , sono celebri le sue interpretazioni, più volte incise, dell’opera organistica integrale di Johann Sebastian Bach e di CésarFranck. A G. si deve un arricchimento notevole del repertorio per organo, grazie non solo alla sua prolifica attività ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] lo chiamavano i condiscepoli affettuosamente), come altri giovani abbia stimato e seguito il solitario e grandissimo CésarFranck, rinnovatore profondo della musica francese: non fosse che per l'elaborazione personalissima dell'ammirato linguaggio ...
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