Disciplina spirituale fondata da Buddha, vissuto nell'India nord-orient. fra 6° e 5° sec. a.C. Nei secoli successivi il b. assunse i caratteri di dottrina filosofica e di religione ateistica, diffondendosi in gran parte del subcontinente e in vaste zone dell'Asia orientale. Il b. appare come ricerca speculativa intesa a trovare la soluzione del problema dell'eterno morire e rinascere dell'uomo, nel ...
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Nome di due scrittori buddisti. Il primo (n. 320 - m. 380 circa), fratello di Asaṅga, passò dalla scuola dei Sarvāstivādin ("piccolo veicolo") a quella Yogacāra ("grande veicolo") e compose numerose opere. [...] Più importante il secondo (n. 400 - m. 480 circa), autore dell'Abhidharmakośa, grande summa del pensiero dei Sarvāstivādin, nonché di opere minori di esposizione delle dottrine Yogacāra ...
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moksa
mokṣa
Termine sanscr. che significa «liberazione» ed è comune, assieme a nirvāṇa e altri termini simili, in testi buddisti, giainisti e induisti. Per la maggior parte delle scuole induiste, m. [...] indica il quarto e sommo fra i fini della vita umana (➔ puruṣārtha) ...
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. S. Francesco Saverio, nella lettera scritta da Kagoshima, del 5 novembre 1549, per indicare i religiosi buddisti usa la parola bonzo, bonjo. Dal portoghese, o meglio dalle versioni latine delle lettere [...] del Buddha. Più probabile sembra büshu, büzu (dal cinese fang-chu) che indica il superiore (chu) di un monastero buddista (fang). Insussistente è invece la derivazione proposta dal birmano hpongyi.
Bibl.: H. Hackmann, Buddhism as a Religion, Londra ...
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VIHARA
G. Scaglia
Il v. è quella parte di un complesso di vani tagliati nella roccia, usato come abitazione dai monaci buddisti, e consiste in un cortile con celle individuali.
L'accesso alle celle [...] è dato da verande a più piani, i cui particolari di intreccio e gli archi a ferro di cavallo intagliati nella pietra indicano chiaramente la derivazione da prototipi lignei. L'esempio più antico che si ...
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Pittore cinese (m. 485 circa), vissuto alla corte di Jiankang (odierna Nanchino). Specialmente noto per i suoi ritratti e per i suoi quadri buddisti, con molte figure. Fu il primo ad adottare, nella pittura, [...] un tratto di pennello più libero e vario, sul tipo di quello inaugurato, nella calligrafia, da Wang Xizhi ...
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HASTINAPURA
J. Auboyer
La città di H. in India, è citata nel Mahābhārata come capitale dei Paurava; uguale menzione trova nei Purāna, nei testi jaina e buddisti. Nel luogo dove la città sorgeva a N-E [...] di Delhi, gli scavi effettuati tra il 1949 e il 1952 dall'Archaeological Survey of India hanno messo in luce cinque strati che si riferiscono a cinque diverse dominazioni.
Del primo rimangono scarse vestigia; ...
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LU T'AN-WEI
A. Tamburello
Pittore cinese vissuto a Nanchino nel V sec. d. C. durante il periodo della dinastia Sung (420-479). Fu pittore di soggetti buddisti e ritrattista famoso. In tale qualità, [...] di genere figurativo, non sembra sia stato molto versato per la pittura di paesaggio. Nei temi di ispirazione buddista - secondo quanto è risaputo - le sue composizioni dovevano rivelare forte influenza stilistica delle opere delle grotte di Yünkang ...
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Zhang Zai
Filosofo cinese (1020 - 1077). Sollecitato dall’erudito Fan Zhongyan a studiare «Il giusto mezzo» (Zhongyong), tornò alla tradizione confuciana dopo aver frequentato per vari anni ambienti [...] taoisti e buddisti, e averne studiato le dottrine. A Kaifeng, capitale della dinastia Song, si distinse per lo studio e l’insegnamento del Classico dei mutamenti (Yijing) e nell’anno 1057, insieme al nipote Cheng Hao (➔), vi conseguì anche il titolo ...
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KARLI
G. Scaglia *
Località nelle montagne dell'India occidentale, ove si trova il più importante fra i templi rupestri del periodo Shunga-Āndhra (185 a. C.-50 d. C.). Come tanti altri monumenti buddisti, [...] anche questo andò soggetto a successivi rifacimenti e ad aggiunte nel periodo Gupta; ma il principale interesse è presentato dalle sculture del periodo Āndhra (v. indiana, arte).
Il chaitya di K. è il ...
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buddista
(o buddhista) s. m. e f. e agg. [dal nome di Budda] (pl. m. -i). – Seguace del buddismo; come agg.: popolazioni b.; religione b., il buddismo stesso.
buddistico
buddìstico (o buddhìstico) agg. (pl. m. -ci). – Relativo al buddismo: dottrina b.; studî b.; o che è proprio del buddismo, dei buddisti: un desiderio di b. annientamento delle sensazioni.