Regista cinematografico italiano (Roma 1900 - ivi 1987). Cominciò col film muto Sole (1928), dirigendo poi numerosi film di genere diverso: Terra madre (1930), Palio (1931), 1860 (1933, il suo film migliore), Vecchia guardia (1934), Ettore Fieramosca (1938), Un'avventura di Salvator Rosa (1940), La corona di ferro (1941), Quattro passi tra le nuvole (1942), Un giorno nella vita (1946), Fabiola (1949), ...
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Regista cinematografico (Cairo 1904 - Roma 1978). Inizialmente assistente di A. Blasetti (Sole, 1929; Terra madre, 1930), si affermò poi come autore di commedie brillanti, di impianto prevalentemente commerciale [...] (Seconda B, 1934; Cavalleria, 1936), divenendo uno dei registi più popolari del suo tempo (Luciano Serra pilota, 1937-38; Giarabub, 1941; Noi vivi e Addio Kira!, 1942, entrambi film di propaganda bellica). ...
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Quattro passi tra le nuvole
Claudio G. Fava
(Italia 1942, bianco e nero, 94m); regia: Alessandro Blasetti; produzione: Giuseppe Amato per Cines; soggetto: Cesare Zavattini, Piero Tellini; sceneggiatura: [...] a bollire il latte per i bambini; Paolo obbedisce, ma non si sente bene...
Non è completamente un caso che Alessandro Blasetti abbia diretto, proprio nel 1942 e non prima e non dopo, questo film che solitamente, nella storia del cinema, insieme a ...
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ANAC
Francesco Maselli
Sigla di Associazione Nazionale Autori Cinematografici, organismo fondato nel 1950 da un gruppo di autori fra cui Agenore Incrocci (Age), Alessandro Blasetti, Mario Camerini, [...] Ettore G. Margadonna, Furio Scarpelli, Cesare Zavattini. Nata dallo scioglimento della precedente Associazione culturale cinematografica italiana (ACCI) presieduta da Zavattini, l'A. riuniva sia registi ...
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Chiari, Mario
Alessandro Cappabianca
Scenografo, costumista e regista cinematografico, nato a Firenze il 14 luglio 1909 e morto a Roma l'8 aprile 1989. Legato alla fase di superamento del Neorealismo [...] e Casta diva, entrambi del 1954), C. si misurò con alcune ambientazioni contemporanee: Peccato che sia una canaglia (1954) di Blasetti e L'arte di arrangiarsi (1954) di Luigi Zampa, per il quale collaborò con Mario Garbuglia. War and peace (1955 ...
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Cegani, Elisa
Melania G. Mazzucco
Attrice cinematografica, nata a Torino il 10 giugno 1911 e morta a Roma il 23 febbraio 1996. Interprete intelligente, controllata, singolarmente moderna nel panorama [...] e Ma non è una cosa seria (1945) di L. Pirandello, che aveva già interpretato con successo al cinema. Ancora per Blasetti fu un'eroica suora in Un giorno nella vita (1946), patrizia romana in Fabiola (1949) e moglie fedifraga in La morsa, episodio ...
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Denis, Maria
Silvio Alovisio
Nome d'arte di Maria Ester Beomonte, attrice cinematografica, nata a Buenos Aires il 22 novembre 1916. Per un decennio (da Non c'è bisogno di danaro, 1933, di Amleto Palermi [...] in Non c'è bisogno di danaro. Sempre nel 1933 lavorò con Raffaello Matarazzo (Treno popolare) e l'anno successivo con Blasetti (L'impiegata di papà) e Goffredo Alessandrini (Seconda B); in questi primi film l'attrice interpretò il tipo della ragazza ...
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Checchi, Andrea
Silvio Alovisio
Attore cinematografico, nato a Firenze il 21 ottobre 1916 e morto a Roma il 29 marzo 1974. Dagli esordi negli anni Trenta ai numerosi sceneggiati televisivi dei primi [...] Arti di Firenze, si trasferì ancora giovanissimo a Roma, dove frequentò un corso di recitazione di Alessandro Blasetti. Proprio sotto la direzione di Blasetti debuttò a soli sedici anni, con una piccola parte in 1860 (1934). Nel 1937 s'iscrisse al ...
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Marchi, Virgilio
Alessandro Cappabianca
Architetto, scenografo e costumista teatrale e cinematografico, nato a Livorno il 21 gennaio 1895 e morto a Roma il 30 aprile 1960. Formatosi come architetto [...] di Luis Trenker, Un'avventura di Salvator Rosa (1939), La corona di ferro (1941) e La cena delle beffe (1942), tutti di Blasetti. Di La corona di ferro, in particolare, oltre alle bellissime scenografie di ambienti come la sala del trono o la camera ...
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Direttore della fotografia italiano (Roma 1902 - ivi 2000). Dopo un lungo tirocinio si affermò negli anni Quaranta per l'uso della luce naturale e la ricca immediatezza del suo stile, consoni alla poetica [...] del neorealismo. Collaborò, tra l'altro, con A. Blasetti (Vecchia guardia, 1934), M. Soldati (Quartieri alti, 1945), R. Rossellini (Paisà, 1946), G. De Santis (Caccia tragica, 1947; Riso amaro, 1949), F. Fellini (I vitelloni, 1953; La dolce vita, ...
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