Scienziato e filosofo (m. 1416). Addottoratosi in arti, secondo una tradizione accettabile, a Pavia nel 1374, insegnò astrologia, matematica e filosofia negli studî di Pavia (dal 1377), di Bologna (dal 1380), di Padova (1384-88) e di nuovo in quello di Pavia (dove gli fu intentato, nel 1396, un processo per eresia) e di Padova (1407-11); diffuse in Italia, col suo insegnamento, le dottrine (da lui ...
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PELACANI, Antonio
Dragos Calma
PELACANI, Antonio. – Medico e filosofo, nacque probabilmente a Parma, nella seconda metà del Duecento.
È probabile che BiagioPelacani da Parma appartenesse alla sua medesima [...] cercò di ricorrere a Pietro Nan da Marano (Petrus Nani), un personaggio di rilievo della corte di Cangrande I della Scala.
Pelacani fu pertanto incaricato di recarsi a Verona ove si trattenne dal 18 novembre 1319 sino a Natale, allo scopo di trattare ...
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Il termine aritmetica fu usato per la prima volta dai pitagorici per distinguere la scienza dei numeri dalla mera pratica del calcolo per mezzo di operazioni elementari, o logistica (λογιστική). Secondo [...] Campano da Novara, Paolo Dagomari, Prosdocimo Beldomandi, BiagioPelacani, ed egualmente celebri gli scritti anonimi in latino Napier (o Neper).
Nella maturità di quel secolo Biagio Pascal si faceva inventore di una notevole macchina calcolatrice ...
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MECCANICA (dal gr. μεχανιχή [ῦέχνη])
Roberto Marcolongo
Le scoperte e gli studî sulle antichissime civiltà assiro-babilonese ed egiziana, che ci hanno rivelato sorprendenti risultati matematici non totalmente [...] ebbe una grande influenza; fu oggetto di numerosi commenti tra cui, in Italia, fu famoso quello di maestro Biagio da Parma o BiagioPelacani (metà sec. XIV-1416).
Contributi capitali arrecò alla statica un autore conosciuto quasi solamente per i suoi ...
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Matematico, astronomo e teorico di musica nato in Padova tra il 1370 e il 1380. Si laureò in medicina a Padova nel 1399. Fu allievo di BiagioPelacani da Parma e di Iacopo della Torre da Forlì. Chiamato [...] nel 1422 a leggere astrologia nell'università di Padova, morì in tale ufficio nel 1428.
Scrisse un Algorismi Tractatus (Padova 1483, Venezia 1540), in cui insegna l'estrazione delle radici cubiche. L'opera ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Ottica, scienza dei pesi e cinematica
Katherine Tachau
John D. North
Johannes M.M.H. Thijssen
Ottica, scienza dei pesi e cinematica
'Perspectiva': [...] Giovanni di Casale (attivo intorno al 1346) e Francesco da Ferrara (attivo intorno al 1352). Un altro studioso di rilievo fu BiagioPelacani, che insegnò prima a Pavia, poi a Bologna e a Padova, per tornare infine, nell'ultima decade del XIV sec., a ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le discipline matematiche
Menso Folkerts
Richard P. Lorch
Anne Tihon
Le discipline matematiche
La matematica nell'Europa latina
di [...] l'autore cita il Liber Philotegni (v. par. 1) rivendicandone la paternità. Nell'ultimo quarto del XIV sec., BiagioPelacani da Parma compilò un trattato di meccanica dal titolo Tractatus de ponderibus, nel quale erano utilizzati gli Elementa di ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] 347-358; O. Pedersen, The Theorica planetarum and its progeny, in Filosofia, scienza e astrologia nel Trecento europeo. BiagioPelacani parmense, a cura di G. Federici Vescovini, Padova 1992, pp. 53-78; M. Folkerts, Arabische Mathematik im Abendland ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] , A. Forte, Roma 1978, pp. 4-7; Sēfer ha-Zōhar, a cura di C. Mopsik, B. Maruani, 3 voll., Paris 1981-1991; BiagioPelacani da Parma, Quaestiones de anima, a cura di G. Federici Vescovini, Firenze 1974; id., Quaestiones de perspectiva, a cura di G ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] rilevante somma di 12 fiorini d'oro. Il G. conseguì la laurea forse a Padova, dove aveva seguito le lezioni di BiagioPelacani; o forse a Siena, ove volessimo identificare col G. il "ser Giovanni da Prato" protagonista della novella XIII di Gentile ...
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