bhaktì Nell’induismo, pratica religiosa fondamentale («devozione, amor di dio») che assicura la salvezza; ha le sue radici nella concentrazione mistica propria dell’ascetismo, ma è esente da ogni ardua [...] speculazione; pur non escludendo la «via delle opere» o la «via della conoscenza», si pone come via di salvezza tutta particolare (bhaktimārga), soprattutto mediante la concezione di un dio personale, ...
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INDUISMO
Luigi Suali
. Il vocabolo, trovato e usato dagli studiosi europei, è malagevole da definire. La distinzione che si è voluta introdurre nella storia della civiltà indiana tra vedismo, brahmanesimo, [...] gran parte dell'India lo slancio lirico da cui era animato, e che si esprimeva nel devoto e ardente amor di Dio (bhakti). Appunto in tale forma esso penetrò e si diffuse nel mezzogiorno dell'India fra le popolazioni dravidiche; e qui proseguì nel suo ...
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visnuismo
vishnuismo
(o vaisnavismo) Corrente religiosa dell’induismo che identifica in Vishnu la divinità suprema. Secondo il v., la devozione (bhakti) a Vishnu consente la liberazione dal ciclo delle [...] rinascite e prepara l’eterno godimento della presenza del divino. La relazione tra uomo e dio è stata variamente interpretata da maestri-filosofi come Ramanuja (1107-37), Madhva (1179-1278), Vallabhacharya ...
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Poetessa e mistica indiana (sec. 15º-16º). Dopo la morte del marito, giovane principe di Chitor (Rājasthān), si dedicò interamente all'esperienza della corrente mistico devozionale della bhaktì. M., che [...] fu una delle principali interpreti del misticismo krishnaita, compose, oltre a numerose liriche dedicate a celebrare il suo amore appassionato per lo sposo divino, il dio Kṛṣṇa, anche un commentario al ...
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Saivasiddhanta
Śaivasiddhānta
Scuola religiosa e filosofica nata nel Kashmī’r e da lì diffusasi nel Sud dell’India, dove viene profondamente influenzata da correnti locali di bhaktì. È difficile collocare [...] cronologicamente gli esordi della scuola, ma è possibile delineare un’evoluzione comune ad altre scuole kashmīre (➔ Abhinavagupta; Utpaladeva) e indiane in genere (➔ Rāmānuja) per cui a un primo momento ...
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Riformatore indiano (n. 1479 - m. 1531), fondatore di una nuova setta visnuitica; autore di trattati e opere di carattere filosofico-religioso. La sua dottrina, fondata sull'antico Vedānta, porta il nome [...] di "monismo puro" (śuddhādvaitamata) e, a differenza di tanti altri sistemi indiani, tiene in nessun conto le pratiche ascetiche. Esalta invece il culto e l'amore (bhakti) per Kṛṣṇa e per la divina amante di lui, Rādhā. ...
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Ramanandi
Setta religiosa indiana formata dai seguaci di Ramanand (1400 ca.-1470 ca.), uno dei primi maestri spirituali dell’India settentrionale a predicare alle persone comuni, senza distinzione di [...] casta, credo o genere, la devozione (bhakti) al dio Ram quale via principale di perfezionamento e salvezza individuale. Tra i primi R. figurano, secondo la tradizione, celebri poeti e mistici come Kabir, Ravidas e Tulsidas. I documenti storici non ...
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Nayanar
Gruppo di poeti e devoti tamil (India meridionale) formatosi nel 7°-8° sec., di cui fecero parte Appar e Manikkavachakar. Composero celebri inni dedicati al dio Shiva e avviarono, assieme ai [...] visnuiti Alvar, il grande movimento religioso e letterario della bhakti. Venerati come santi, ottennero il patrocinio di varie dinastie del Sud, fra cui i Pallava e i Chola. ...
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nanda Filosofo indiano (1400 circa - 1470), discepolo di Rāmānuja (v.). Fondò il bhaktimārga, ovvero una corrente religiosa monistica che teorizzava la realizzazione della salvezza attraverso la "via della [...] i suoi attributi su un piano conoscibile, offre all'uomo la possibilità di un approccio spontaneo; l'amore mistico (bhakti) diviene dunque strumento di conoscenza, che si traduce, sul piano sociale, nel riconoscimento della vanità delle barriere di ...
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Setta religiosa indiana. Le sue dottrine si riconnettono a quelle di Rāmānuja, nato presso Madrās, secondo alcuni nel 1016 o 1017, secondo altri circa il 1050. Egli ammetteva tre principî eterni: l'anima [...] degli afflitti. La salvezza si ottiene anzitutto con le azioni pie e con la conoscenza, poi con l'esercizio della devozione (bhakti), che consiste nel meditare e nel praticare gli otto gradi del yoga. Solo le prime tre caste potevano praticare la ...
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