Riformatore del lamaismo tibetano, fondatore della scuola dei cosiddetti berrettigialli, i cui capi, conseguita la supremazia sulle altre scuole tibetane nel sec. 16º, assunsero dal 1578 il titolo di [...] Dalai Lama e stabilizzarono nel sec. 17º l'assetto politico-religioso che il Tibet ha conservato per tre secoli. La riforma di T. si attuò con direttive e in situazioni analoghe a quelle in cui avevano ...
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. I Calmucchi sono Mongoli occidentali, sparsi in gruppi distaccati su un vasto territorio, dentro i confini della Russia, della Mongolia e della Cina occidentale,
Non si conosce con esattezza il numero [...] . La popolazione complessiva è calcolata in 190.648 ab. Sono in gran parte buddhisti-lamaisti della setta dei berrettigialli. Vi è scarsa cultura, impartita dai sacerdoti (ghilong), viventi in 60 monasteri buddhistici. Ma un grande cambiamento in ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] i signori feudali in lotta per la supremazia, mentre un rinnovato fervore religioso segnò la nascita dell’ordine dei ‘berrettigialli’ ispirato da Tsong Khapa (➔), che divenne la principale forza spirituale e politica; nel 1642 il capo mongolo Gushri ...
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Dalai Lama
Maurizio Paolillo
Il supremo rappresentante del buddismo nella cultura tibetana
Il titolo di Dalai Lama viene attribuito da secoli al supremo rappresentante della tradizione buddista tibetana, [...] ai gelugspa una certa supremazia non solo religiosa, ma anche politica sulle altre scuole buddiste. Prima di allora, i berrettigialli non erano stati affatto la comunità monastica più potente in Tibet. Ma come si trasmetteva il titolo di Dalai Lama ...
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. La civiltà e la Storia. - Gli scavi e le scoperte. - La tradizione ellenica additava Creta come culla di una vetustissima civiltà in una cospicua serie di leggende, che si riferiscono al re Minosse e [...] per sacerdotesse, a cappelletti ornati di roselline, e poi a basso berretto, talora con dei fiori o dei gigli che sorgono nel centro sovrapposti sul fondo nero, sono, oltre al bianco, solamente il giallo, l'arancio, il rosso in varie tonalità, ma la ...
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. È la disciplina che tratta degli stemmi, e si divide in due parti: storia degli stemmi, cioè sorgere, fiorire, decadere del loro uso; e regole araldiche che ne disciplinano la forma, le figure e gli [...] una croce di color verde e i Tedeschi una croce di color giallo o di oro. Durante il sec. XII, il signum o vessillo fig. 14). Un'altra forma d'elmo molto antica è l'elmo a berretto, che ricorre già in una scultura dell'anno 1218 nella cappella di S. ...
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Abbigliamento
F. Piponnier
M. Nockert
G. Di Flumeri Vatielli
A causa della deperibilità dei materiali organici che ne costituivano la base, lo studio dell'a. medievale può fondarsi per la quasi totalità [...] di trasgressioni alle norme sociali contraddistinte mediante l'eccentricità del berretto a punte e sonagli o della marotte (scettro derisorio) e degli abiti verdi e gialli, connotazione dispregiativa, da intendersi quale prezzo della libertà di ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio...
surrene
surrène s. m. [comp. di sur- e rene]. – In anatomia, ghiandola endocrina (detta anche ghiandola surrenale o capsula surrenale) situata, in ciascun lato della cavità addominale, sul polo superiore del rene: ha forma di berretto frigio,...