Particella virale submicroscopica (detta anche fago), endoparassita obbligata della cellula batterica, di cui provoca la lisi. I b. sono stati raggruppati in sei tipi differenti (A, B, C, D, E, F).
Come [...] dalla presenza di tipiche sequenze di DNA. Molti di questi tratti contengono sequenze simili a noti geni di batteriofagi.
I batteriofagi presentano uno spettro di specificità d’ospite molto limitato, anche nell’ambito di una stessa specie batterica ...
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Ordine di Nematodi che, nella fase adulta, parassitano Vertebrati terrestri, mentre gli stadi larvali sono terricoli batteriofagi o parassiti di Anellidi e Molluschi. I maschi sono dotati di una borsa [...] copulatrice. Ancylostoma duodenale vive nell'intestino umano causando la cd. anemia dei minatori o anchilostomiasi ...
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Strongilidei Ordine di Nematodi che nella fase adulta parassitano Vertebrati terrestri, mentre gli stadi larvali sono terricoli batteriofagi o parassiti di Anellidi e Molluschi; i maschi sono dotati di [...] una borsa copulatrice, le femmine hanno un utero muscoloso munito di un espulsore di uova. Una delle specie del gruppo, Ancylostoma duodenale, vive nell’intestino umano causando anchilostomiasi.
La famiglia ...
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Enzima proteolitico presente nelle cellule batteriche. L’aumento della produzione di e. si verifica nei batteri infettati da virus (batteriofagi), per favorire la lisi della cellula ospite e permettere [...] la fuoriuscita delle particelle virali mature ...
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In microbiologia, il fenomeno con cui un batteriofago (temperato) stabilisce rapporti continuativi con l’ospite batterico senza lisi cellulare. Il ciclo dei batteriofagi temperati è detto lisogenico (o [...] profago è mantenuto all’interno del batterio o mediante integrazione nel cromosoma batterico, come nella maggior parte dei batteriofagi temperati (λ, NU, ø 105), o come plasmide extracromosomico (P1). Le cellule dell’ospite, in seguito all’infezione ...
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Burnet
F. M. Burnet
1899 Nasce a Traralgon, Victoria
1924 Si laurea in medicina all’univ. di Melbourne
1926 Inizia le ricerche sui batteriofagi presso l’istituto Lister di Londra
1928 Consegue il dottorato [...] all’univ. di Londra e torna in Australia
1932 Trascorre un anno presso il National institute for medical research di Londra
1944-65 È direttore dell’istituto W. ed E. Hall del Melbourne Hospital
1951-56 ...
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Arber, Werner
Microbiologo svizzero (n. Gränichen 1929). Professore nelle univ. di Ginevra (dal 1960) e di Basilea (dal 1971). Ha dimostrato che i batteri disattivano i batteriofagi per mezzo di enzimi [...] di restrizione (➔) che tagliano il DNA virale. Le sue ricerche hanno costituito la base per la scoperta degli enzimi di restrizione di tipo II, impiegati successivamente nelle biotecnologie. Nel 1978 ha ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] una comune proteina e che i cristalli ridisciolti erano capaci di iniziare un nuovo ciclo di infezione. Le importanti ricerche sui batteriofagi eseguite fra il 1945 e il 1960 da S. Luria, A. D. Hershey, A. Lwoff e da molti altri ricercatori, fecero ...
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Benzer, Seymour
Biologo statunitense (n. New York 1921). Ha lavorato in diversi laboratori americani e francesi; dal 1965 ha lavorato al California Institute of Technology come professore di biologia. [...] Con i suoi esperimenti sui batteriofagi ha dimostrato che i geni non sono unità indivisibili, ma sono costituiti da subunità. Ha introdotto in genetica il termine cistrone per indicare l’unità funzionale di un gene. ...
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Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] sequenze di inserzione, i trasposoni, alcuni batteriofagi e gli elemento di controllo, capaci di rendere un gene bersaglio mutante instabile. Gli elementi di controllo sono stati identificati nei primi anni 1950 da B. McClintock.
Elemento ...
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batteriofago
batteriòfago s. m. [comp. di batterio e -fago] (pl. -gi). – In biologia, agente submicroscopico, capace di riprodursi soltanto all’interno della cellula batterica, determinandone il più delle volte la dissoluzione (lisi). Attualmente...
trasduzione
trasduzióne s. f. [der. di trasdurre]. – 1. a. Nel linguaggio tecn., trasmissione di energia da un punto a un altro di un sistema, soprattutto quando i livelli energetici siano bassi, ovvero si tratti di segnali informatici per...